Nei Paesi dell'Europa occidentale le neoplasie sia per la loro natura cronica sia per la frequenza con cui si presentano nella popolazione sono tra le patologie che hanno un impatto più rilevante sul sistema sanitario. I pazienti oncologici prevalenti (ovverosia persone diagnosticate con un tumore e sopravviventi ad una certa data) sono in numero crescente, questo dato racchiude in sé una serie di aspetti, alcuni dei quali da interpretare positivamente (1). Il numero di diagnosi di tumore aumenta anche per effetto della diffusione sul territorio di programmi di screening e di un'accuratezza diagnostica crescente, inoltre la speranza di vita di chi scopre di avere un tumore aumenta di pari passo con la disponibilità crescente di trattamenti specifici, efficaci, con effetti collaterali in molti casi moderati o assenti. A tutto questo si accompagnano tuttavia l'aumento della popolazione anziana, più colpita dalle patologie neoplastiche, e il proliferare di farmaci sempre più mirati a curare singoli soggetti, con costi molto elevati. In questo panorama, comune anche all'Italia, diventa strategica l'individuazione dei bisogni sanitari relativi ai pazienti oncologici prevalenti, al fine di una corretta pianificazione dell'offerta sanitaria sul territorio. La conoscenza della popolazione prevalente, non solo del suo ammontare complessivo, ma anche della sua distribuzione rispetto al percorso di malattia, permette di valutarne le aspettative in termini di assistenza sanitaria diretta sul territorio e delle risorse necessarie per soddisfarla. In un sistema sanitario come quello italiano, caratterizzato da una centralità delle scelte strategiche di fondo e da un decentramento alle Regioni della gestione e del finanziamento dei servizi erogati al cittadino, è particolarmente importante che le autorità locali dispongano di strumenti per realizzare una corretta programmazione sanitaria. La linea di ricerca che qui viene illustrata ha per obiettivi: la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti oncologici dalla diagnosi lungo l'intero percorso di malattia; la quantificazione delle risorse richieste ai sistemi sanitari locali per soddisfare i bisogni sanitari dei pazienti oncologici; la stima delle ricadute in termini di risorse impiegate e benefici ricevuti dai pazienti a seguito di specifici interventi di prevenzione (ad esempio programmi di screening) o di cura (ad esempio nuovi farmaci chemioterapici). L'idea è quella di fornire uno strumento utile all'analisi e alla pianificazione delle risorse sanitarie da destinare all'oncologia, di cui le autorità sanitarie si possano servire anche ai fini predittivi oltre che per la valutazione delle risorse correnti impiegate.
Lungo-sopravviventi e guariti per patologia oncologica: implicazioni in termini di sanità pubblica, sociali ed economici
Anna Gigli;
2012
Abstract
Nei Paesi dell'Europa occidentale le neoplasie sia per la loro natura cronica sia per la frequenza con cui si presentano nella popolazione sono tra le patologie che hanno un impatto più rilevante sul sistema sanitario. I pazienti oncologici prevalenti (ovverosia persone diagnosticate con un tumore e sopravviventi ad una certa data) sono in numero crescente, questo dato racchiude in sé una serie di aspetti, alcuni dei quali da interpretare positivamente (1). Il numero di diagnosi di tumore aumenta anche per effetto della diffusione sul territorio di programmi di screening e di un'accuratezza diagnostica crescente, inoltre la speranza di vita di chi scopre di avere un tumore aumenta di pari passo con la disponibilità crescente di trattamenti specifici, efficaci, con effetti collaterali in molti casi moderati o assenti. A tutto questo si accompagnano tuttavia l'aumento della popolazione anziana, più colpita dalle patologie neoplastiche, e il proliferare di farmaci sempre più mirati a curare singoli soggetti, con costi molto elevati. In questo panorama, comune anche all'Italia, diventa strategica l'individuazione dei bisogni sanitari relativi ai pazienti oncologici prevalenti, al fine di una corretta pianificazione dell'offerta sanitaria sul territorio. La conoscenza della popolazione prevalente, non solo del suo ammontare complessivo, ma anche della sua distribuzione rispetto al percorso di malattia, permette di valutarne le aspettative in termini di assistenza sanitaria diretta sul territorio e delle risorse necessarie per soddisfarla. In un sistema sanitario come quello italiano, caratterizzato da una centralità delle scelte strategiche di fondo e da un decentramento alle Regioni della gestione e del finanziamento dei servizi erogati al cittadino, è particolarmente importante che le autorità locali dispongano di strumenti per realizzare una corretta programmazione sanitaria. La linea di ricerca che qui viene illustrata ha per obiettivi: la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti oncologici dalla diagnosi lungo l'intero percorso di malattia; la quantificazione delle risorse richieste ai sistemi sanitari locali per soddisfare i bisogni sanitari dei pazienti oncologici; la stima delle ricadute in termini di risorse impiegate e benefici ricevuti dai pazienti a seguito di specifici interventi di prevenzione (ad esempio programmi di screening) o di cura (ad esempio nuovi farmaci chemioterapici). L'idea è quella di fornire uno strumento utile all'analisi e alla pianificazione delle risorse sanitarie da destinare all'oncologia, di cui le autorità sanitarie si possano servire anche ai fini predittivi oltre che per la valutazione delle risorse correnti impiegate.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: LUNGO-SOPRAVVIVENTI E GUARITI PER PATOLOGIA ONCOLOGICA: IMPLICAZIONI IN TERMINI DI SANITÀ PUBBLICA, SOCIALI ED ECONOMICI
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