È largamente riconosciuto che le caratteristiche delle produzioni agricole, diquella frutticola in particolare, sono il risultato dell'effetto combinato didiversi fattori, genetici, antropici e fisico-ambientali (Leone et al., 2010). Ifattori genetici e antropici possono subire modifiche nel tempo, in quanto èpossibile decidere quale specie, cultivar o clone coltivare, e quale tecnicacolturale, di trasformazione o di conservazione adottare. Per contro, i fattorifisico-ambientali risultano sostanzialmente stabili e poco modificabili,rappresentando, quindi, gli elementi cruciali determinanti le attitudini di unterritorio ad una specifica coltura e la "distintività" delle sue produzioni, intermini composizionali, organolettici e nutraceutici.Notoriamente, clima e suolo sono i principali fattori che caratterizzanol'ambiente fisico (Leone et al., 2011). Pertanto, la conoscenza delle loroproprietà e della loro variabilità nello spazio (cartografia) e nel tempo(monitoraggio) rappresenta una condizione essenziale per la correttagestione di un sistema agricolo.La variabilità macroclimatica (o regionale), a piccola scala, determinal'attitudine generale di un'ampia area (es. l'intero territorio del BassoVolturno) ad una specifica produzione agricola (es. quella frutticola). Invece,la variabilità mesoclimatica (ovvero di un particolare sito agricolo, come adesempio un frutteto) e microclimatica (ovvero di uno spazio ristretto, come adesempio un filare), a grande scala, influenzano la specificità e peculiaritàcomposizionale di una produzione.Le variabilità micro e mesoclimatica sono fortemente influenzate dallecaratteristiche morfologiche del territorio. Queste ultime, insieme allageologia, determinano anche la natura e le proprietà dei suoli, e quindi leloro potenzialità produttive e/o limitazioni rispetto ad usi agricoli generici ospecifici. Per tale ragione, l'identificazione e la cartografia di ambititerritoriali omogenei (Unità di Paesaggio), dal punto di vista morfologico egeologico - e di conseguenza pedologico e micro/mesoclimatico -rappresentano il primo passo concreto verso la caratterizzazione fisicoambientaledi un territorio, e la valutazione della sua influenza sulla qualitàe la specificità delle produzioni agricole. A tal fine, nell'ambito del progettoDERFRAM - PSR 124 Regione Campania, finalizzato allo sviluppo diderivati della frutta ad elevato grado di sicurezza d'uso, è stata realizzataun'analisi del paesaggio, in scala 1:25.000, del territorio del Basso Volturno,dove la frutticultura (33.425 ha) gioca un ruolo rilevante, sia dal punto divista produttivo, che paesaggistico.

I paesaggi del Basso Volturno

Filocamo F;Leone N;Leone AP
2014

Abstract

È largamente riconosciuto che le caratteristiche delle produzioni agricole, diquella frutticola in particolare, sono il risultato dell'effetto combinato didiversi fattori, genetici, antropici e fisico-ambientali (Leone et al., 2010). Ifattori genetici e antropici possono subire modifiche nel tempo, in quanto èpossibile decidere quale specie, cultivar o clone coltivare, e quale tecnicacolturale, di trasformazione o di conservazione adottare. Per contro, i fattorifisico-ambientali risultano sostanzialmente stabili e poco modificabili,rappresentando, quindi, gli elementi cruciali determinanti le attitudini di unterritorio ad una specifica coltura e la "distintività" delle sue produzioni, intermini composizionali, organolettici e nutraceutici.Notoriamente, clima e suolo sono i principali fattori che caratterizzanol'ambiente fisico (Leone et al., 2011). Pertanto, la conoscenza delle loroproprietà e della loro variabilità nello spazio (cartografia) e nel tempo(monitoraggio) rappresenta una condizione essenziale per la correttagestione di un sistema agricolo.La variabilità macroclimatica (o regionale), a piccola scala, determinal'attitudine generale di un'ampia area (es. l'intero territorio del BassoVolturno) ad una specifica produzione agricola (es. quella frutticola). Invece,la variabilità mesoclimatica (ovvero di un particolare sito agricolo, come adesempio un frutteto) e microclimatica (ovvero di uno spazio ristretto, come adesempio un filare), a grande scala, influenzano la specificità e peculiaritàcomposizionale di una produzione.Le variabilità micro e mesoclimatica sono fortemente influenzate dallecaratteristiche morfologiche del territorio. Queste ultime, insieme allageologia, determinano anche la natura e le proprietà dei suoli, e quindi leloro potenzialità produttive e/o limitazioni rispetto ad usi agricoli generici ospecifici. Per tale ragione, l'identificazione e la cartografia di ambititerritoriali omogenei (Unità di Paesaggio), dal punto di vista morfologico egeologico - e di conseguenza pedologico e micro/mesoclimatico -rappresentano il primo passo concreto verso la caratterizzazione fisicoambientaledi un territorio, e la valutazione della sua influenza sulla qualitàe la specificità delle produzioni agricole. A tal fine, nell'ambito del progettoDERFRAM - PSR 124 Regione Campania, finalizzato allo sviluppo diderivati della frutta ad elevato grado di sicurezza d'uso, è stata realizzataun'analisi del paesaggio, in scala 1:25.000, del territorio del Basso Volturno,dove la frutticultura (33.425 ha) gioca un ruolo rilevante, sia dal punto divista produttivo, che paesaggistico.
2014
Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo - ISAFOM
978-88-909991-0-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/266376
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