Le praterie della fanerogama marina Posidonia oceanica sono in forte stato di regressione in tutto il bacino del Mediterraneo, prevalentemente a causa di disturbi di origine antropica. Queste fanerogame marine sono specie fondatrici di complessi ecosistemi e, pertanto, la loro scomparsa provocherebbe a cascata gravi conseguenze su numerose specie associate di interesse sia scientifico che commerciale. La presenza dei posidonieti lungo il perimetro costiero del Mediterraneo, inoltre, contrasta il fenomeno dell'erosione costiera e, quindi, la rarefazione degli erbari potrebbe nel tempo modificare negativamente il bilancio sedimentario e la dinamica evolutiva delle coste mediterranee. In questo contesto è di cruciale importanza conoscere la struttura genetica delle popolazioni di P. oceanica nel Mediterraneo e stabilire quali siano i fattori che ne determinano il pattern di variabilità genetica. Diversi studi, infatti, indicano che per valutare la capacità di resistenza e resilienza di una specie, nei confronti di eventuali variazioni dei parametri ambientali, è indispensabile conoscere il potenziale genetico delle sue popolazioni. L'utilizzo di marcatori molecolari polimorfici ha recentemente permesso di individuare alcune popolazioni con un'alta variabilità genetica, intesa sia come diversità clonale o genotipica (numero di genotipi presenti in una popolazione/numero di individui campionati), sia come diversità genetica (livello di eterozigosità, numero di loci polimorfici, numero di alleli per locus, ecc.), contraddicendo precedenti studi secondo i quali P. oceanica era considerata una specie con variabilità genetica molto bassa e con una riproduzione sessuale quasi assente. Il pattern di variabilità osservato, tuttavia, non è omogeneo, dipendendo sia da diversi fattori locali sia da passati eventi evolutivi che hanno determinato la presenza di popolazioni clonali in alcuni siti ed una netta separazione tra le popolazioni orientali ed occidentali del Mediterraneo. L'analisi a livello di bacino, comunque, ha permesso di individuare località in cui è presente un alto "potenziale genetico" che, oltre ad essere importante per preservare il potenziale evolutivo della specie stessa, potrebbe essere utile nel caso di interventi di trapianto per il recupero di praterie in regressione.

Variabilità genetica e distribuzione biogeografica di Posidonia oceanica (Linnaeus) Delile nel Mediterraneo

N. Cantasano;D. Civitelli;G. Procaccini;
2012

Abstract

Le praterie della fanerogama marina Posidonia oceanica sono in forte stato di regressione in tutto il bacino del Mediterraneo, prevalentemente a causa di disturbi di origine antropica. Queste fanerogame marine sono specie fondatrici di complessi ecosistemi e, pertanto, la loro scomparsa provocherebbe a cascata gravi conseguenze su numerose specie associate di interesse sia scientifico che commerciale. La presenza dei posidonieti lungo il perimetro costiero del Mediterraneo, inoltre, contrasta il fenomeno dell'erosione costiera e, quindi, la rarefazione degli erbari potrebbe nel tempo modificare negativamente il bilancio sedimentario e la dinamica evolutiva delle coste mediterranee. In questo contesto è di cruciale importanza conoscere la struttura genetica delle popolazioni di P. oceanica nel Mediterraneo e stabilire quali siano i fattori che ne determinano il pattern di variabilità genetica. Diversi studi, infatti, indicano che per valutare la capacità di resistenza e resilienza di una specie, nei confronti di eventuali variazioni dei parametri ambientali, è indispensabile conoscere il potenziale genetico delle sue popolazioni. L'utilizzo di marcatori molecolari polimorfici ha recentemente permesso di individuare alcune popolazioni con un'alta variabilità genetica, intesa sia come diversità clonale o genotipica (numero di genotipi presenti in una popolazione/numero di individui campionati), sia come diversità genetica (livello di eterozigosità, numero di loci polimorfici, numero di alleli per locus, ecc.), contraddicendo precedenti studi secondo i quali P. oceanica era considerata una specie con variabilità genetica molto bassa e con una riproduzione sessuale quasi assente. Il pattern di variabilità osservato, tuttavia, non è omogeneo, dipendendo sia da diversi fattori locali sia da passati eventi evolutivi che hanno determinato la presenza di popolazioni clonali in alcuni siti ed una netta separazione tra le popolazioni orientali ed occidentali del Mediterraneo. L'analisi a livello di bacino, comunque, ha permesso di individuare località in cui è presente un alto "potenziale genetico" che, oltre ad essere importante per preservare il potenziale evolutivo della specie stessa, potrebbe essere utile nel caso di interventi di trapianto per il recupero di praterie in regressione.
2012
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
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