La rete Internet ci mette dinanzi a un paradosso: da un lato ci allontana dalla natura, madre nutrice, quasi a materializzare il vecchio mito abramitico prima e della modernità poi, della divisione tra spirito e materia: dall'altro lato, nonostante questo distacco dalla realtà materiale per esodare oltre gli schermi elettronici, contemporaneamente l'umano riscopre, in questo nuovo mondo, l'antico cordone ombelicale con la natura e con gli animali non umani. La diffusione della rete coincide, infatti, anche con quella dei temi antispecisti, ecosofisti e del vegetarianismo in Italia e in Occidente. Per questo motivo ci si è chiesti: come è possibile che l'uomo cibernetico, totalmente distaccato dalla natura, la riscopra? Vi è una connessione tra queste due variabili? Quale? Attraverso un questionario inviato alle maggiori associazioni animaliste a livello nazionale, si è cercato di rispondere a queste domande. L'ipotesi è che con la rete si vada oltre la società apollinea dello spettacolo, la vecchia società omologata e di massa viene superata per far posto all'homo aestheticus o tecno-ludens, un uomo che ritorna a essere protagonista della propria vita anche se in mondi totalmente rappresentati nel caos di un aldilà digitale, portando con sé il proprio mondo in forma simbolica. Essendo protagonista, stella di questo reame, viene messo adesso di fronte alle proprie responsabilità di semi-dio, essendo il mondo virtuale, ricco di avatar in "carne e ossa", "vivo" tanto quanto quello "reale".

La rete e la diffusione della cultura antispecista

2014

Abstract

La rete Internet ci mette dinanzi a un paradosso: da un lato ci allontana dalla natura, madre nutrice, quasi a materializzare il vecchio mito abramitico prima e della modernità poi, della divisione tra spirito e materia: dall'altro lato, nonostante questo distacco dalla realtà materiale per esodare oltre gli schermi elettronici, contemporaneamente l'umano riscopre, in questo nuovo mondo, l'antico cordone ombelicale con la natura e con gli animali non umani. La diffusione della rete coincide, infatti, anche con quella dei temi antispecisti, ecosofisti e del vegetarianismo in Italia e in Occidente. Per questo motivo ci si è chiesti: come è possibile che l'uomo cibernetico, totalmente distaccato dalla natura, la riscopra? Vi è una connessione tra queste due variabili? Quale? Attraverso un questionario inviato alle maggiori associazioni animaliste a livello nazionale, si è cercato di rispondere a queste domande. L'ipotesi è che con la rete si vada oltre la società apollinea dello spettacolo, la vecchia società omologata e di massa viene superata per far posto all'homo aestheticus o tecno-ludens, un uomo che ritorna a essere protagonista della propria vita anche se in mondi totalmente rappresentati nel caos di un aldilà digitale, portando con sé il proprio mondo in forma simbolica. Essendo protagonista, stella di questo reame, viene messo adesso di fronte alle proprie responsabilità di semi-dio, essendo il mondo virtuale, ricco di avatar in "carne e ossa", "vivo" tanto quanto quello "reale".
2014
rete
antispecismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/246119
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