The Italian population is ageing at a considerable pace and will continue so even more intensively in the next decades, when the more crowded generations of the baby boom of the sixties of the last century will be entering old age. The impact of this growing number of elderly is an important societal challenge, a challenge that will be taken up successfully only if Italian society will be able to capture the changes in the characteristics of the aged population, its potentials, and changed life styles. Based on some of the stereotypes regarding old age represented as life phases characterized by loneliness, lack of interest and lack of participation in social life, this contribution studies the Italian case analysing the time use pattern of the at least 60 years olds. The aim is to identify some of the factors that, in addition to age, affect the time use pattern of the elderly. The study is based on the data of the 2008-09 ISTAT Time Use Survey. The results show that population aging does not proceed in a linear fashion with calendar age and that, contrary to stereotypical representation; the elderly are not a homogeneous social category. Taking into consideration a typical day, the foremost discontinuity is linked to the exit from the labour market, while further ruptures are identified for different types of activity. For example, after age 70 the time spent in social activities and active leisure (voluntary work, religious participation, visits to family and friends, etc.) is reduced, while starting with the age group 75-79 we observe less time devoted to activities linked to family care. Age is not the only intervening factor since other variables influence the choices of the elderly regarding their daily activities: gender, the type of household in which they live, especially, the presence of a partner, as well as the level of educational attainment, the health status and the economic conditions.

L'invecchiamento della popolazione italiana marcia a grandi passi e lo farà ancor più nel prossimo futuro, quando si presenteranno alla soglia dell'età anziana le ampie generazioni nate durante il baby-boom degli anni Sessanta del secolo scorso. L'impatto di questa parte crescente di popolazione costituisce una sfida per la nostra società, una sfida che sarà vinta solo se si sarà in grado di cogliere le modifiche intervenute nelle caratteristiche della popolazione in età avanzata, nelle sue potenzialità, nei suoi modelli di vita. A partire da alcuni degli stereotipi sull'anzianità e la vecchiaia, rappresentate come fasi della vita caratterizzate da solitudine, mancanza di interessi e scarsa partecipazione alla vita sociale, il presente contributo studia il caso italiano indagando la quotidianità degli individui di 60 anni e più. L'obiettivo è quello di individuare alcuni dei fattori che, oltre all'età, incidono sullo stile di vita della popolazione anziana. Lo studio è stato condotto sui dati dell'indagine Istat sull'Uso del Tempo 2008-09, a partire da una concettualizzazione delle attività quotidiane che distingue comportamenti più e meno attivi. I risultati evidenziano che, contrariamente alla rappresentazione stereotipata, gli anziani non costituiscono una categoria sociale al suo interno omogenea e che l'invecchiamento non procede in maniera lineare con l'età. Rispetto ad una giornata tipo, una prima evidente discontinuità si realizza con l'uscita dal mondo del lavoro, mentre ulteriori cesure possono essere identificate a seconda del tipo di attività. Ad esempio, è dopo i 70 anni che si riducono maggiormente le attività di tipo sociale e di tempo libero attivo (volontariato, partecipazione religiosa, visite a parenti e amici, etc.), mentre è nella classe di età 75-79 che si osserva un più marcato allontanamento dalle attività di cura familiare. Si evidenzia inoltre che l'età cronologica non è il solo fattore che interviene nel processo di invecchiamento e che a questa si associano il genere e il tipo di famiglia in cui vive l'anziano, il livello di istruzione, lo stato di salute e le condizioni economiche.

L'uso del tempo degli italiani e il processo d'invecchiamento.

Pietro Demurtas;Giuseppe Gesano;Frank Heins;Adele Menniti;Marcella Prosperi
2014

Abstract

The Italian population is ageing at a considerable pace and will continue so even more intensively in the next decades, when the more crowded generations of the baby boom of the sixties of the last century will be entering old age. The impact of this growing number of elderly is an important societal challenge, a challenge that will be taken up successfully only if Italian society will be able to capture the changes in the characteristics of the aged population, its potentials, and changed life styles. Based on some of the stereotypes regarding old age represented as life phases characterized by loneliness, lack of interest and lack of participation in social life, this contribution studies the Italian case analysing the time use pattern of the at least 60 years olds. The aim is to identify some of the factors that, in addition to age, affect the time use pattern of the elderly. The study is based on the data of the 2008-09 ISTAT Time Use Survey. The results show that population aging does not proceed in a linear fashion with calendar age and that, contrary to stereotypical representation; the elderly are not a homogeneous social category. Taking into consideration a typical day, the foremost discontinuity is linked to the exit from the labour market, while further ruptures are identified for different types of activity. For example, after age 70 the time spent in social activities and active leisure (voluntary work, religious participation, visits to family and friends, etc.) is reduced, while starting with the age group 75-79 we observe less time devoted to activities linked to family care. Age is not the only intervening factor since other variables influence the choices of the elderly regarding their daily activities: gender, the type of household in which they live, especially, the presence of a partner, as well as the level of educational attainment, the health status and the economic conditions.
2014
Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali - IRPPS
L'invecchiamento della popolazione italiana marcia a grandi passi e lo farà ancor più nel prossimo futuro, quando si presenteranno alla soglia dell'età anziana le ampie generazioni nate durante il baby-boom degli anni Sessanta del secolo scorso. L'impatto di questa parte crescente di popolazione costituisce una sfida per la nostra società, una sfida che sarà vinta solo se si sarà in grado di cogliere le modifiche intervenute nelle caratteristiche della popolazione in età avanzata, nelle sue potenzialità, nei suoi modelli di vita. A partire da alcuni degli stereotipi sull'anzianità e la vecchiaia, rappresentate come fasi della vita caratterizzate da solitudine, mancanza di interessi e scarsa partecipazione alla vita sociale, il presente contributo studia il caso italiano indagando la quotidianità degli individui di 60 anni e più. L'obiettivo è quello di individuare alcuni dei fattori che, oltre all'età, incidono sullo stile di vita della popolazione anziana. Lo studio è stato condotto sui dati dell'indagine Istat sull'Uso del Tempo 2008-09, a partire da una concettualizzazione delle attività quotidiane che distingue comportamenti più e meno attivi. I risultati evidenziano che, contrariamente alla rappresentazione stereotipata, gli anziani non costituiscono una categoria sociale al suo interno omogenea e che l'invecchiamento non procede in maniera lineare con l'età. Rispetto ad una giornata tipo, una prima evidente discontinuità si realizza con l'uscita dal mondo del lavoro, mentre ulteriori cesure possono essere identificate a seconda del tipo di attività. Ad esempio, è dopo i 70 anni che si riducono maggiormente le attività di tipo sociale e di tempo libero attivo (volontariato, partecipazione religiosa, visite a parenti e amici, etc.), mentre è nella classe di età 75-79 che si osserva un più marcato allontanamento dalle attività di cura familiare. Si evidenzia inoltre che l'età cronologica non è il solo fattore che interviene nel processo di invecchiamento e che a questa si associano il genere e il tipo di famiglia in cui vive l'anziano, il livello di istruzione, lo stato di salute e le condizioni economiche.
invecchiamento
uso del tempo
attività quotidiane
età
genere
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Descrizione: IRPPS working papers 65/2014. L'uso del tempo degli italiani e il processo d'invecchiamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/231439
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