Nel febbraio del 2010, e nell'inverno 2008-2009, numerose aree urbane della Calabria sono state interessate da diffusi fenomeni di frana. Fra queste il popoloso quartiere di Ianò, nel comune di Catanzaro, dove si determinò una grave condizione di emergenza. L'area di interesse risulta in larga parte classificata a rischio molto elevato (R4) nel PAI Calabria. Per le finalità indicate nell'Ordinanza P.C.M. n. 3862/2010 e negli approfondimenti successivi, sono stati condotti rilievi, indagini e monitoraggi. L'area su cui insiste il quartiere di Ianò, a Nord del centro di Catanzaro, è caratterizzata dalla presenza di creste costituite dalle testate di strato di arenarie e di concavità morfologiche riempite da colluvioni. Le frane presenti sono del tipo scorrimento roto-traslazionale, a volte con evoluzione in colata della porzione terminale. In particolare, le frane del febbraio 2010 sono prevalentemente riattivazioni parziali di fenomeni franosi preesistenti. Per finalità conoscitive e per supportare la gestione della fase di post-emergenza è stata realizzata una rete integrata di monitoraggio (verticali attrezzate con piezometri e con tubi inclinometrici, capisaldi GPS). L'attività di monitoraggio ha tratto beneficio dall'elaborazione di una serie di immagini radar ad apertura sintetica (SAR), acquisita dal satellite TerraSAR-X, attraverso tecniche di Interferometria Differenziale. L'uso dell'approccio interferometrico ha condotto alla stima di mappe di spostamento sull'intera area di interesse, con accuratezze sub-centimetriche e risoluzioni spaziali dell'ordine di 2 m. Nella nota, partendo da una valutazione del rischio residuo da frana condotta su base geologico-geomorfologica, sono proposti alcuni semplici criteri per integrare progressivamente nella stessa valutazione le indicazioni desumibili dall'elaborazione di dati satellitari e dal monitoraggio geotecnico degli spostamenti.

Integrazione progressiva di dati geotecnici e da satellite nell'analisi del rischio da frana in area urbana: il quartiere di Ianò-Catanzaro

Fornaro G;Borrelli L;Antronico L;Reale D;Verde S
2014

Abstract

Nel febbraio del 2010, e nell'inverno 2008-2009, numerose aree urbane della Calabria sono state interessate da diffusi fenomeni di frana. Fra queste il popoloso quartiere di Ianò, nel comune di Catanzaro, dove si determinò una grave condizione di emergenza. L'area di interesse risulta in larga parte classificata a rischio molto elevato (R4) nel PAI Calabria. Per le finalità indicate nell'Ordinanza P.C.M. n. 3862/2010 e negli approfondimenti successivi, sono stati condotti rilievi, indagini e monitoraggi. L'area su cui insiste il quartiere di Ianò, a Nord del centro di Catanzaro, è caratterizzata dalla presenza di creste costituite dalle testate di strato di arenarie e di concavità morfologiche riempite da colluvioni. Le frane presenti sono del tipo scorrimento roto-traslazionale, a volte con evoluzione in colata della porzione terminale. In particolare, le frane del febbraio 2010 sono prevalentemente riattivazioni parziali di fenomeni franosi preesistenti. Per finalità conoscitive e per supportare la gestione della fase di post-emergenza è stata realizzata una rete integrata di monitoraggio (verticali attrezzate con piezometri e con tubi inclinometrici, capisaldi GPS). L'attività di monitoraggio ha tratto beneficio dall'elaborazione di una serie di immagini radar ad apertura sintetica (SAR), acquisita dal satellite TerraSAR-X, attraverso tecniche di Interferometria Differenziale. L'uso dell'approccio interferometrico ha condotto alla stima di mappe di spostamento sull'intera area di interesse, con accuratezze sub-centimetriche e risoluzioni spaziali dell'ordine di 2 m. Nella nota, partendo da una valutazione del rischio residuo da frana condotta su base geologico-geomorfologica, sono proposti alcuni semplici criteri per integrare progressivamente nella stessa valutazione le indicazioni desumibili dall'elaborazione di dati satellitari e dal monitoraggio geotecnico degli spostamenti.
2014
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica - IRPI
Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell'Ambiente - IREA
978-88-97517-05-4
frana
rischio da frana
monitoraggio geotecnico
TerraSAR-X
DInSAR
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