Il termine "Software Radio" (SR) è stato usato agli inizi degli anni novanta da Joe Mitola per indicare sistemi radio flessibili capaci di essere riprogrammabili e riconfigurati. La nascita di questi dispositivi è stata resa possibile dalla contemporanea presenza di due fattori: la maturazione delle tecniche di elaborazione numerica dei segnali e lo sviluppo di processori numerici programmabili (Digital Signal Processors - DSP) e riconfigurabili (Field Programmable Gate Arrays - FPGA) ad alta velocità. Anche se il termine SR risale agli anni novanta, modelli sperimentali di radio caratterizzate da architetture flessibili e programmabili sono stati sviluppati fin dagli anni ottanta negli Stati Uniti d'America e in Germania. L'impulso più forte per lo sviluppo dei sistemi SR è venuto però da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America con il progetto SPEAKeasy relativo allo sviluppo di un sistema radio multi-banda e multi-modo (Multiband Multimode Radio - MBMMR) capace di operare nella banda di frequenze da 2 MHz fino a 2 GHz con radio di differenti protocolli, modalità di accesso, costruttori e ambiti applicativi. È possibile dare la seguente definizione operativa che evidenzia la flessibilità e la riprogrammabilità del sistema radio: "Si indica con il termine Software Radio una radio in cui i blocchi funzionali del livello fisico (Physical Layer - PHY) e livelli superiori del protocollo radio sono descritti mediante software e le cui caratteristiche possono essere modificate e cambiate, anche in maniera drastica, mediante modifiche nella descrizione software". Ciò significa che i blocchi funzionali tradizionalmente implementati mediante dispositivi hardware, come ad esempio miscelatori, amplificatori, filtri rivelatori, modulatori, demodulatori, sono realizzati nei sistemi SR mediante elaboratori numerici quali DSP e FPGA.

Software Defined Radio

V Rampa
2012

Abstract

Il termine "Software Radio" (SR) è stato usato agli inizi degli anni novanta da Joe Mitola per indicare sistemi radio flessibili capaci di essere riprogrammabili e riconfigurati. La nascita di questi dispositivi è stata resa possibile dalla contemporanea presenza di due fattori: la maturazione delle tecniche di elaborazione numerica dei segnali e lo sviluppo di processori numerici programmabili (Digital Signal Processors - DSP) e riconfigurabili (Field Programmable Gate Arrays - FPGA) ad alta velocità. Anche se il termine SR risale agli anni novanta, modelli sperimentali di radio caratterizzate da architetture flessibili e programmabili sono stati sviluppati fin dagli anni ottanta negli Stati Uniti d'America e in Germania. L'impulso più forte per lo sviluppo dei sistemi SR è venuto però da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America con il progetto SPEAKeasy relativo allo sviluppo di un sistema radio multi-banda e multi-modo (Multiband Multimode Radio - MBMMR) capace di operare nella banda di frequenze da 2 MHz fino a 2 GHz con radio di differenti protocolli, modalità di accesso, costruttori e ambiti applicativi. È possibile dare la seguente definizione operativa che evidenzia la flessibilità e la riprogrammabilità del sistema radio: "Si indica con il termine Software Radio una radio in cui i blocchi funzionali del livello fisico (Physical Layer - PHY) e livelli superiori del protocollo radio sono descritti mediante software e le cui caratteristiche possono essere modificate e cambiate, anche in maniera drastica, mediante modifiche nella descrizione software". Ciò significa che i blocchi funzionali tradizionalmente implementati mediante dispositivi hardware, come ad esempio miscelatori, amplificatori, filtri rivelatori, modulatori, demodulatori, sono realizzati nei sistemi SR mediante elaboratori numerici quali DSP e FPGA.
2012
Istituto di Elettronica e di Ingegneria dell'Informazione e delle Telecomunicazioni - IEIIT
978-88-203-4583-9
SDR
FPGA
DSP
Digital Signal Processing
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/233110
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