L'obiettivo dell'Azione 2.8.3 del DOCUP Toscana è la conoscenza e la riduzione del rischio sismico e dei danni attesi al patrimonio edilizio produttivo a seguito di un evento sismico, al fine della tutela e della conservazione del potenziale economico nei Comuni a rischio della Toscana. Le indagini condotte dal Servizio Sismico Regionale nel periodo 2000/2006 hanno riguardato 52 aree produttive appartenenti a 29 comuni di zone a maggior rischio sismico della Regione: Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Valtiberina, Amiata-Senese. All'interno di tali aree, contestualmente alla valutazione della loro pericolosità sismica locale tramite indagini sulle caratteristiche dei terreni, si è proceduto ad un rilevamento degli edifici produttivi in esse presenti attraverso una schedatura di primo livello. I dati finora raccolti, relativi a circa 2200 edifici produttivi, sono stati utilizzati per elaborazioni statistiche, per ottenere una visione d'insieme della distribuzione delle diverse tipologie costruttive e delle epoche di costruzione dei fabbricati rilevati, in rapporto alla presenza, al momento della loro realizzazione, di norme antisismiche sul territorio comunale. I dati raccolti e le relative elaborazioni sono finalizzati anche alla individuazione di classi omogenee di fabbricati suddivisi per tipologia costruttiva ed epoca di costruzione, necessaria alla impostazione della successiva fase di indagine, in cui si procederà alla compilazione della scheda di secondo livello per un campione rappresentativo di edifici produttivi presenti nelle aree oggetto di indagine, al fine di valutare la loro vulnerabilità sismica e di avere le prime informazioni per gli eventuali interventi necessari nella prospettiva di un miglioramento o di un adeguamento sismico.

DOCUP Toscana 2000-2006 - Azione 2.8.3: Riduzione del rischio sismico nelle aree produttive - Esiti dell'indagine di primo livello

Antonio Mannella;Antonio Martinelli;
2007

Abstract

L'obiettivo dell'Azione 2.8.3 del DOCUP Toscana è la conoscenza e la riduzione del rischio sismico e dei danni attesi al patrimonio edilizio produttivo a seguito di un evento sismico, al fine della tutela e della conservazione del potenziale economico nei Comuni a rischio della Toscana. Le indagini condotte dal Servizio Sismico Regionale nel periodo 2000/2006 hanno riguardato 52 aree produttive appartenenti a 29 comuni di zone a maggior rischio sismico della Regione: Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Valtiberina, Amiata-Senese. All'interno di tali aree, contestualmente alla valutazione della loro pericolosità sismica locale tramite indagini sulle caratteristiche dei terreni, si è proceduto ad un rilevamento degli edifici produttivi in esse presenti attraverso una schedatura di primo livello. I dati finora raccolti, relativi a circa 2200 edifici produttivi, sono stati utilizzati per elaborazioni statistiche, per ottenere una visione d'insieme della distribuzione delle diverse tipologie costruttive e delle epoche di costruzione dei fabbricati rilevati, in rapporto alla presenza, al momento della loro realizzazione, di norme antisismiche sul territorio comunale. I dati raccolti e le relative elaborazioni sono finalizzati anche alla individuazione di classi omogenee di fabbricati suddivisi per tipologia costruttiva ed epoca di costruzione, necessaria alla impostazione della successiva fase di indagine, in cui si procederà alla compilazione della scheda di secondo livello per un campione rappresentativo di edifici produttivi presenti nelle aree oggetto di indagine, al fine di valutare la loro vulnerabilità sismica e di avere le prime informazioni per gli eventuali interventi necessari nella prospettiva di un miglioramento o di un adeguamento sismico.
2007
Istituto per le Tecnologie della Costruzione - ITC
9788884924582
docup
aree produttive
edifici produttivi
capannone
scheda aggregato
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