Il saggio prende in esame le conseguenze della conquista catalano-aragonese della Sardegna nel campo della religosità e del culto dei santi, evidenziando come al lento diffondersi delle nuove proposte devozionali introdotte dai conquistatori si sia accompagnato il persistere di forme tradizionali del culto fino a giungere a un processo di reciproci influssi che portò, in qualche caso, anche al passaggio nella penisola iberica di culti provenienti dall'isola. Significativa, in questo senso, la diffusione in ambito mediterraneo, di un culto mariano legato alla protezione dei naviganti dai pericoli del mare, sviluppatosi nella Cagliari del XIV -XV secolo in concomitanza con l'occupazione catalana della città. In una società cittadina etnicamente e politicamente divisa il santuario costruito dall'infante Alfonso d'Aragona sul colle di Bonaria diventerà polo di attrazione devozionale per tutti gli abitanti della città, catalani e sardi, ed assumerà, con il consolidarsi della penetrazione della cultura iberica nell'isola, il simbolo religioso dell'identità catalana della città. Il saggio si conclude con una rassegna storiografica sulla tematica proposta.

Culto dei santi e devozione mariana nella Sardegna catalana: il santuario di Bonaria a Cagliari tra fede e identità

Meloni;Maria Giuseppina
2014

Abstract

Il saggio prende in esame le conseguenze della conquista catalano-aragonese della Sardegna nel campo della religosità e del culto dei santi, evidenziando come al lento diffondersi delle nuove proposte devozionali introdotte dai conquistatori si sia accompagnato il persistere di forme tradizionali del culto fino a giungere a un processo di reciproci influssi che portò, in qualche caso, anche al passaggio nella penisola iberica di culti provenienti dall'isola. Significativa, in questo senso, la diffusione in ambito mediterraneo, di un culto mariano legato alla protezione dei naviganti dai pericoli del mare, sviluppatosi nella Cagliari del XIV -XV secolo in concomitanza con l'occupazione catalana della città. In una società cittadina etnicamente e politicamente divisa il santuario costruito dall'infante Alfonso d'Aragona sul colle di Bonaria diventerà polo di attrazione devozionale per tutti gli abitanti della città, catalani e sardi, ed assumerà, con il consolidarsi della penetrazione della cultura iberica nell'isola, il simbolo religioso dell'identità catalana della città. Il saggio si conclude con una rassegna storiografica sulla tematica proposta.
2014
Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea - ISEM
978-84-9965-216-0
Religiosità
Sardegna
secoli XIV-XV
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/230862
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