The body of individual experiences deriving from sometimes "dire" educational needs, such as those of students unable to attend normal education regularly (if at all), provides the school and research worlds with useful specific material for reflection and for testing new forms of teaching. A prime example is hospital and/or home teaching, that is to say an "open" type of teaching which disregards the usual physical boundaries and time limitations of the classroom, while at the same time guaranteeing the social and communicative dimensions that all classes need to have. It is in this sense that "dire" educational experiences can be considered a potential crucible for innovation in teaching and teachers' professional development. In arguing this point, we begin with some considerations on the current relationship between technology and pedagogy. We then examine how the numerous individual experiences of hospital and home teachers might be leveraged for generating innovation that can be extended to the mainstream school system.

Le esperienze individuali derivanti da esigenze didattiche a volte "estreme", come quelle degli studenti che non possono frequentare regolarmente (se non del tutto) le lezioni, hanno fornito e continuano a fornire, al mondo della scuola e della ricerca, un contesto unico per una profonda riflessione su nuove forme di scolarizzazione e di insegnamento. Si pensi all'istruzione ospedaliera e/o domiciliare, vale a dire un insegnamento di tipo "aperto", che ignora la consueta dimensione spazio-temporale della classe, pur tuttavia garantendo quella dimensione sociale e comunicativa necessaria al pieno sviluppo del processo di insegnamento-apprendimento. È in questo senso che il contesto della didattica in situazioni estreme, dove tante sono le esperienze di inclusione socio-educativa centrata sull'uso di tecnologie della comunicazione, può essere considerato come potenziale crogiolo di innovazione didattica e crescita professionale per i docenti. Nella prima metà del contributo si cercherà di fare il punto sull'attuale rapporto fra tecnologia e pedagogia, sulla base del quale, nella seconda, si svilupperà una riflessione su come capitalizzare le numerose esperienze individuali di insegnanti ospedalieri e domiciliari, a vantaggio di una reale innovazione didattica estendibile al sistema-scuola.

Come trasformare un'esigenza estrema in una straordinaria opportunità di innovazione didattica e crescita professionale per i docenti

Guglielmo Trentin
2014

Abstract

The body of individual experiences deriving from sometimes "dire" educational needs, such as those of students unable to attend normal education regularly (if at all), provides the school and research worlds with useful specific material for reflection and for testing new forms of teaching. A prime example is hospital and/or home teaching, that is to say an "open" type of teaching which disregards the usual physical boundaries and time limitations of the classroom, while at the same time guaranteeing the social and communicative dimensions that all classes need to have. It is in this sense that "dire" educational experiences can be considered a potential crucible for innovation in teaching and teachers' professional development. In arguing this point, we begin with some considerations on the current relationship between technology and pedagogy. We then examine how the numerous individual experiences of hospital and home teachers might be leveraged for generating innovation that can be extended to the mainstream school system.
2014
Istituto per le Tecnologie Didattiche - ITD - Sede Genova
Le esperienze individuali derivanti da esigenze didattiche a volte "estreme", come quelle degli studenti che non possono frequentare regolarmente (se non del tutto) le lezioni, hanno fornito e continuano a fornire, al mondo della scuola e della ricerca, un contesto unico per una profonda riflessione su nuove forme di scolarizzazione e di insegnamento. Si pensi all'istruzione ospedaliera e/o domiciliare, vale a dire un insegnamento di tipo "aperto", che ignora la consueta dimensione spazio-temporale della classe, pur tuttavia garantendo quella dimensione sociale e comunicativa necessaria al pieno sviluppo del processo di insegnamento-apprendimento. È in questo senso che il contesto della didattica in situazioni estreme, dove tante sono le esperienze di inclusione socio-educativa centrata sull'uso di tecnologie della comunicazione, può essere considerato come potenziale crogiolo di innovazione didattica e crescita professionale per i docenti. Nella prima metà del contributo si cercherà di fare il punto sull'attuale rapporto fra tecnologia e pedagogia, sulla base del quale, nella seconda, si svilupperà una riflessione su come capitalizzare le numerose esperienze individuali di insegnanti ospedalieri e domiciliari, a vantaggio di una reale innovazione didattica estendibile al sistema-scuola.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
prod_279938-doc_79227.pdf

non disponibili

Descrizione: come trasformare un'esigenza estrema in una straordinaria opportunità di innovazione didattica e crescita professionale per i docenti
Dimensione 209.75 kB
Formato Adobe PDF
209.75 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/246334
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact