Gli studi di Augusto Graziani sul commercio estero del Mezzogiorno preunitario, pubblicati tra il 1956 e il 1960, si sono subito imposti e sono tuttora considerati come un punto di riferimento essenziale per la storia dell'economia meridionale. Un successo storiografico alimentato dalla autorevolezza dell'analisi, ma anche dal fatto che la ricostruzione proposta da Graziani non ha determinato una discontinuità sotto il profilo storiografico, al contrario, ha probabilmente cristallizzato la rappresentazione del Mezzogiorno come economia strutturalmente statica, a scarso sviluppo industriale, contrassegnata dal ruolo preponderante della sua città Capitale, con un grado di internazionalizzazione modesto, inserita in posizione subordinata/periferica nell'economia mondiale. Il presente saggio, basato su dati in parte inediti e focalizzato sulle vicende di alcuni prodotti strategici più che sui macro-aggregati adottati da Graziani, invita a ripensare tale compatta rappresentazione, con particolare riferimento ai caratteri del commercio d'importazione e a ciò che da essi è possibile dedurre riguardo alla struttura e alle dinamiche, tutt'altro che statiche, dell'economia meridionale preunitaria.
Il commercio estero
D Ciccolella
2013
Abstract
Gli studi di Augusto Graziani sul commercio estero del Mezzogiorno preunitario, pubblicati tra il 1956 e il 1960, si sono subito imposti e sono tuttora considerati come un punto di riferimento essenziale per la storia dell'economia meridionale. Un successo storiografico alimentato dalla autorevolezza dell'analisi, ma anche dal fatto che la ricostruzione proposta da Graziani non ha determinato una discontinuità sotto il profilo storiografico, al contrario, ha probabilmente cristallizzato la rappresentazione del Mezzogiorno come economia strutturalmente statica, a scarso sviluppo industriale, contrassegnata dal ruolo preponderante della sua città Capitale, con un grado di internazionalizzazione modesto, inserita in posizione subordinata/periferica nell'economia mondiale. Il presente saggio, basato su dati in parte inediti e focalizzato sulle vicende di alcuni prodotti strategici più che sui macro-aggregati adottati da Graziani, invita a ripensare tale compatta rappresentazione, con particolare riferimento ai caratteri del commercio d'importazione e a ciò che da essi è possibile dedurre riguardo alla struttura e alle dinamiche, tutt'altro che statiche, dell'economia meridionale preunitaria.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.