E - La razza Altamurana è autoctona di un areale il cui valore ecologico è testimoniato dalla sua inclusione nella perimetrazione delle aree SIC e Z.P.S., nella Rete ecologica Natura 2000, e nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, dove il sistema ecologico è anche il "prodotto" di una attività antropica susseguitasi nel corso dei secoli e dove, per la predominanza degli spazi ad uso agro-zootecnico, le specie e gli habitat di interesse conservazionistico risultano intimamente dipendenti dalle pratiche e dalle strategie delle aziende agro-zootecniche. La maggiore adattabilità dell'Altamurana agli agenti nosologici locali permetterebbe un ridotto approccio chemioterapico al controllo delle patologie infettive ed infestive, con conseguente riduzione del rilascio di residui ad azione farmacologica nell'ambiente e negli alimenti stessi. L'allevamento della pecora Altamurana sostanzierebbe, fortificandolo, il legame delle produzioni alimentari con il "terroir" d'origine. È sulla base di queste considerazioni, e del fatto che da anni la razza Altamurana viene annoverata tra le razze a rischio di estinzione, che prende lo spunto il Programma di avvio di un piano di conservazione della popolazione ovina Altamurana (INCIPIT) realizzato dall'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e finanziato dall'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Detto progetto ha come scopo principale la ricognizione degli individui della Razza ovina Altamurana per valutarne caratteristiche demografiche e sanitarie dei singoli soggetti e della popolazione. In questo lavoro vengono riportati i risultati relativi alla valutazione delle caratteristiche demografiche e sanitarie dei singoli soggetti e della popolazione
Programma di avvio di un piano di conservazione della popolazione ovina Altamurana: I. Indagine demografica e sanitaria della popolazione
P DIRENZO;
2014
Abstract
E - La razza Altamurana è autoctona di un areale il cui valore ecologico è testimoniato dalla sua inclusione nella perimetrazione delle aree SIC e Z.P.S., nella Rete ecologica Natura 2000, e nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia, dove il sistema ecologico è anche il "prodotto" di una attività antropica susseguitasi nel corso dei secoli e dove, per la predominanza degli spazi ad uso agro-zootecnico, le specie e gli habitat di interesse conservazionistico risultano intimamente dipendenti dalle pratiche e dalle strategie delle aziende agro-zootecniche. La maggiore adattabilità dell'Altamurana agli agenti nosologici locali permetterebbe un ridotto approccio chemioterapico al controllo delle patologie infettive ed infestive, con conseguente riduzione del rilascio di residui ad azione farmacologica nell'ambiente e negli alimenti stessi. L'allevamento della pecora Altamurana sostanzierebbe, fortificandolo, il legame delle produzioni alimentari con il "terroir" d'origine. È sulla base di queste considerazioni, e del fatto che da anni la razza Altamurana viene annoverata tra le razze a rischio di estinzione, che prende lo spunto il Programma di avvio di un piano di conservazione della popolazione ovina Altamurana (INCIPIT) realizzato dall'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" e finanziato dall'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Detto progetto ha come scopo principale la ricognizione degli individui della Razza ovina Altamurana per valutarne caratteristiche demografiche e sanitarie dei singoli soggetti e della popolazione. In questo lavoro vengono riportati i risultati relativi alla valutazione delle caratteristiche demografiche e sanitarie dei singoli soggetti e della popolazioneI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.