«Il vostro avvertimento che sarei stato preceduto si è rivelato oltremodo vero, non ho mai visto una coincidenza più impressionante; se Wallace avesse avuto il mio abbozzo manoscritto, redatto nel 1842,non avrebbe potuto farne riassunto migliore!». Così scriveva Darwin, in preda al panico, all'amico Lyell nell'estate del 1858 dopo aver ricevuto una manoscritto in cui Alfred Russel Wallace indicava per la prima volta la selezione naturale come motore dell'evoluzione. Nel 1858! L'anno prima della pubblicazione dell'Origine delle specie. Oggi quasi unicamente ricordato per essere stato l'altro uomo che scoprì la selezione naturale, Alfred Russel Wallace merita di essere annoverato tra i massimi naturalisti vittoriani, e sicuramente tra i fondatori della biogeografia evolutiva. Ai vasti interessi naturalistici affiancò l'impegno sociale in difesa dei deboli e una sincera fede nello spiritualismo, che lo portò a credere in un disegno sovrannaturale finalizzato al progresso morale dell'umanità. E' nostro auspicio che il centenario della morte di Wallace sia un'occasione per recuperare la memoria di un uomo che non fu solo un grande naturalista, ma anche un vero gentleman.
L'uomo che gettò nel panico Darwin
Focher F
2013
Abstract
«Il vostro avvertimento che sarei stato preceduto si è rivelato oltremodo vero, non ho mai visto una coincidenza più impressionante; se Wallace avesse avuto il mio abbozzo manoscritto, redatto nel 1842,non avrebbe potuto farne riassunto migliore!». Così scriveva Darwin, in preda al panico, all'amico Lyell nell'estate del 1858 dopo aver ricevuto una manoscritto in cui Alfred Russel Wallace indicava per la prima volta la selezione naturale come motore dell'evoluzione. Nel 1858! L'anno prima della pubblicazione dell'Origine delle specie. Oggi quasi unicamente ricordato per essere stato l'altro uomo che scoprì la selezione naturale, Alfred Russel Wallace merita di essere annoverato tra i massimi naturalisti vittoriani, e sicuramente tra i fondatori della biogeografia evolutiva. Ai vasti interessi naturalistici affiancò l'impegno sociale in difesa dei deboli e una sincera fede nello spiritualismo, che lo portò a credere in un disegno sovrannaturale finalizzato al progresso morale dell'umanità. E' nostro auspicio che il centenario della morte di Wallace sia un'occasione per recuperare la memoria di un uomo che non fu solo un grande naturalista, ma anche un vero gentleman.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.