La propagazione mediante talea di culmo della canna comune (Arundo donax L.) potrebbe contribuire in misura significativa a rendere più efficiente il processo di moltiplicazione di questa promettente specie da biomassa per energia, nella prospettiva di un sensibile incremento delle superfici coltivate. Ricerche preliminari in ambiente controllato (Cavallaro et al., 2013) hanno dimostrato che fattori intrinseci (dimensione del culmo d'origine e posizione delle gemme sullo stesso) ed estrinseci (applicazione di fitoregolatori) possono influenzare in maniera significativa il tasso di radicazione delle talee stesse. Sulla base dei risultati ottenuti, ai fini della messa a punto di un'efficace tecnica vivaistiva, è stata verificata l'efficacia di fattori diversi sull'attecchimento in pien'aria delle talee mononodali della canna comune. I risultati ottenuti indicano nel testimone un generale miglioramento dell'attecchimento nel trapianto estivo rispetto ai precedenti (93% contro 67% nella canna 'grossa' e 70% contro 43% nella canna 'piccola') (Fig. 1). Si confermano le migliori capacità di radicazione della canna 'grossa' rispetto alla 'piccola' soprattutto nel periodo invernale (circa 71% contro il 35% delle canne 'piccole'). L'effetto dei fitoregolatori sulla radicazione è apparso più evidente nel trapianto primaverile. Nella canna piccola, tuttavia, sono stati osservati gli effetti più rilevanti, con un aumento rispetto al testimone di 40 (NAA) e di 50 (IBA) punti percentuali. I risultati ottenuto indicano che i fattori che influenzano maggiormente la radicazione delle talee di culmo della canna comune sono la dimensione della talea (diametro) e l'epoca di prelievo. Nel periodo estivo, caratterizzato da temperature elevate la radicazione raggiunge i valori massimi indipendentemente dalla dimensione della canna; nelle epoche precedenti la canna grossa determina tassi di radicazione notevolmente più elevati della canna piccola. Gli effetti dei fitoregolatori sono stati apparsi più evidenti nel periodo primaverile.

Influenza dell'epoca di trapianto, della dimensione del nodo e del trattamento ormonale sull'attecchimento di talee mononodali di canna comune (Arundo donax L.)

Cavallaro V;
2014

Abstract

La propagazione mediante talea di culmo della canna comune (Arundo donax L.) potrebbe contribuire in misura significativa a rendere più efficiente il processo di moltiplicazione di questa promettente specie da biomassa per energia, nella prospettiva di un sensibile incremento delle superfici coltivate. Ricerche preliminari in ambiente controllato (Cavallaro et al., 2013) hanno dimostrato che fattori intrinseci (dimensione del culmo d'origine e posizione delle gemme sullo stesso) ed estrinseci (applicazione di fitoregolatori) possono influenzare in maniera significativa il tasso di radicazione delle talee stesse. Sulla base dei risultati ottenuti, ai fini della messa a punto di un'efficace tecnica vivaistiva, è stata verificata l'efficacia di fattori diversi sull'attecchimento in pien'aria delle talee mononodali della canna comune. I risultati ottenuti indicano nel testimone un generale miglioramento dell'attecchimento nel trapianto estivo rispetto ai precedenti (93% contro 67% nella canna 'grossa' e 70% contro 43% nella canna 'piccola') (Fig. 1). Si confermano le migliori capacità di radicazione della canna 'grossa' rispetto alla 'piccola' soprattutto nel periodo invernale (circa 71% contro il 35% delle canne 'piccole'). L'effetto dei fitoregolatori sulla radicazione è apparso più evidente nel trapianto primaverile. Nella canna piccola, tuttavia, sono stati osservati gli effetti più rilevanti, con un aumento rispetto al testimone di 40 (NAA) e di 50 (IBA) punti percentuali. I risultati ottenuto indicano che i fattori che influenzano maggiormente la radicazione delle talee di culmo della canna comune sono la dimensione della talea (diametro) e l'epoca di prelievo. Nel periodo estivo, caratterizzato da temperature elevate la radicazione raggiunge i valori massimi indipendentemente dalla dimensione della canna; nelle epoche precedenti la canna grossa determina tassi di radicazione notevolmente più elevati della canna piccola. Gli effetti dei fitoregolatori sono stati apparsi più evidenti nel periodo primaverile.
2014
Istituto per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree - IVALSA - Sede Sesto Fiorentino
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