Le attività del CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi sui laghi alpini hanno avuto inizio sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1938. In particolare, Vittorio Tonolli, negli anni dopo la II Guerra Mondiale, compì numerosi studi sui laghi di tutto l'arco alpino, e in particolare della Val Bognanco, occupandosi delle relazioni tra caratteristiche morfometriche e climatiche dei laghi e chimica e biologia delle loro acque. Le attività di ricerca dell'Istituto sui laghi d'alta quota possono essere suddivise in tre periodi principali: negli anni 1938-1951 i laghi alpini sono stati utilizzati prevalentemente per capire le connessioni tra i processi chimici e biologici che avvengono nel lago e le caratteristiche del bacino imbrifero. Dagli anni '50 alla metà degli anni '80 i laghi alpini hanno rappresentato dei laboratori naturali per la verifica di teorie ecologiche e per ricerche sulla distribuzione degli organismi acquatici. In seguito, con l'avvento del problema delle piogge acide (anni '80) si è verificata la presa di coscienza dell'inquinamento dei laghi alpini a causa del trasporto a lunga distanza degli inquinanti atmosferici (acidificazione, apporto di metalli pesanti e inquinanti organici); si è iniziato quindi a studiare la risposta dei laghi alpini e dei loro organismi a queste forme di inquinamento ed ai cambiamenti globali. In questo ambito l'Istituto ha partecipato a diversi progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea, aventi come oggetto di studio gli ambienti lacustri sulle Alpi, ma anche in altre aree remote, quali Antartide, Himalaya, Patagonia Argentina, Isole Svalbard. Dagli studi effettuati su questi ecosistemi è emersa la loro elevata vulnerabilità a pressioni antropiche indirette, quali la deposizione di inquinanti atmosferici trasportati con le masse d'aria dalle regioni più antropizzate ed i cambimenti climatici. Le indagini paleolimnologiche risultano particolarmente utili in tal senso, consentendo una ricostruzione dell'evoluzione passata degli ambienti e delle loro risposte ai fattori di perturbazione.

Le ricerche ISE-VB sui laghi remoti

Michela Rogora;Angela Boggero;Piero Guilizzoni;Andrea Lami;Aldo Marchetto;Rosario Mosello
2013

Abstract

Le attività del CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi sui laghi alpini hanno avuto inizio sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1938. In particolare, Vittorio Tonolli, negli anni dopo la II Guerra Mondiale, compì numerosi studi sui laghi di tutto l'arco alpino, e in particolare della Val Bognanco, occupandosi delle relazioni tra caratteristiche morfometriche e climatiche dei laghi e chimica e biologia delle loro acque. Le attività di ricerca dell'Istituto sui laghi d'alta quota possono essere suddivise in tre periodi principali: negli anni 1938-1951 i laghi alpini sono stati utilizzati prevalentemente per capire le connessioni tra i processi chimici e biologici che avvengono nel lago e le caratteristiche del bacino imbrifero. Dagli anni '50 alla metà degli anni '80 i laghi alpini hanno rappresentato dei laboratori naturali per la verifica di teorie ecologiche e per ricerche sulla distribuzione degli organismi acquatici. In seguito, con l'avvento del problema delle piogge acide (anni '80) si è verificata la presa di coscienza dell'inquinamento dei laghi alpini a causa del trasporto a lunga distanza degli inquinanti atmosferici (acidificazione, apporto di metalli pesanti e inquinanti organici); si è iniziato quindi a studiare la risposta dei laghi alpini e dei loro organismi a queste forme di inquinamento ed ai cambiamenti globali. In questo ambito l'Istituto ha partecipato a diversi progetti di ricerca finanziati dall'Unione Europea, aventi come oggetto di studio gli ambienti lacustri sulle Alpi, ma anche in altre aree remote, quali Antartide, Himalaya, Patagonia Argentina, Isole Svalbard. Dagli studi effettuati su questi ecosistemi è emersa la loro elevata vulnerabilità a pressioni antropiche indirette, quali la deposizione di inquinanti atmosferici trasportati con le masse d'aria dalle regioni più antropizzate ed i cambimenti climatici. Le indagini paleolimnologiche risultano particolarmente utili in tal senso, consentendo una ricostruzione dell'evoluzione passata degli ambienti e delle loro risposte ai fattori di perturbazione.
2013
Istituto di Ricerca Sulle Acque - IRSA
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri - IRET
Laghi alpini
Idrochimica
Acidificazione
Cambiamenti climatici
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/245008
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact