Introduzione La crescente attenzione verso forme di agricoltura biologica ha fatto aumentare l'interesse verso l'utilizzo di biofertilizzanti a base di micorrize. Nell'areale mediterraneo la raccolta di micorrize autoctone potrebbe fornire un significativo contributo alla formulazione di prodotti dotati di microrganismi più resistenti agli stress tipici dell'area. Sulla base di queste considerazioni il lavoro ha avuto come obiettivo la raccolta, moltiplicazione e prima valutazione su Lycopersicon esculentum Mill. (cv. Panarea) di isolati di micorrize autoctone da suoli della Sicilia Orientale. Metodologia Al fine di individuare e selezionare le spore di micorrize indigene più efficaci agronomicamente, sono state effettuate raccolte di campioni di suolo, naturali o coltivati in regime biologico, in 6 ambienti differenti per caratteristiche pedoclimatiche e altimetria della Sicilia orientale (tab.1). Le spore, isolate mediante setacciatura secondo il metodo descritto da Gerdemann et Nicolson, (1963), sono state moltiplicate su piante di Trifolium repens L. var nanissima su substrato quarzoso. Tab.1 Caratteristiche pedoclimatiche degli ambienti di campionamento Sicilia orientaleLuogo di raccolta Quota (m s.l.m.) Ambiente Parco dell'EtnaVigneto biologico750Vulcanico Parco dell'EtnaContrada Filiciusa1000Boschivo Parco dell'EtnaArea di "riserva generale" "B"1200Boschivo Parco dell'EtnaArea di "riserva integrale" "A"1500Boschivo Oasi del SimetoFoce del fiume Simeto0-1Dunale Lago OgliastroArgine del lago211Dunale salino La soluzione nutritiva impiegata è stata quella di Long-Ashton con la dose di fosforo ridotta. La valutazione agronomica del ceppo isolato con maggiore capacità moltiplicativa (vigneto biologico) è stata realizzata in camera climatica inoculando piante di Lycopersicon esculentum Mill. cv. Panarea. Come confronto sono stati impiegati un testimone assoluto con nessun inoculo ed uno relativo con un formulato commerciale a base di Glomus intraradices. L'inoculazione è stata realizzata al trapianto delle piante su terriccio. I rilievi hanno interessato: la statura, il numero di foglie, nodi ed internodi, il peso secco e fresco della parte epigea e delle radici e la lunghezza delle radici. Alla raccolta è stata determinata la presenza di micorrize su radici mediante la fissazione delle stesse con tripanblue (Phillips e Hayman, 1970). I dati sono stati analizzati mediante ANOVA. Risultati Un numero cospicuo di spore indigene è stato isolato solo in 2 ambienti del Parco dell'Etna, nel vigneto biologico e in contrada Filiciusa. Le spore di entrambi i siti hanno mostrato un ottimo tasso medio di moltiplicazione, pari a 437 % e 361 % rispettivamente per il vigneto biologico e contrada Filiciusa (tab.2) Tab.2 Percentuale di moltiplicazione delle spore di micorrize indigene TesiDimensione delle spore (µ)e N° spore inoculate N° spore raccoltePercentuale di moltiplicazione Vigneto biologico20101480475,2 10096501521,8 20089366411,2 500115391340,0 Filiciusa20142461324,6 100140489349,2 200171660385,9 500128494385,9 La valutazione dell'efficienza di inoculazione sulla cv. Panarea, realizzata impiegando il ceppo isolato dal vigneto biologico ha evidenziato un significativo aumento della statura del fusto (+10%) della lunghezza della radice (+45%) e del peso fresco e secco della stessa (+ 38 e 120% rispettivamente). L'inoculo con il biofertilizzante commerciale a base di Glomus intraradices, fatta eccezione per l'altezza del fusto, ha anch'esso determinato incrementi significativi, ma più contenuti, nei parametri descritti precedentemente (tab.3). Tab.3 Influenza dell'inoculo con micorrize sui caratteri biometrici in pomodoro cv. Panarea Caratteristiche in esameNessun inoculo (Test)Inoculo con micorrize autoctone Inoculo Glomus intraradices n° nodi10.8 a11.2 a9.8 a n° internodi9.6 a9.6 a8.6 a n° foglie12 a12.4 a10.2 a Altezza fusto (cm)43 b47.4 a38.8 c Lunghezza radice (cm)14.4 b21.0 a17.8 a Peso fresco parte epigea (g)13.6 a13.8 a13.6 a Peso secco parte epigea (g)1.6 a1.7 a1.6 a Peso fresco radice (g)5.2 b7.2 a6.8 a Peso secco radice (g)0.8 b1.7 a1.4 a Lettere differenti sulla stessa riga indicano differenze significative per p<0.05 (DMS test) Conclusioni Le prima fase di raccolta e moltiplicazione dei funghi micorrizici ha portato all'isolamento di diversi isolati tra cui due dotati di buona capacità di moltiplicazione in ambiente controllato. L'inoculo delle plantule di pomodoro, nella fase del trapianto, sia con l'isolato autoctono che con un formulato commerciale a base di micorrize, ha determinato un aumento sia della massa radicale che della loro lunghezza. Inoltre il riscontrato miglioramento dell'accrescimento della parte ipogea è notoriamente alla base di non solo di un miglior adattamento delle colture agli stress tipici dell'ambiente mediterraneo, ma anche di un significativo miglior utilizzo delle sostanze nutritive presenti nel substrato. Bibliografia Gerdemann JW & Nicolson TH. 1963. Spores of mycorrhizal Endogone species extracted from soil wet sieving and decanting. Transactions of British Mycological Society 46: 235-244. Liu A., Hamel C., Begna S.H., Ma B.L., Smith D.L., 2003. Soil phosphorus depletion capacity of arbuscular mycorrhizae formed by maize hybrids. Canadian journal of soil science, 83:337-342. Phillips J., Hayman D., 1970. Improved procedures for clearing roots and staining parasitic and vescicular arbuscular mycorrhizal fungi for rapid assessment of infection, Trans.

Raccolta, Isolamento e Prima Valutazione di Funghi Micorrizici in Differenti Suoli della Sicilia Orientale

Valeria Cavallaro;
2012

Abstract

Introduzione La crescente attenzione verso forme di agricoltura biologica ha fatto aumentare l'interesse verso l'utilizzo di biofertilizzanti a base di micorrize. Nell'areale mediterraneo la raccolta di micorrize autoctone potrebbe fornire un significativo contributo alla formulazione di prodotti dotati di microrganismi più resistenti agli stress tipici dell'area. Sulla base di queste considerazioni il lavoro ha avuto come obiettivo la raccolta, moltiplicazione e prima valutazione su Lycopersicon esculentum Mill. (cv. Panarea) di isolati di micorrize autoctone da suoli della Sicilia Orientale. Metodologia Al fine di individuare e selezionare le spore di micorrize indigene più efficaci agronomicamente, sono state effettuate raccolte di campioni di suolo, naturali o coltivati in regime biologico, in 6 ambienti differenti per caratteristiche pedoclimatiche e altimetria della Sicilia orientale (tab.1). Le spore, isolate mediante setacciatura secondo il metodo descritto da Gerdemann et Nicolson, (1963), sono state moltiplicate su piante di Trifolium repens L. var nanissima su substrato quarzoso. Tab.1 Caratteristiche pedoclimatiche degli ambienti di campionamento Sicilia orientaleLuogo di raccolta Quota (m s.l.m.) Ambiente Parco dell'EtnaVigneto biologico750Vulcanico Parco dell'EtnaContrada Filiciusa1000Boschivo Parco dell'EtnaArea di "riserva generale" "B"1200Boschivo Parco dell'EtnaArea di "riserva integrale" "A"1500Boschivo Oasi del SimetoFoce del fiume Simeto0-1Dunale Lago OgliastroArgine del lago211Dunale salino La soluzione nutritiva impiegata è stata quella di Long-Ashton con la dose di fosforo ridotta. La valutazione agronomica del ceppo isolato con maggiore capacità moltiplicativa (vigneto biologico) è stata realizzata in camera climatica inoculando piante di Lycopersicon esculentum Mill. cv. Panarea. Come confronto sono stati impiegati un testimone assoluto con nessun inoculo ed uno relativo con un formulato commerciale a base di Glomus intraradices. L'inoculazione è stata realizzata al trapianto delle piante su terriccio. I rilievi hanno interessato: la statura, il numero di foglie, nodi ed internodi, il peso secco e fresco della parte epigea e delle radici e la lunghezza delle radici. Alla raccolta è stata determinata la presenza di micorrize su radici mediante la fissazione delle stesse con tripanblue (Phillips e Hayman, 1970). I dati sono stati analizzati mediante ANOVA. Risultati Un numero cospicuo di spore indigene è stato isolato solo in 2 ambienti del Parco dell'Etna, nel vigneto biologico e in contrada Filiciusa. Le spore di entrambi i siti hanno mostrato un ottimo tasso medio di moltiplicazione, pari a 437 % e 361 % rispettivamente per il vigneto biologico e contrada Filiciusa (tab.2) Tab.2 Percentuale di moltiplicazione delle spore di micorrize indigene TesiDimensione delle spore (µ)e N° spore inoculate N° spore raccoltePercentuale di moltiplicazione Vigneto biologico20101480475,2 10096501521,8 20089366411,2 500115391340,0 Filiciusa20142461324,6 100140489349,2 200171660385,9 500128494385,9 La valutazione dell'efficienza di inoculazione sulla cv. Panarea, realizzata impiegando il ceppo isolato dal vigneto biologico ha evidenziato un significativo aumento della statura del fusto (+10%) della lunghezza della radice (+45%) e del peso fresco e secco della stessa (+ 38 e 120% rispettivamente). L'inoculo con il biofertilizzante commerciale a base di Glomus intraradices, fatta eccezione per l'altezza del fusto, ha anch'esso determinato incrementi significativi, ma più contenuti, nei parametri descritti precedentemente (tab.3). Tab.3 Influenza dell'inoculo con micorrize sui caratteri biometrici in pomodoro cv. Panarea Caratteristiche in esameNessun inoculo (Test)Inoculo con micorrize autoctone Inoculo Glomus intraradices n° nodi10.8 a11.2 a9.8 a n° internodi9.6 a9.6 a8.6 a n° foglie12 a12.4 a10.2 a Altezza fusto (cm)43 b47.4 a38.8 c Lunghezza radice (cm)14.4 b21.0 a17.8 a Peso fresco parte epigea (g)13.6 a13.8 a13.6 a Peso secco parte epigea (g)1.6 a1.7 a1.6 a Peso fresco radice (g)5.2 b7.2 a6.8 a Peso secco radice (g)0.8 b1.7 a1.4 a Lettere differenti sulla stessa riga indicano differenze significative per p<0.05 (DMS test) Conclusioni Le prima fase di raccolta e moltiplicazione dei funghi micorrizici ha portato all'isolamento di diversi isolati tra cui due dotati di buona capacità di moltiplicazione in ambiente controllato. L'inoculo delle plantule di pomodoro, nella fase del trapianto, sia con l'isolato autoctono che con un formulato commerciale a base di micorrize, ha determinato un aumento sia della massa radicale che della loro lunghezza. Inoltre il riscontrato miglioramento dell'accrescimento della parte ipogea è notoriamente alla base di non solo di un miglior adattamento delle colture agli stress tipici dell'ambiente mediterraneo, ma anche di un significativo miglior utilizzo delle sostanze nutritive presenti nel substrato. Bibliografia Gerdemann JW & Nicolson TH. 1963. Spores of mycorrhizal Endogone species extracted from soil wet sieving and decanting. Transactions of British Mycological Society 46: 235-244. Liu A., Hamel C., Begna S.H., Ma B.L., Smith D.L., 2003. Soil phosphorus depletion capacity of arbuscular mycorrhizae formed by maize hybrids. Canadian journal of soil science, 83:337-342. Phillips J., Hayman D., 1970. Improved procedures for clearing roots and staining parasitic and vescicular arbuscular mycorrhizal fungi for rapid assessment of infection, Trans.
2012
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
micorrize
suoli
Lycopersicon esculentum Mill.
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