Una destinazione turistica può essere considerata come una rete di soggetti di diversa natura ma ubicati nel medesimo territorio avente l'obiettivo di offrire esperienze di valore capaci di soddisfare le esigenze della domanda (Pencarelli e Splendiani, 2010; Baggio et al., 2010). È proprio l'efficacia e l'efficienza con cui viene garantita la messa a sistema e l'interazione relazionale tra i diversi stakeholder (strutture ricettive, attrazioni turistiche, enti locali, comunità locale, ecc.), e la conseguente convergenza negli obiettivi, che garantisce la competitività di una destinazione turistica (Bramwell e Lane, 2000; Del Chiappa e Presenza, 2013) e la sua crescita (Nordin e Svensson, 2007). In tal senso, il coinvolgimento degli stakeholder diviene anche uno dei pre-requisiti per la sostenibilità del modello di sviluppo turistico (Getz e Jamal, 1994; Nordin e Svensson, 2007; Presenza e Cipollina, 2010; Ruhanen et al., 2010; Del Chiappa e Presenza, 2013; Presenza et al., 2013). Nel processo di pianificazione turistica, infatti, risulta di fondamentale importanza allargare la partecipazione alla popolazione locale, ri-orientando gli obiettivi di sviluppo in considerazione del benessere e della qualità della vita dei residenti (Del Chiappa, 2012; Presenza et al., 2013). Recentemente, la letteratura ha evidenziato l'importante ruolo che le ICT e i social media hanno come fattori abilitanti i processi di governance di una destinazione (Baggio e Del Chiappa, 2013; Pyo et al., 2002; Fayos-Sola et al., 2012; Gursoy e Umbreit, 2004; Buhalis e Law, 2008; Tussyadiah e Fesenmaier, 2009; Munar, 2012) e quelli di coinvolgimento dei relativi stakeholder (Beritelli et al., 2007; Buhalis e Law, 2008; Fuchs, 2006; Osimo, 2008). Nonostante ciò, risulta ancora esiguo il numero di lavori di ricerca che analizzano il ruolo che le ICT e i social media in tal senso (Sigala e Marinidis, 2012), specie poi se si riferisce agli approfondimenti realizzati a livello italiano. Il presente lavoro intende contribuire a colmare questa lacuna presentando e discutendo un case-study di e-democracy che la Regione Liguria sta portando avanti attraverso il portale "Il turismo che vorrei in Liguria", una delle prime esperienze italiane di pianificazione turistica 2.0.
Dalle Smart Cities alle Smart Destination: ICTs e Web 2.0 per il vantaggio competitivo delle Destinazioni Turistiche
Micera R;
2013
Abstract
Una destinazione turistica può essere considerata come una rete di soggetti di diversa natura ma ubicati nel medesimo territorio avente l'obiettivo di offrire esperienze di valore capaci di soddisfare le esigenze della domanda (Pencarelli e Splendiani, 2010; Baggio et al., 2010). È proprio l'efficacia e l'efficienza con cui viene garantita la messa a sistema e l'interazione relazionale tra i diversi stakeholder (strutture ricettive, attrazioni turistiche, enti locali, comunità locale, ecc.), e la conseguente convergenza negli obiettivi, che garantisce la competitività di una destinazione turistica (Bramwell e Lane, 2000; Del Chiappa e Presenza, 2013) e la sua crescita (Nordin e Svensson, 2007). In tal senso, il coinvolgimento degli stakeholder diviene anche uno dei pre-requisiti per la sostenibilità del modello di sviluppo turistico (Getz e Jamal, 1994; Nordin e Svensson, 2007; Presenza e Cipollina, 2010; Ruhanen et al., 2010; Del Chiappa e Presenza, 2013; Presenza et al., 2013). Nel processo di pianificazione turistica, infatti, risulta di fondamentale importanza allargare la partecipazione alla popolazione locale, ri-orientando gli obiettivi di sviluppo in considerazione del benessere e della qualità della vita dei residenti (Del Chiappa, 2012; Presenza et al., 2013). Recentemente, la letteratura ha evidenziato l'importante ruolo che le ICT e i social media hanno come fattori abilitanti i processi di governance di una destinazione (Baggio e Del Chiappa, 2013; Pyo et al., 2002; Fayos-Sola et al., 2012; Gursoy e Umbreit, 2004; Buhalis e Law, 2008; Tussyadiah e Fesenmaier, 2009; Munar, 2012) e quelli di coinvolgimento dei relativi stakeholder (Beritelli et al., 2007; Buhalis e Law, 2008; Fuchs, 2006; Osimo, 2008). Nonostante ciò, risulta ancora esiguo il numero di lavori di ricerca che analizzano il ruolo che le ICT e i social media in tal senso (Sigala e Marinidis, 2012), specie poi se si riferisce agli approfondimenti realizzati a livello italiano. Il presente lavoro intende contribuire a colmare questa lacuna presentando e discutendo un case-study di e-democracy che la Regione Liguria sta portando avanti attraverso il portale "Il turismo che vorrei in Liguria", una delle prime esperienze italiane di pianificazione turistica 2.0.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.