Questo saggio ha come oggetto di studio la persistenza dello spirito di Crociata nei due secoli che vanno dal II Concilio di Lione (1274) alla morte di Pio II e Scanderbeg (1464-68). La progressiva perdita d'Outremer aveva fatto sorgere, in vari ambienti, il dubbio sulla legittimità della Crociata in sé ("Deus vult?"); partendo dall'analisi di questi primi trattati susseguenti al II Concilio di Lione al fallimento di san Luigi IX, si presenta il grande dibattito "De Recuperatione Terrae Sanctae", cui parteciparono santi, sovrani, guerrieri, dotti, privati intellettuali, e che durò nel suo insieme più di un secolo. Dopo il pensiero, si analizza l'azione: i vari tentativi di spedizione crociata avvenuti nel XIV secolo, che, sebbene quasi tutti fallimentari o almeno vani nei risultati, non hanno mai avuto finora la giusta e piena attenzione storiografica che meriterebbero. Quindi, nella seconda parte del lavoro, si esamina il problema del progressivo arrivo della minaccia turca, che sposta il fine stesso della Crociata dall'azione di attacco (presa della Terra Santa) a quella di impellente difesa (salvezza dell'Europa cristiana), la "paura del turco" come nemico metafisico, quanto avvenne prima e dopo la caduta di Costantinopoli, fino, come detto, a quello snodo fondamentale che furono gli anni della morte dell'ultimo Papa crociato e dell'eroe per antonomasia del XV secolo. Ognuna delle tante tematiche trattate, sia principali che secondarie e relative, è arricchita da una vasta informazione bibliografica e da cenni costanti sul dibattito storiografico.

"Deus vult?". Cambiamento e persistenza dell'idea di Crociata nella Chiesa. Dal II Concilio di Lione alla morte di Pio II (1274-1464)

Massimo Viglione
2014

Abstract

Questo saggio ha come oggetto di studio la persistenza dello spirito di Crociata nei due secoli che vanno dal II Concilio di Lione (1274) alla morte di Pio II e Scanderbeg (1464-68). La progressiva perdita d'Outremer aveva fatto sorgere, in vari ambienti, il dubbio sulla legittimità della Crociata in sé ("Deus vult?"); partendo dall'analisi di questi primi trattati susseguenti al II Concilio di Lione al fallimento di san Luigi IX, si presenta il grande dibattito "De Recuperatione Terrae Sanctae", cui parteciparono santi, sovrani, guerrieri, dotti, privati intellettuali, e che durò nel suo insieme più di un secolo. Dopo il pensiero, si analizza l'azione: i vari tentativi di spedizione crociata avvenuti nel XIV secolo, che, sebbene quasi tutti fallimentari o almeno vani nei risultati, non hanno mai avuto finora la giusta e piena attenzione storiografica che meriterebbero. Quindi, nella seconda parte del lavoro, si esamina il problema del progressivo arrivo della minaccia turca, che sposta il fine stesso della Crociata dall'azione di attacco (presa della Terra Santa) a quella di impellente difesa (salvezza dell'Europa cristiana), la "paura del turco" come nemico metafisico, quanto avvenne prima e dopo la caduta di Costantinopoli, fino, come detto, a quello snodo fondamentale che furono gli anni della morte dell'ultimo Papa crociato e dell'eroe per antonomasia del XV secolo. Ognuna delle tante tematiche trattate, sia principali che secondarie e relative, è arricchita da una vasta informazione bibliografica e da cenni costanti sul dibattito storiografico.
2014
978-88-6812-251-5
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/247315
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