L'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del CNR ha avviato nel 2013 nuove indagini archeologiche presso la villa romana di Cottanello (Rieti), in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e la Sapienza -Università di Roma e con il supporto del Comune di Cottanello.Nella campagna del 2013 è stato approfondito lo scavo dell'ambiente 25, appartenente al settore termale, dove è stato possibile documentare una stratigrafia costituita da un notevole accumulo di materiali pertinenti alla distruzione di un impianto a ipocausto. In questa sede si presentano i risultati preliminari dell'attività di studio sui materiali archeologici provenienti soprattutto dall'ambiente 25, ma anche da altre zone della villa dove furono rinvenuti nel corso dei vecchi e dei nuovi scavi. Per rendere più efficace la gestione dei dati è stato realizzato un database per le diverse categorie di materiali, e sono in corso indagini di laboratorio per lo studio della composizione dei frammenti di dolia e d'intonaci in collaborazione con l'Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni Culturali (ITABC) , l'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC) e l'Istituto della Struttura della Materia (ISM) del CNR. Lo studio degli intonaci riveste particolare importanza nell'ambito della ricerca, sia per la quantità di materiale venuto alla luce, sia perché questa classe di materiale non è mai stata analizzata non solo nella villa di Cottanello, ma anche in altri contesti della Sabina Tiberina.
La villa di Cottanello (Rieti): nuove indagini e ricerche sui materiali. Intonaci
F Colosi;
2014
Abstract
L'Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico (ISMA) del CNR ha avviato nel 2013 nuove indagini archeologiche presso la villa romana di Cottanello (Rieti), in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e la Sapienza -Università di Roma e con il supporto del Comune di Cottanello.Nella campagna del 2013 è stato approfondito lo scavo dell'ambiente 25, appartenente al settore termale, dove è stato possibile documentare una stratigrafia costituita da un notevole accumulo di materiali pertinenti alla distruzione di un impianto a ipocausto. In questa sede si presentano i risultati preliminari dell'attività di studio sui materiali archeologici provenienti soprattutto dall'ambiente 25, ma anche da altre zone della villa dove furono rinvenuti nel corso dei vecchi e dei nuovi scavi. Per rendere più efficace la gestione dei dati è stato realizzato un database per le diverse categorie di materiali, e sono in corso indagini di laboratorio per lo studio della composizione dei frammenti di dolia e d'intonaci in collaborazione con l'Istituto per le Tecnologie applicate ai Beni Culturali (ITABC) , l'Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC) e l'Istituto della Struttura della Materia (ISM) del CNR. Lo studio degli intonaci riveste particolare importanza nell'ambito della ricerca, sia per la quantità di materiale venuto alla luce, sia perché questa classe di materiale non è mai stata analizzata non solo nella villa di Cottanello, ma anche in altri contesti della Sabina Tiberina.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.