E' stata recentemente decretata (D.M. 22 aprile 2011) la registrazione al Catalogo nazionale delle varietà di vite di 5 vitigni autoctoni pugliesi ad uva da vino (Antinello B., Marchione B., Maresco B., Minutolo B. e Somarello Rosso N.), atto conclusivo di un lungo lavoro svolto dai ricercatori pugliesi e punto di partenza per la successiva valorizzazione commerciale. Le attività che hanno portato al riconoscimento ufficiale comprendono il recupero del germoplasma, la caratterizzazione ampelografica e molecolare, il miglioramento sanitario attraverso risanamento, il confronto e la determinazione delle caratteristiche produttive ed enologiche secondo i protocolli codificati dalla normativa. I 5 vitigni, fino ad ora coltivati marginalmente in vigneti promiscui, hanno così acquisito identità propria e guadagnato la possibilità di indicare il nome in etichetta, uscendo dall'anonimato di un uso localistico/amatoriale per proiettarsi in una dimensione produttiva regionale. Per Minutolo e Somarello rosso, in particolare, la registrazione dei primi tre cloni potrà contribuire al miglioramento delle condizioni sanitarie e quindi della redditività dei nuovi vigneti specializzati. Attraverso brevi note storiche e la descrizione delle caratteristiche produttive/tecnologiche, vengono presentate le varietà, esempi concreti di un più ampio lavoro sulla biodiversità agraria regionale nonché nuovi strumenti al servizio del comparto enologico pugliese: Maresco e Maruggio idonei, per l'elevata acidità dei mosti, alla produzioni di vini base spumante; Somarello rosso per vini rosati monovarietali; il Minutolo, con intensi aromi di Moscato, già impiegato, con 25 etichette sul mercato, per vini bianchi di alta qualità, passiti e spumanti; infine l'Antinello per caratterizzare geograficamente vini bianchi in uvaggio con altri vitigni locali.
Registrati 5 "nuovi" antichi vitigni pugliesi
La Notte P;
2013
Abstract
E' stata recentemente decretata (D.M. 22 aprile 2011) la registrazione al Catalogo nazionale delle varietà di vite di 5 vitigni autoctoni pugliesi ad uva da vino (Antinello B., Marchione B., Maresco B., Minutolo B. e Somarello Rosso N.), atto conclusivo di un lungo lavoro svolto dai ricercatori pugliesi e punto di partenza per la successiva valorizzazione commerciale. Le attività che hanno portato al riconoscimento ufficiale comprendono il recupero del germoplasma, la caratterizzazione ampelografica e molecolare, il miglioramento sanitario attraverso risanamento, il confronto e la determinazione delle caratteristiche produttive ed enologiche secondo i protocolli codificati dalla normativa. I 5 vitigni, fino ad ora coltivati marginalmente in vigneti promiscui, hanno così acquisito identità propria e guadagnato la possibilità di indicare il nome in etichetta, uscendo dall'anonimato di un uso localistico/amatoriale per proiettarsi in una dimensione produttiva regionale. Per Minutolo e Somarello rosso, in particolare, la registrazione dei primi tre cloni potrà contribuire al miglioramento delle condizioni sanitarie e quindi della redditività dei nuovi vigneti specializzati. Attraverso brevi note storiche e la descrizione delle caratteristiche produttive/tecnologiche, vengono presentate le varietà, esempi concreti di un più ampio lavoro sulla biodiversità agraria regionale nonché nuovi strumenti al servizio del comparto enologico pugliese: Maresco e Maruggio idonei, per l'elevata acidità dei mosti, alla produzioni di vini base spumante; Somarello rosso per vini rosati monovarietali; il Minutolo, con intensi aromi di Moscato, già impiegato, con 25 etichette sul mercato, per vini bianchi di alta qualità, passiti e spumanti; infine l'Antinello per caratterizzare geograficamente vini bianchi in uvaggio con altri vitigni locali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


