La conoscenza delle condizioni ambientali in cui sono situate le opere d'arte costituisce un vincolo essenziale per la loro corretta conservazione. Ciò è particolarmente vero per le pitture murali che. spesso. sono poste in condizioni naturali che contrastano con le esigenze di tutela. Queste consistono nell'assicurare parametri ambientali adeguati, necessari ad evitare degradazioni chimico-fisico-biologiche agenti. di frequente, secondo un meccanismo di mutua interazione. Il deterioramento materico conduce a perdita del carico cromatico dei pigmenti pittorici. formazione di croste, patine, efllorescenze, subefflorescenze. rigonfiamenti. frane. polverizzazioni, esfoliazioni, scagliature, aumento della porosità. Condizioni "al contorno" negative sono purtroppo causa ricorrente di degrado anche per i cicli pittorici presenti nelle chiese rupestrì pugliesi, produzioni iconografiche che rappresentano certamente una delle espressioni più significative della cultura del "vivere in grotta", compiutamente radicatasi tra il IX ed il XII secolo sotto la spinta del monachesimo italo-greco. Panendo da questa premessa, il presente contributo vuole fornire al lettore un caso di studio esemplificativo delle complesse problematiche ambientali presenti in habitat rupestri e dei conseguenti riflessi sulla conservazione delle pitture murali. Ci si riferisce, in particolare, alla Chiesa rupestre della Madonna delle Grazie di San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto. ove la presenza di tre affreschi ha suggerito un'analisi idrogeognostica.

Condizioni ambientali e degrado degli affreschi in grotta

Gizzi F T;Geraldi E
2004

Abstract

La conoscenza delle condizioni ambientali in cui sono situate le opere d'arte costituisce un vincolo essenziale per la loro corretta conservazione. Ciò è particolarmente vero per le pitture murali che. spesso. sono poste in condizioni naturali che contrastano con le esigenze di tutela. Queste consistono nell'assicurare parametri ambientali adeguati, necessari ad evitare degradazioni chimico-fisico-biologiche agenti. di frequente, secondo un meccanismo di mutua interazione. Il deterioramento materico conduce a perdita del carico cromatico dei pigmenti pittorici. formazione di croste, patine, efllorescenze, subefflorescenze. rigonfiamenti. frane. polverizzazioni, esfoliazioni, scagliature, aumento della porosità. Condizioni "al contorno" negative sono purtroppo causa ricorrente di degrado anche per i cicli pittorici presenti nelle chiese rupestrì pugliesi, produzioni iconografiche che rappresentano certamente una delle espressioni più significative della cultura del "vivere in grotta", compiutamente radicatasi tra il IX ed il XII secolo sotto la spinta del monachesimo italo-greco. Panendo da questa premessa, il presente contributo vuole fornire al lettore un caso di studio esemplificativo delle complesse problematiche ambientali presenti in habitat rupestri e dei conseguenti riflessi sulla conservazione delle pitture murali. Ci si riferisce, in particolare, alla Chiesa rupestre della Madonna delle Grazie di San Marzano di San Giuseppe, in provincia di Taranto. ove la presenza di tre affreschi ha suggerito un'analisi idrogeognostica.
2004
Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali - IBAM - Sede Catania
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
88-7988-193-0
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/234933
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