Intorno alla montagna in questi ultimi anni si è sviluppato un dibattito piuttosto vivace che ha coinvolto a livello nazionale ed europeo il mondo politico - istituzionale, economico-sociale e, più in generale, la comunità scientifica. L'anno 2002 ha rappresentato sicuramente il momento più intenso e significativo di tale dibattito: infatti, l'Anno internazionale delle montagne ha acceso i riflettori sulla montagna in generale e su quella italiana in particolare, consentendo per la prima volta e in modo diffuso ai diversi attori interessati e coinvolti nello sviluppo della montagna di far sentire la propria voce. In generale, il dibattito nel nostro paese ha interessato sia gli aspetti istituzionali e di governo del territorio montano, sia gli aspetti specificamente orientati a comprendere meglio la complessità della montagna e calibrare, sulla base delle specificità che la caratterizzano, una revisione della ben nota legge sulla montagna (n. 97/94). In ambito europeo, uno degli aspetti rilevanti che ha animato il dibattito ha riguardato la necessità di definire una politica specificamente orientata a sostenere lo sviluppo delle aree montane; questione, per altro, già all'attenzione delle istituzioni europee nella fase preparatoria di Agenda 2000, vale a dire sul finire del periodo di programmazione 1994-1999. Le principali istanze manifestate nel corso del dibattito nello scenario europeo e nazionale sono focalizzate sulla accentuazione della diversità e peculiarità delle aree montane nelle politiche comunitarie. Tali attenzioni sono giustificate sia dallo scarso peso che la montagna riveste nelle politiche europee relativamente al periodo di programmazione in corso (2000-2006), sia da quanto sta emergendo dalla fase di negoziato relativo alla revisione delle politiche comunitarie dopo il 2006. Il tema si inserisce in un momento cruciale del negoziato che porterà alla revisione delle politiche comunitarie (politiche di coesione, PAC, ecc.) in una Unione Europea allargata a 25 paesi. È in questo delicato scenario che si collocano le istanze corali circa il riconoscimento delle specificità delle aree montane e sulla necessità conseguente di individuare una politica di sostegno esplicitamente dedicata ad esse.

Politiche comunitarie e aree montane

Giovanna De Fano
2004

Abstract

Intorno alla montagna in questi ultimi anni si è sviluppato un dibattito piuttosto vivace che ha coinvolto a livello nazionale ed europeo il mondo politico - istituzionale, economico-sociale e, più in generale, la comunità scientifica. L'anno 2002 ha rappresentato sicuramente il momento più intenso e significativo di tale dibattito: infatti, l'Anno internazionale delle montagne ha acceso i riflettori sulla montagna in generale e su quella italiana in particolare, consentendo per la prima volta e in modo diffuso ai diversi attori interessati e coinvolti nello sviluppo della montagna di far sentire la propria voce. In generale, il dibattito nel nostro paese ha interessato sia gli aspetti istituzionali e di governo del territorio montano, sia gli aspetti specificamente orientati a comprendere meglio la complessità della montagna e calibrare, sulla base delle specificità che la caratterizzano, una revisione della ben nota legge sulla montagna (n. 97/94). In ambito europeo, uno degli aspetti rilevanti che ha animato il dibattito ha riguardato la necessità di definire una politica specificamente orientata a sostenere lo sviluppo delle aree montane; questione, per altro, già all'attenzione delle istituzioni europee nella fase preparatoria di Agenda 2000, vale a dire sul finire del periodo di programmazione 1994-1999. Le principali istanze manifestate nel corso del dibattito nello scenario europeo e nazionale sono focalizzate sulla accentuazione della diversità e peculiarità delle aree montane nelle politiche comunitarie. Tali attenzioni sono giustificate sia dallo scarso peso che la montagna riveste nelle politiche europee relativamente al periodo di programmazione in corso (2000-2006), sia da quanto sta emergendo dalla fase di negoziato relativo alla revisione delle politiche comunitarie dopo il 2006. Il tema si inserisce in un momento cruciale del negoziato che porterà alla revisione delle politiche comunitarie (politiche di coesione, PAC, ecc.) in una Unione Europea allargata a 25 paesi. È in questo delicato scenario che si collocano le istanze corali circa il riconoscimento delle specificità delle aree montane e sulla necessità conseguente di individuare una politica di sostegno esplicitamente dedicata ad esse.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/236270
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