Nel febbraio del 2010 nei pressi dell'abitato di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, si è verificata una frana profonda, evoluta in colata veloce, che ha determinato una condizione di grave emergenza. Le attività di studio e indagine condotte nell'ambito dell'Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3862/2010 ed i successivi approfondimenti, hanno evidenziato la presenza di un'antica frana nella parte sud dell'abitato, in località Vonace. In particolare, lo studio geologico-strutturale e geomorfologico ha evidenziato che si tratta di un antico scorrimento in blocco, costituito da calcare evaporitico messiniano, con movimento lungo una superficie a basso angolo, localizzata all'interno delle sottostanti marne emipelagiche tortoniano-messiniane, prossima al contatto stratigrafico tra le due unità. L'antica scarpata di frana è attualmente modellata ed il blocco di calcare evaporitico traslato si trova nella parte bassa del versante. Su base geologico-geomorfologica non sussistono elementi riconducibili ad una riattivazione dello scorrimento in blocco e un'analoga indicazione si desume dall'analisi di sensitività delle condizioni di stabilità condotta con riferimento al modello geotecnico preliminare. I tempi e le risorse necessari per continuare gli approfondimenti di studio, e la presenza in località Vonace di elementi geologico-strutturali simili a quelli riscontrati nel versante coinvolto dalla frana del febbraio 2010, suggeriscono l'opportunità di utilizzare il monitoraggio per il controllo dell'area e per individuare variazioni significative di grandezze correlabili alle condizioni di instabilità. Nella nota è pertanto illustrata una sperimentazione che vede l'utilizzo di un monitoraggio che considera l'integrazione dei dati acquisiti da misure GPS, inclinometriche e da Ground-Based SAR (GBSAR). In particolare, l'analisi delle misure eseguite fornisce indicazioni circa lo stato di attività della frana antica considerata. Le indicazioni desunte dalla sperimentazione condotta forniscono gli elementi per precisare la strategia di monitoraggio integrato, con tecniche tradizionali e tecnologie innovative, finalizzata al controllo nel medio-lungo termine delle condizioni di movimento ed alla mitigazione del rischio da frana in località Vonace. I risultati ottenuti indirizzano, inoltre, la prosecuzione degli approfondimenti di studio in corso.

Monitoraggio integrato per il controllo di una frana antica nell'abitato di Maierato (VV-Calabria)

Nico G;Borrelli L;Antronico L
2014

Abstract

Nel febbraio del 2010 nei pressi dell'abitato di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, si è verificata una frana profonda, evoluta in colata veloce, che ha determinato una condizione di grave emergenza. Le attività di studio e indagine condotte nell'ambito dell'Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3862/2010 ed i successivi approfondimenti, hanno evidenziato la presenza di un'antica frana nella parte sud dell'abitato, in località Vonace. In particolare, lo studio geologico-strutturale e geomorfologico ha evidenziato che si tratta di un antico scorrimento in blocco, costituito da calcare evaporitico messiniano, con movimento lungo una superficie a basso angolo, localizzata all'interno delle sottostanti marne emipelagiche tortoniano-messiniane, prossima al contatto stratigrafico tra le due unità. L'antica scarpata di frana è attualmente modellata ed il blocco di calcare evaporitico traslato si trova nella parte bassa del versante. Su base geologico-geomorfologica non sussistono elementi riconducibili ad una riattivazione dello scorrimento in blocco e un'analoga indicazione si desume dall'analisi di sensitività delle condizioni di stabilità condotta con riferimento al modello geotecnico preliminare. I tempi e le risorse necessari per continuare gli approfondimenti di studio, e la presenza in località Vonace di elementi geologico-strutturali simili a quelli riscontrati nel versante coinvolto dalla frana del febbraio 2010, suggeriscono l'opportunità di utilizzare il monitoraggio per il controllo dell'area e per individuare variazioni significative di grandezze correlabili alle condizioni di instabilità. Nella nota è pertanto illustrata una sperimentazione che vede l'utilizzo di un monitoraggio che considera l'integrazione dei dati acquisiti da misure GPS, inclinometriche e da Ground-Based SAR (GBSAR). In particolare, l'analisi delle misure eseguite fornisce indicazioni circa lo stato di attività della frana antica considerata. Le indicazioni desunte dalla sperimentazione condotta forniscono gli elementi per precisare la strategia di monitoraggio integrato, con tecniche tradizionali e tecnologie innovative, finalizzata al controllo nel medio-lungo termine delle condizioni di movimento ed alla mitigazione del rischio da frana in località Vonace. I risultati ottenuti indirizzano, inoltre, la prosecuzione degli approfondimenti di studio in corso.
2014
Istituto Applicazioni del Calcolo ''Mauro Picone''
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
978-88-97517-05-4
frana
frana antica
monitoraggio geotecnico
interferometria radar
Ground-based SAR (GBSAR)
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