Relazione al Convegno su "Liberiamo le nostre energie europee. Melfi e la memoria di Eugenio Colorni", Melfi, Associazione Francesco Saverio Nitti, 24 aprile 2014. Abstract: La Milano che esce dalla seconda guerra mondiale è una città che, forse più di altri centri politici e culturali, risente di quello che alcuni autori hanno definito lo "spirito del '45", uno spirito che, dopo la disfatta del regime fascista, cercava di rispondere alla duplice esigenza di dare conclusione ad un tragico periodo storico e di inaugurare un nuovo ciclo di ricostruzione politica e istituzionale. In un simile fermento intellettuale, fra il 1947 e il 1948 uscirono, su riviste di punta del nuovo pensiero metodologico quali «Analisi» e «Sigma», i primi frammenti epistemologici di Eugenio Colorni, la cui riflessione matura venne in tal modo a saldarsi con la più avanzata cultura della Liberazione. Se tuttavia questi sono gli esiti dell'itinerario colorniano, le radici di esso debbono essere ricercate in un complesso percorso che ha preso le mosse da una critica interna al neoidealismo crociano, ed è in tal senso che l'opera di Colorni può essere letta come uno specchio del cammino percorso da una parte importante della cultura italiana della prima metà del secolo scorso.
Liberiamo le nostre energie europee. Melfi e la memoria di Eugenio Colorni
2014
Abstract
Relazione al Convegno su "Liberiamo le nostre energie europee. Melfi e la memoria di Eugenio Colorni", Melfi, Associazione Francesco Saverio Nitti, 24 aprile 2014. Abstract: La Milano che esce dalla seconda guerra mondiale è una città che, forse più di altri centri politici e culturali, risente di quello che alcuni autori hanno definito lo "spirito del '45", uno spirito che, dopo la disfatta del regime fascista, cercava di rispondere alla duplice esigenza di dare conclusione ad un tragico periodo storico e di inaugurare un nuovo ciclo di ricostruzione politica e istituzionale. In un simile fermento intellettuale, fra il 1947 e il 1948 uscirono, su riviste di punta del nuovo pensiero metodologico quali «Analisi» e «Sigma», i primi frammenti epistemologici di Eugenio Colorni, la cui riflessione matura venne in tal modo a saldarsi con la più avanzata cultura della Liberazione. Se tuttavia questi sono gli esiti dell'itinerario colorniano, le radici di esso debbono essere ricercate in un complesso percorso che ha preso le mosse da una critica interna al neoidealismo crociano, ed è in tal senso che l'opera di Colorni può essere letta come uno specchio del cammino percorso da una parte importante della cultura italiana della prima metà del secolo scorso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.