L'articolo indaga le posizioni tenute da Giovanni Gentile nei confronti dell'antisemitismo e del razzismo. Sicuramente non razzista e non antisemita, il suo sistema filosofico rigettava il concetto di «razza» ricacciandolo tra le «categorie pseudostoriche» che servono più che altro a naturalizzare e dunque ad adulterare la corretta visione della storia. A Gentile deve inoltre essere riconosciuto il fatto di essere stato nei momenti più foschi della persecuzione il sicuro appoggio per tanti intellettuali ebrei, italiani e profughi dalla Germania, che vennero da lui concretamente aiutati a trovare vie di fuga. Ma la sua estraneità al pensiero razzistico e la generosità dimostrata nei rapporti personali con i perseguitati si tradusse raramente in prese di posizione pubbliche di rilievo, e non divenne mai questione di principio e non lo portò mai a compiere atti sconvenienti da un punto di vista politico.
Il filosofo Gentile e le leggi razziali
Giovanni Rota
2007
Abstract
L'articolo indaga le posizioni tenute da Giovanni Gentile nei confronti dell'antisemitismo e del razzismo. Sicuramente non razzista e non antisemita, il suo sistema filosofico rigettava il concetto di «razza» ricacciandolo tra le «categorie pseudostoriche» che servono più che altro a naturalizzare e dunque ad adulterare la corretta visione della storia. A Gentile deve inoltre essere riconosciuto il fatto di essere stato nei momenti più foschi della persecuzione il sicuro appoggio per tanti intellettuali ebrei, italiani e profughi dalla Germania, che vennero da lui concretamente aiutati a trovare vie di fuga. Ma la sua estraneità al pensiero razzistico e la generosità dimostrata nei rapporti personali con i perseguitati si tradusse raramente in prese di posizione pubbliche di rilievo, e non divenne mai questione di principio e non lo portò mai a compiere atti sconvenienti da un punto di vista politico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


