Nel loro ambiente naturale, le piante interagiscono in maniera complessa con altri organismi, tra cui parassiti, predatori, patogeni, antagonisti e simbionti. Nel corso della co-evoluzione, i diversi partner di tali interazioni hanno sviluppato sistemi complessi di comunicazione, dai quali dipende l'esito dell'interazione stessa. Data la loro importanza fondamentale, anche ai fini pratici, negli ultimi anni intensi studi si sono concentrati sui meccanismi molecolari che sono alla base delle diverse interazioni, con lo scopo di isolare e comprendere il ruolo dei geni espressi dalla pianta e dai suoi partner, che siano parassiti, patogeni o simbionti, durante la colonizzazione, di identificare le molecole segnale che appaiono nell'interazione, di analizzare la trasduzione del segnale in pianta e di studiare le molecole che appaiono nella risposta della pianta all'interazione. Da tali ricerche è emerso, tra l'altro, che esistono molte analogie tra i diversi sistemi di risposta attivati nel corso delle diverse interazioni, il cui studio potrà senz'altro contribuire a comprendere quali sono i meccanismi cruciali dell'interazione. I recenti avanzamenti delle tecnologie a disposizione della ricerca scientifica, che hanno reso possibile lo sviluppo della genomica e degli approcci a essa associati (metabolomici, proteomici, trascrittomici ecc.) stanno avendo e avranno un impatto fondamentale anche nello studio delle interazioni tra la pianta e l'ambiente biotico. Oltre all'avanzamento delle conoscenze, i nuovi approcci genomici contribuiranno anche allo sviluppo di prodotti ad alto contenuto tecnologico, quali nuove varietà vegetali più resistenti ai patogeni e ai parassiti e in grado di avvantaggiarsi al massimo delle interazioni benefiche, o nuove strategie di lotta ai fitopatogeni più rispettose dell'ambiente e in grado di assicurare una maggiore qualità e la riduzione dei residui di fitofarmaci nei prodotti agroalimentari.

Geni e network genici coinvolti nell'interazione pomodoro/ambiente biotico

Accotto GP;Cillo F;De Masi L;De Palma M;Ruocco M;Tucci M;
2010

Abstract

Nel loro ambiente naturale, le piante interagiscono in maniera complessa con altri organismi, tra cui parassiti, predatori, patogeni, antagonisti e simbionti. Nel corso della co-evoluzione, i diversi partner di tali interazioni hanno sviluppato sistemi complessi di comunicazione, dai quali dipende l'esito dell'interazione stessa. Data la loro importanza fondamentale, anche ai fini pratici, negli ultimi anni intensi studi si sono concentrati sui meccanismi molecolari che sono alla base delle diverse interazioni, con lo scopo di isolare e comprendere il ruolo dei geni espressi dalla pianta e dai suoi partner, che siano parassiti, patogeni o simbionti, durante la colonizzazione, di identificare le molecole segnale che appaiono nell'interazione, di analizzare la trasduzione del segnale in pianta e di studiare le molecole che appaiono nella risposta della pianta all'interazione. Da tali ricerche è emerso, tra l'altro, che esistono molte analogie tra i diversi sistemi di risposta attivati nel corso delle diverse interazioni, il cui studio potrà senz'altro contribuire a comprendere quali sono i meccanismi cruciali dell'interazione. I recenti avanzamenti delle tecnologie a disposizione della ricerca scientifica, che hanno reso possibile lo sviluppo della genomica e degli approcci a essa associati (metabolomici, proteomici, trascrittomici ecc.) stanno avendo e avranno un impatto fondamentale anche nello studio delle interazioni tra la pianta e l'ambiente biotico. Oltre all'avanzamento delle conoscenze, i nuovi approcci genomici contribuiranno anche allo sviluppo di prodotti ad alto contenuto tecnologico, quali nuove varietà vegetali più resistenti ai patogeni e ai parassiti e in grado di avvantaggiarsi al massimo delle interazioni benefiche, o nuove strategie di lotta ai fitopatogeni più rispettose dell'ambiente e in grado di assicurare una maggiore qualità e la riduzione dei residui di fitofarmaci nei prodotti agroalimentari.
2010
978-88-596-0760-1
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/233267
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