Funghi appartenenti a diverse specie del genere Trichoderma sono stati fino ad ora utilizzati per il controllo di funghi fitopatogeni e il loro impiego ha confermato l'assenza di effetti negativi per la salute umana e l'ambiente. Nostri precedenti studi hanno messo in evidenza per alcune specie del genere Trichoderma una potenziale attività di controllo degli afidi. Tali insetti rappresentano uno dei più importanti gruppi di fitomizi di molte coltivazioni di notevole interesse economico. Il danno provocato alla pianta ospite non è dovuto solo alla sottrazione di elementi nutritivi e ormonali attraverso la suzione della linfa, ma anche e soprattutto, alla capacità di trasmettere virus. Test di preferenza alimentare da noi condotti, hanno evidenziato una significativa attività fagodeterrente di colture dell'isolato di T. citrinoviride ITEM 4484 nei confronti di diverse specie di afidi tra cui il polifago Myzus persicae (Sulzer) e Rhopalosiphum padi un diffuso parassita dei cereali. Ulteriori indagini condotte mediante metodi spettroscopici (essenzialmente NMR e tecniche MS) e volte ad identificare i composti fungini con attività fagodeterrente prodotti dall'isolato di T. citrinoviride hanno permesso di isolare e caratterizzare quattro distinti gruppi di metaboliti tra di loro strutturalmente correlati. I primi due metaboliti, denominati citrantifidiene e citrantifidiol, sono rispettivamente un esa-1,3-dienil estere dell'acido acetico simmetrico ed un cicloesadien-1,3-diolo tetrasostituito. Altri due composti individuati appartengono alla famiglia dei bisorbicillinoidi, e sono il bislongiquinolide e il diidrotricodimerolo. Il quarto gruppo, il quale mostra una spiccata attività fagodeterrente, è composto da diversi alcoli primari a catena lunga: esadecanolo, octadecanolo, cis-9-octadecanolo e trans-9-octadecanolo. Questi composti non hanno centri chirali e oltre ad essere reperibili in natura possono essere facilmente sintetizzati con una buona resa. Per questi alcoli a catena lunga e per altri ad essi chimicamente correlati è stata depositata una domanda di brevetto nazionale (MI2011A000831), con successiva estensione a livello internazionale (PTC IB2012/052383) per la loro attività fagodeterrente che potrà essere utilizzata per il controllo biotecnico degli afidi.
Metaboliti di Trichoderma citrinoviride per il controllo biotecnico degli afidi
2014
Abstract
Funghi appartenenti a diverse specie del genere Trichoderma sono stati fino ad ora utilizzati per il controllo di funghi fitopatogeni e il loro impiego ha confermato l'assenza di effetti negativi per la salute umana e l'ambiente. Nostri precedenti studi hanno messo in evidenza per alcune specie del genere Trichoderma una potenziale attività di controllo degli afidi. Tali insetti rappresentano uno dei più importanti gruppi di fitomizi di molte coltivazioni di notevole interesse economico. Il danno provocato alla pianta ospite non è dovuto solo alla sottrazione di elementi nutritivi e ormonali attraverso la suzione della linfa, ma anche e soprattutto, alla capacità di trasmettere virus. Test di preferenza alimentare da noi condotti, hanno evidenziato una significativa attività fagodeterrente di colture dell'isolato di T. citrinoviride ITEM 4484 nei confronti di diverse specie di afidi tra cui il polifago Myzus persicae (Sulzer) e Rhopalosiphum padi un diffuso parassita dei cereali. Ulteriori indagini condotte mediante metodi spettroscopici (essenzialmente NMR e tecniche MS) e volte ad identificare i composti fungini con attività fagodeterrente prodotti dall'isolato di T. citrinoviride hanno permesso di isolare e caratterizzare quattro distinti gruppi di metaboliti tra di loro strutturalmente correlati. I primi due metaboliti, denominati citrantifidiene e citrantifidiol, sono rispettivamente un esa-1,3-dienil estere dell'acido acetico simmetrico ed un cicloesadien-1,3-diolo tetrasostituito. Altri due composti individuati appartengono alla famiglia dei bisorbicillinoidi, e sono il bislongiquinolide e il diidrotricodimerolo. Il quarto gruppo, il quale mostra una spiccata attività fagodeterrente, è composto da diversi alcoli primari a catena lunga: esadecanolo, octadecanolo, cis-9-octadecanolo e trans-9-octadecanolo. Questi composti non hanno centri chirali e oltre ad essere reperibili in natura possono essere facilmente sintetizzati con una buona resa. Per questi alcoli a catena lunga e per altri ad essi chimicamente correlati è stata depositata una domanda di brevetto nazionale (MI2011A000831), con successiva estensione a livello internazionale (PTC IB2012/052383) per la loro attività fagodeterrente che potrà essere utilizzata per il controllo biotecnico degli afidi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.