The Arrows project for underwater archaeology

ARROWS is the acronym for ARchaeological RObot systems for the World's Seas1. The project, started in September 2012, is funded by the EU in the framework of the FP7 call ENV-2012, challenge 6.2-6, devoted to "Development of advanced technologies and tools for mapping, diagnosing, excavating, and securing underwater and coastal archaeological sites". The ARROWS consortium comprises expertise from underwater archaeology, underwater engineering, robotics, image processing and recognition from academia and industry. 10 partners from 5 different Countries are involved. The cost of underwater archaeological investigations using a research ship with skilled human operators and/or Remotely Operated Vehicles (ROVs) is high (up to EUR50k per day) and beyond the range of many archaeological research institutions. Reducing the cost of underwater archaeological operations is an important issue to address in advancing the knowledge of our cultural heritage. The challenge faced by ARROWS is to generate and adapt existing technologies in the field of military, security and offshore oil and gas applications, in order to develop user-friendly and low cost Autonomous Underwater Vehicle (AUV) technologies for archaeological investigation in different sea environments. Two different demonstration sites will used, one in the Baltic Sea and one in the Egadi archipelago (Sicily).

ARROWS è l'acronimo di ARchaeological RObot systems for the World's Seas. Il progetto, iniziato nel settembre 2012, è finanziato dal 7° programma quadro della Commissione Europea nell'ambito della call ENV-2012, challenge 6.2-6, dedicata allo "Sviluppo di tecnologie avanzate e strumenti per la mappatura, la diagnosi, lo scavo e la protezione di siti archeologici sottomarini e costieri". Il consorzio ARROWS comprende 10 partner di 5 paesi diversi con competenze sia accademiche che industriali nei settori dell'archeologia subacquea, dell'ingegneria oceanica, della robotica e della visione computazionale. I costi delle ricerche archeologiche subacquee effettuate con l'utilizzo di una nave di ricerca e Operatori Tecnici Subacquei e/o veicoli robotici teleoperati (ROV) sono molto elevati (fino a EUR 50.000 al giorno) e ben oltre i budget di molte istituzioni di ricerca/tutela del patrimonio archeologico. Ridurre il costo delle operazioni subacquee correlate all'archeologia subacquea è un passo importante ed imprescindibile per la tutela del patrimonio culturale sommerso. La sfida lanciata dal Progetto ARROWS è lo sviluppo di nuove tecnologie e l'adattamento di altre, sviluppate nel settore militare ed in quello dello sfruttamento degli idrocarburi, al fine di realizzare veicoli sottomarini autonomi (Autonomous Underwater Vehicle - AUV) idonei ad effettuare indagini archeologiche in diversi ambienti marini. Saranno utilizzati due diversi siti di sperimentazione, uno sul Baltico ed uno nell'arcipelago delle Egadi.