Nel corso dell'anno 2001 ha avuto inizio l'attività di ricerca denominata CRYSTECHSALIN CRYStallisation TECHnologies for prevention of SALt water INtrusion (Tecnologie di cristallizzazione per la prevenzione dell'intrusione marina). Trattasi di un progetto di ricerca finanziato dall'Unione Europea della durata di tre anni, che rientra nell'ambito del V Programma Quadro (1998-2002), finalizzato a definire nuove tecnologie per la riduzione del rischio di degrado qualitativo delle acque sotterranee a seguito dell'inquinamento salino, dovuto al fenomeno dell'intrusione marina. Al suddetto progetto partecipano unità di ricerca di sette nazioni (Germania, Regno Unito, Israele, Grecia, Olanda, Belgio nonché Italia). Il progetto di ricerca prevede la sperimentazione di una tecnica per realizzare barriere fisiche all'intrusione marina mediante la riduzione della permeabilità dei terreni per cristallizzazione. In sintesi, i vuoti presenti nel terreno, in cui penetra l'acqua di origine marina, vengono "intasati" mediante la precipitazione controllata di cristalli. La tecnica si prevede economica ed assolutamente eco-compatibile. La sperimentazione in corso si svolge sia in laboratorio sia in sito. Sono previsti diversi siti sperimentali, tra cui uno in Italia. La sperimentazione in Italia vede protagonisti la Facoltà di Scienze della Terra dell'Università di Utrecht (Olanda), l'Istituto di Chimica Tecnica dell'Università Bergakademie di Freiberg (Germania), il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, l'impresa RODIO e la sezione di Bari dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del CNR. L'attività finora svolta in Italia ha previsto la caratterizzazione dell'acquifero costiero ionico lucano ed il monitoraggio delle relative risorse idriche sotterranee. Negli acquiferi costieri il degrado qualitativo è un fenomeno complesso particolarmente temibile in quanto spesso si manifesta con un lento ma progressivo deterioramento, difficilmente apprezzabile in quanto manifesta le sue conseguenze nel corso di alcuni decenni. Gli effetti negativi sono reversibili solo in tempi molto lunghi e con interventi costosi o che limitino fortemente l'utilizzo delle risorse idriche sotterranee. Sulla base delle conoscenze del territorio, noto come piana di Metaponto, conoscenze tra l'altro ampiamente descritte in questo voume, è stata individuata l'area idonea ad "ospitare" la sperimentazione della proposta tecnologica in territorio italiano. In tale area, posta nel territorio comunale di Scanzano Jonico, a circa 500 m dal mare, è iniziato l'allestimento del campo sperimentale. All'iniziativa scientifica ha altresì aderito il Comune di Scanzano Jonico, in virtù della particolare valenza per il territorio delle problematiche connesse all'approvvigionamento idrico. In attesa che le ricerche sperimentali in corso abbiano modo di maturare, questo volume riassume e raccoglie i risultati emersi nei primi diciotto mesi di attività del Progetto CRYSTECHSALIN, tesaurizzando il dibattito svoltosi nell'ambito del convegno "La ricerca europea per la riduzione dell'inquinamento salino delle acque sotterranee. Il caso della piana di Metaponto" tenutosi nella Sala Consiliare dei Comune di Scanzano Jonico il 27 settembre 2002.
Introduzione
Polemio M
2003
Abstract
Nel corso dell'anno 2001 ha avuto inizio l'attività di ricerca denominata CRYSTECHSALIN CRYStallisation TECHnologies for prevention of SALt water INtrusion (Tecnologie di cristallizzazione per la prevenzione dell'intrusione marina). Trattasi di un progetto di ricerca finanziato dall'Unione Europea della durata di tre anni, che rientra nell'ambito del V Programma Quadro (1998-2002), finalizzato a definire nuove tecnologie per la riduzione del rischio di degrado qualitativo delle acque sotterranee a seguito dell'inquinamento salino, dovuto al fenomeno dell'intrusione marina. Al suddetto progetto partecipano unità di ricerca di sette nazioni (Germania, Regno Unito, Israele, Grecia, Olanda, Belgio nonché Italia). Il progetto di ricerca prevede la sperimentazione di una tecnica per realizzare barriere fisiche all'intrusione marina mediante la riduzione della permeabilità dei terreni per cristallizzazione. In sintesi, i vuoti presenti nel terreno, in cui penetra l'acqua di origine marina, vengono "intasati" mediante la precipitazione controllata di cristalli. La tecnica si prevede economica ed assolutamente eco-compatibile. La sperimentazione in corso si svolge sia in laboratorio sia in sito. Sono previsti diversi siti sperimentali, tra cui uno in Italia. La sperimentazione in Italia vede protagonisti la Facoltà di Scienze della Terra dell'Università di Utrecht (Olanda), l'Istituto di Chimica Tecnica dell'Università Bergakademie di Freiberg (Germania), il Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto, l'impresa RODIO e la sezione di Bari dell'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (IRPI) del CNR. L'attività finora svolta in Italia ha previsto la caratterizzazione dell'acquifero costiero ionico lucano ed il monitoraggio delle relative risorse idriche sotterranee. Negli acquiferi costieri il degrado qualitativo è un fenomeno complesso particolarmente temibile in quanto spesso si manifesta con un lento ma progressivo deterioramento, difficilmente apprezzabile in quanto manifesta le sue conseguenze nel corso di alcuni decenni. Gli effetti negativi sono reversibili solo in tempi molto lunghi e con interventi costosi o che limitino fortemente l'utilizzo delle risorse idriche sotterranee. Sulla base delle conoscenze del territorio, noto come piana di Metaponto, conoscenze tra l'altro ampiamente descritte in questo voume, è stata individuata l'area idonea ad "ospitare" la sperimentazione della proposta tecnologica in territorio italiano. In tale area, posta nel territorio comunale di Scanzano Jonico, a circa 500 m dal mare, è iniziato l'allestimento del campo sperimentale. All'iniziativa scientifica ha altresì aderito il Comune di Scanzano Jonico, in virtù della particolare valenza per il territorio delle problematiche connesse all'approvvigionamento idrico. In attesa che le ricerche sperimentali in corso abbiano modo di maturare, questo volume riassume e raccoglie i risultati emersi nei primi diciotto mesi di attività del Progetto CRYSTECHSALIN, tesaurizzando il dibattito svoltosi nell'ambito del convegno "La ricerca europea per la riduzione dell'inquinamento salino delle acque sotterranee. Il caso della piana di Metaponto" tenutosi nella Sala Consiliare dei Comune di Scanzano Jonico il 27 settembre 2002.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.