This contribution is a reflection about conservation of historical earthen architecture; it results from analysis of documents worked out during the international meetings from 1972 to nowadays. Today there is a remarkable knowledge of this architectural heritage, but there is not an effective evolution of theorical reflection; in fact the operative method of intervention on earthen architecture is directed more to restoration rather to conservation, especially as regards the building in use. All this offers the opportunity for a theoretical reflection about the basic principles of conservation, but also for orienting restoration works of historical earthen architectures towards a more conservative direction, taking care of their authenticity, as cited in Nara conference.

L'attenzione per la conservazione del patrimonio in terra cruda inizia verso la fine degli anni Sessanta, ma fu a partire dal Convegno di Yazd (Iran) nel 1972 che l'argomento divenne oggetto di Convegni Internazionali di studio per iniziativa dell'ICOMOS. A distanza di quaranta anni, il convegno ICOMOS dedicato alla memoria di Roberto Di Stefano offre l'occasione di fare il punto della situazione in questo campo, confrontando le premesse teoriche con gli esiti attuali, attraverso la rilettura critica dei documenti ufficiali e delle raccomandazioni scaturite da più di dieci incontri internazionali di studio. Dagli atti delle varie conferenze internazionali e dalla ricca bibliografia che ne è seguita, emerge, infatti, un notevole approfondimento conoscitivo sul patrimonio in terra cruda, a cui, tuttavia, non sembra corrispondere una vera e propria evoluzione della riflessione teorica sull'argomento. Gli interventi sull'architettura in terra cruda, infatti, sembrano oggi decisamente orientati verso posizioni di ripristino, recupero e riproposizione delle tecniche costruttive tradizionali, senza un vero e proprio confronto con le istanze poste dalla disciplina del restauro e con i principi teorici espressi nelle Carte e nei documenti internazionali; in particolare non sembra ancora aver trovato una adeguata soluzione il problema della conservazione dell'autenticità dei manufatti nella loro integrità materiale, richiamata anche dalla Conferenza di Nara (Japan) nel 1994.

Principi teorici, raccomandazioni internazionali e prassi operativa: il caso della conservazione dell'architettura di terra

Carla Bartolomucci
2013

Abstract

This contribution is a reflection about conservation of historical earthen architecture; it results from analysis of documents worked out during the international meetings from 1972 to nowadays. Today there is a remarkable knowledge of this architectural heritage, but there is not an effective evolution of theorical reflection; in fact the operative method of intervention on earthen architecture is directed more to restoration rather to conservation, especially as regards the building in use. All this offers the opportunity for a theoretical reflection about the basic principles of conservation, but also for orienting restoration works of historical earthen architectures towards a more conservative direction, taking care of their authenticity, as cited in Nara conference.
2013
Istituto per le Tecnologie della Costruzione - ITC
978-88-6419-105-8
L'attenzione per la conservazione del patrimonio in terra cruda inizia verso la fine degli anni Sessanta, ma fu a partire dal Convegno di Yazd (Iran) nel 1972 che l'argomento divenne oggetto di Convegni Internazionali di studio per iniziativa dell'ICOMOS. A distanza di quaranta anni, il convegno ICOMOS dedicato alla memoria di Roberto Di Stefano offre l'occasione di fare il punto della situazione in questo campo, confrontando le premesse teoriche con gli esiti attuali, attraverso la rilettura critica dei documenti ufficiali e delle raccomandazioni scaturite da più di dieci incontri internazionali di studio. Dagli atti delle varie conferenze internazionali e dalla ricca bibliografia che ne è seguita, emerge, infatti, un notevole approfondimento conoscitivo sul patrimonio in terra cruda, a cui, tuttavia, non sembra corrispondere una vera e propria evoluzione della riflessione teorica sull'argomento. Gli interventi sull'architettura in terra cruda, infatti, sembrano oggi decisamente orientati verso posizioni di ripristino, recupero e riproposizione delle tecniche costruttive tradizionali, senza un vero e proprio confronto con le istanze poste dalla disciplina del restauro e con i principi teorici espressi nelle Carte e nei documenti internazionali; in particolare non sembra ancora aver trovato una adeguata soluzione il problema della conservazione dell'autenticità dei manufatti nella loro integrità materiale, richiamata anche dalla Conferenza di Nara (Japan) nel 1994.
Earthen architecture
conservation
authenticity
integrity
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/245355
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