I corpi idrici sotterranei sono costantemente soggetti a numerose pressioni derivanti dalle attività antropiche, di carattere civile, industriale, agricolo e zootecnico. Tali pressioni producono impatti di grande rilievo, in grado spesso di compromettere la biodiversità e i servizi svolti dall'ecosistema sotterraneo. Per quanto concerne le attività agricole, è stata accertato che l'uso di fertilizzanti e fitofarmaci in quantità superiori al fabbisogno effettivo delle colture provoca la lisciviazione del surplus di tali sostanze in falda, con conseguente inquinamento dei corpi idrici sotterranei. Recenti studi ecotossicologici hanno evidenziato che il biota sotterraneo risulta fortemente sensibile a tali forme di inquinamento con ripercussioni a livello fisiologico, ontogenetico e biocenotico. Quello che è meno noto è che gli organismi acquatici sotterranei svolgono un ruolo fondamentale di "manutenzione" degli ambienti in cui risiedono: il loro movimento, e la stessa modalità di alimentazione attraverso raschiamento di biofilm batterico, contribuiscono a mantenere aperti i vuoti interstiziali, favorendo così il flusso idrico, l'ossigenazione della falda, l'allontanamento dei cataboliti e il ripristino della comunità batterica che rappresenta il principale bio-depuratore di tali ambienti. Ne consegue che la preservazione delle comunità sotterranee è di prioritaria importanza per la conservazione di serbatori di acqua di buona qualità. Il Progetto RIPARI (Riduzione Impatto Pressioni Agricole sulla Risorsa Idrica), finanziato dalla Regione Toscana con POR FESR 2007-2013, si propone l'obiettivo di valutare l'efficacia della costruzione di zone tampone vegetate nelle fasce perifluviali di zone agricole, con l'obiettivo di valutarne l'efficacia nell'abbattimento dei nutrienti e fitofarmaci nei corpi idrici sotterranei sottesi. L'area di indagine del progetto, sita in Val di Chiana (Arezzo), è adibita alla coltivazione di cereali ed è stata attrezzata con un sistema di monitoraggio in continuo della qualità, sia in termini chimici che biologici, delle acque sotterranee in corrispondenza di una fascia tampone vegetata. L'indagine condotta ha permesso di evidenziare che il corpo idrico sotterraneo dell'area pilota non presenta segnali di alterazione della biocenosi. Inoltre, le maggiori abbondanze ed occorrenze biologiche sono state rinvenute nella porzione di corpo idrico sotterraneo corrispondente all'area centrale della zona tampone. Allo stato attuale la fascia tampone non ha ancora raggiunto la fase di piena maturazione. Sono, pertanto, necessari ulteriori indagini e, in particolare il prosieguo dell'attività di monitoraggio biologica, al fine di poter analizzare l'effetto sulle biocenosi sotterranee nel periodo di pieno funzionamento della fascia vegetata.

Il progetto RIPARI: uso delle Fasce Tampone per la salvaguardia dei corpi idrici sotterranei

Tiziana Di Lorenzo;Giuseppe Messana
2013

Abstract

I corpi idrici sotterranei sono costantemente soggetti a numerose pressioni derivanti dalle attività antropiche, di carattere civile, industriale, agricolo e zootecnico. Tali pressioni producono impatti di grande rilievo, in grado spesso di compromettere la biodiversità e i servizi svolti dall'ecosistema sotterraneo. Per quanto concerne le attività agricole, è stata accertato che l'uso di fertilizzanti e fitofarmaci in quantità superiori al fabbisogno effettivo delle colture provoca la lisciviazione del surplus di tali sostanze in falda, con conseguente inquinamento dei corpi idrici sotterranei. Recenti studi ecotossicologici hanno evidenziato che il biota sotterraneo risulta fortemente sensibile a tali forme di inquinamento con ripercussioni a livello fisiologico, ontogenetico e biocenotico. Quello che è meno noto è che gli organismi acquatici sotterranei svolgono un ruolo fondamentale di "manutenzione" degli ambienti in cui risiedono: il loro movimento, e la stessa modalità di alimentazione attraverso raschiamento di biofilm batterico, contribuiscono a mantenere aperti i vuoti interstiziali, favorendo così il flusso idrico, l'ossigenazione della falda, l'allontanamento dei cataboliti e il ripristino della comunità batterica che rappresenta il principale bio-depuratore di tali ambienti. Ne consegue che la preservazione delle comunità sotterranee è di prioritaria importanza per la conservazione di serbatori di acqua di buona qualità. Il Progetto RIPARI (Riduzione Impatto Pressioni Agricole sulla Risorsa Idrica), finanziato dalla Regione Toscana con POR FESR 2007-2013, si propone l'obiettivo di valutare l'efficacia della costruzione di zone tampone vegetate nelle fasce perifluviali di zone agricole, con l'obiettivo di valutarne l'efficacia nell'abbattimento dei nutrienti e fitofarmaci nei corpi idrici sotterranei sottesi. L'area di indagine del progetto, sita in Val di Chiana (Arezzo), è adibita alla coltivazione di cereali ed è stata attrezzata con un sistema di monitoraggio in continuo della qualità, sia in termini chimici che biologici, delle acque sotterranee in corrispondenza di una fascia tampone vegetata. L'indagine condotta ha permesso di evidenziare che il corpo idrico sotterraneo dell'area pilota non presenta segnali di alterazione della biocenosi. Inoltre, le maggiori abbondanze ed occorrenze biologiche sono state rinvenute nella porzione di corpo idrico sotterraneo corrispondente all'area centrale della zona tampone. Allo stato attuale la fascia tampone non ha ancora raggiunto la fase di piena maturazione. Sono, pertanto, necessari ulteriori indagini e, in particolare il prosieguo dell'attività di monitoraggio biologica, al fine di poter analizzare l'effetto sulle biocenosi sotterranee nel periodo di pieno funzionamento della fascia vegetata.
2013
Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri - IRET
Fasce tampone
Corpi idrici sotterranei
RIPARI
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/245032
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact