The anthropogenic sinkholes in the urban area of Rome are closely linked to the network of underground cavities produced by human activities (water networks, caves, catacombs, etc.) in more than two thousand years of history. The collapse of such underground cavities and the subsequent fall down of the shallower layers of the soil may originate at surface pits up to metric dimensions. Furthermore, the formation of these pits can cause underground water leaks and failure of the hydraulic network producing the washing away of loose soil cover. The combination of both factors (e.g., cavity losses and the hydraulic network) increases this process. Over the past fifteen years the increased frequency of intense rainfall events, favors sinkhole formation; this leads to a greater risk to the population and infrastructure with damage to roads and underground utilities. Furthermore, the anthropogenic sinkholes may constitute a serious problem for the city of Rome, especially for the damages to the archaeological heritage and their preservation. In this scenario a risk assessment induced by anthropogenic sinkhole is really difficult. However, a susceptibility of the territory to sinkholes can be more easily determined as the probability that an event may occur in a given space, with unique geological-morphological characteristics, and in an infinite time. A map of sinkhole susceptibility of the Rome territory up to the ring road has been constructed by using Geographically Weighted Regression technique and geostatistics. The spatial regression model includes the analysis of more than 2600 anthropogenic sinkholes (recorded from 1875 to 2014), as well as geological, morphological, hydrological and predisposing anthropogenic characteristics (e.g., presence of cavities in the ground, the distribution network of underground etc.) of the study area. The susceptibility map was then compared with the data of ground subsidence (InSAR) to obtain a predictive model.

I sinkholes antropogenici nel territorio urbano di Roma sono strettamente connessi alla rete di cavità sotterranee prodotta dalle attività umane (reti idrauliche, cave, catacombe, etc.) in più di duemila anni di storia della città. La presenza di tali cavità sotterranee produce il collasso degli strati più superficiali del terreno con l'effetto in superficie della formazione di voragini di dimensioni metriche. Ulteriore causa della formazione di voragini è connessa a perdite d'acqua in sotterraneo e alla disfunzione in genere della rete idraulica dei sottoservizi, che produce il dilavamento dei terreni sciolti di copertura. La concomitanza di entrambi i fattori (cavità e perdite dalla rete idraulica) intensifica il fenomeno. Negli ultimi quindici anni si è registrato un incremento di tali fenomeni di sprofondamento, soprattutto con la maggiore frequenza di eventi piovosi brevi e di forte intensità ("bombe d'acqua"), ciò determina un maggiore rischio per la popolazione e per le infrastrutture con danni alle strade e ai sottoservizi stessi. I sinkholes antropogenici costituiscono per la città di Roma, inoltre, un serio problema per gli eventuali danni al patrimonio archeologico e per la preservazione dello stesso. Nello scenario romano la valutazione del rischio indotto dal verificarsi di un sinkhole antropogenico è davvero difficoltoso, ma più facilmente può essere determinata la suscettibilità ai sinkholes, calcolata come la probabilità che un evento di sprofondamento si verifichi in un determinato spazio, con caratteristiche geologiche-morfologiche note al contorno, in un tempo infinito. E' stata, pertanto, realizzata una mappa di suscettibilità ai sinkholes del territorio di Roma, aggiornata al 2014 utilizzando la regressione geografica pesata e le tecniche geostatistiche. La mappa è stata ottenuta analizzando più di 2600 sinkholes antropogenici (dal 1875 al 2014), unitamente a dati geologici, morfologici, idrogeologici, elementi antropici, quali la presenza di cavità nel sottosuolo, la distribuzione della rete dei sottoservizi etc. Il modello di suscettibilità ottenuto è stato di seguito confrontato con i dati di abbassamento del suolo (InSar) al fine di ottenere un modello previsionale.

Analisi della suscettibilità ai sinkholes antropogenici nel centro urbano di Roma

Ciotoli G;
2014

Abstract

The anthropogenic sinkholes in the urban area of Rome are closely linked to the network of underground cavities produced by human activities (water networks, caves, catacombs, etc.) in more than two thousand years of history. The collapse of such underground cavities and the subsequent fall down of the shallower layers of the soil may originate at surface pits up to metric dimensions. Furthermore, the formation of these pits can cause underground water leaks and failure of the hydraulic network producing the washing away of loose soil cover. The combination of both factors (e.g., cavity losses and the hydraulic network) increases this process. Over the past fifteen years the increased frequency of intense rainfall events, favors sinkhole formation; this leads to a greater risk to the population and infrastructure with damage to roads and underground utilities. Furthermore, the anthropogenic sinkholes may constitute a serious problem for the city of Rome, especially for the damages to the archaeological heritage and their preservation. In this scenario a risk assessment induced by anthropogenic sinkhole is really difficult. However, a susceptibility of the territory to sinkholes can be more easily determined as the probability that an event may occur in a given space, with unique geological-morphological characteristics, and in an infinite time. A map of sinkhole susceptibility of the Rome territory up to the ring road has been constructed by using Geographically Weighted Regression technique and geostatistics. The spatial regression model includes the analysis of more than 2600 anthropogenic sinkholes (recorded from 1875 to 2014), as well as geological, morphological, hydrological and predisposing anthropogenic characteristics (e.g., presence of cavities in the ground, the distribution network of underground etc.) of the study area. The susceptibility map was then compared with the data of ground subsidence (InSAR) to obtain a predictive model.
2014
Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria - IGAG
I sinkholes antropogenici nel territorio urbano di Roma sono strettamente connessi alla rete di cavità sotterranee prodotta dalle attività umane (reti idrauliche, cave, catacombe, etc.) in più di duemila anni di storia della città. La presenza di tali cavità sotterranee produce il collasso degli strati più superficiali del terreno con l'effetto in superficie della formazione di voragini di dimensioni metriche. Ulteriore causa della formazione di voragini è connessa a perdite d'acqua in sotterraneo e alla disfunzione in genere della rete idraulica dei sottoservizi, che produce il dilavamento dei terreni sciolti di copertura. La concomitanza di entrambi i fattori (cavità e perdite dalla rete idraulica) intensifica il fenomeno. Negli ultimi quindici anni si è registrato un incremento di tali fenomeni di sprofondamento, soprattutto con la maggiore frequenza di eventi piovosi brevi e di forte intensità ("bombe d'acqua"), ciò determina un maggiore rischio per la popolazione e per le infrastrutture con danni alle strade e ai sottoservizi stessi. I sinkholes antropogenici costituiscono per la città di Roma, inoltre, un serio problema per gli eventuali danni al patrimonio archeologico e per la preservazione dello stesso. Nello scenario romano la valutazione del rischio indotto dal verificarsi di un sinkhole antropogenico è davvero difficoltoso, ma più facilmente può essere determinata la suscettibilità ai sinkholes, calcolata come la probabilità che un evento di sprofondamento si verifichi in un determinato spazio, con caratteristiche geologiche-morfologiche note al contorno, in un tempo infinito. E' stata, pertanto, realizzata una mappa di suscettibilità ai sinkholes del territorio di Roma, aggiornata al 2014 utilizzando la regressione geografica pesata e le tecniche geostatistiche. La mappa è stata ottenuta analizzando più di 2600 sinkholes antropogenici (dal 1875 al 2014), unitamente a dati geologici, morfologici, idrogeologici, elementi antropici, quali la presenza di cavità nel sottosuolo, la distribuzione della rete dei sottoservizi etc. Il modello di suscettibilità ottenuto è stato di seguito confrontato con i dati di abbassamento del suolo (InSar) al fine di ottenere un modello previsionale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/268234
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