Negli anni '60 e '70 del XIX secolo J.C. Maxwell propose una geniale sintesi dei fenomeni elettromagnetici. Questa però si avvaleva di complessi formalismi matematici e per tentare di meglio capire l'essenza di questi fenomeni negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi anni del XX secolo furono ideati numerosi modelli meccanici ed idraulici. Alcuni di essi furono modelli teorici e rimasero sulla carta, altri furono effettivamente costruiti e vennero utilizzati sia come veri e propri strumenti di ricerca, che come ausilii didattici per illustrare in modo chiaro e intuitivo leggi e fenomeni relativi all'elettricità. L'uso di tali modelli, che si diffuse particolarmente in Gran Bretagna, fu violentemente criticato dal fisico e filosofo francese Pierre Duhem. Verso l'inizio del XX secolo, una migliore comprensione dell'elettromagnetismo maxwelliano, di cui si stava ormai abbandonando ogni visione meccanicistica, rese questi strumenti ormai superflui. In questo articolo se ne ripercorre la storia, prendendo in considerazione soprattutto quelli che furono realizzati materialmente.

Mechanical and hydraulic Models for illustrating electromagnetic Phenomena

2004

Abstract

Negli anni '60 e '70 del XIX secolo J.C. Maxwell propose una geniale sintesi dei fenomeni elettromagnetici. Questa però si avvaleva di complessi formalismi matematici e per tentare di meglio capire l'essenza di questi fenomeni negli ultimi decenni dell'Ottocento e nei primi anni del XX secolo furono ideati numerosi modelli meccanici ed idraulici. Alcuni di essi furono modelli teorici e rimasero sulla carta, altri furono effettivamente costruiti e vennero utilizzati sia come veri e propri strumenti di ricerca, che come ausilii didattici per illustrare in modo chiaro e intuitivo leggi e fenomeni relativi all'elettricità. L'uso di tali modelli, che si diffuse particolarmente in Gran Bretagna, fu violentemente criticato dal fisico e filosofo francese Pierre Duhem. Verso l'inizio del XX secolo, una migliore comprensione dell'elettromagnetismo maxwelliano, di cui si stava ormai abbandonando ogni visione meccanicistica, rese questi strumenti ormai superflui. In questo articolo se ne ripercorre la storia, prendendo in considerazione soprattutto quelli che furono realizzati materialmente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/232335
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