La circolazione dei dati culturali, la trasparenza dei processi di analisi, la condivisione della conoscenza archeologica sono oggetto di un dibattito molto acceso nella comunità scientifica internazionale. Nuovi scenari, inoltre, si aprono oggi grazie all'affermazione degli approcci del web 2.0 e 3.0: la conoscenza appare sempre meno prodotta ed erogata secondo modelli gerarchici e sempre più condivisa e costruita sulla base di schemi partecipativi nella creazione, uso, riuso e rimodulazione di particelle di contenuti che sempre più spesso assumono la forma atomizzata delle "pillole di sapere". Questi approcci si diffondono anche nelle discipline dei beni culturali e in particolare in archeologia, con l'affermarsi di una tendenza all'immissione in circolazione di informazioni e la crescente ambizione alla costruzione di sistemi condivisi di conoscenza. In questo contesto l'adozione in archeologia di logiche e modelli open appare non più e non solo indicare la mera scelta di un tipo di software, ma esplorare le potenzialità delle relative caratteristiche di flessibilità e trasparenza e analizzare le implicazioni metodologiche di tale processo.
ArcheoFOSS 2011. Considerazioni intorno.
Cantone F
2012
Abstract
La circolazione dei dati culturali, la trasparenza dei processi di analisi, la condivisione della conoscenza archeologica sono oggetto di un dibattito molto acceso nella comunità scientifica internazionale. Nuovi scenari, inoltre, si aprono oggi grazie all'affermazione degli approcci del web 2.0 e 3.0: la conoscenza appare sempre meno prodotta ed erogata secondo modelli gerarchici e sempre più condivisa e costruita sulla base di schemi partecipativi nella creazione, uso, riuso e rimodulazione di particelle di contenuti che sempre più spesso assumono la forma atomizzata delle "pillole di sapere". Questi approcci si diffondono anche nelle discipline dei beni culturali e in particolare in archeologia, con l'affermarsi di una tendenza all'immissione in circolazione di informazioni e la crescente ambizione alla costruzione di sistemi condivisi di conoscenza. In questo contesto l'adozione in archeologia di logiche e modelli open appare non più e non solo indicare la mera scelta di un tipo di software, ma esplorare le potenzialità delle relative caratteristiche di flessibilità e trasparenza e analizzare le implicazioni metodologiche di tale processo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


