Con la independencia de la América Latina se planteó el problema de la formación de las élites gobernantes de los nuevos Estados surgidos con motivo del disolución de los Imperios hispánico y Lusitano. Durante la época colonial, la formación de la clase dirigente se llevaba a cabo en las universidades peninsulares, pero para los cargos de segundo nivel la Corona española había ya fundado, ella misma o autorizado, la fundación de las denominadas 'universidades indianas' a pocas décadas del descubrimiento de América (a diferencia de lo que hiciera la Corona portuguesa, la cual, durante todo el periodo colonial no fundó ninguna universidad en sus posesiones de ultramar). Al final de la época colonial el gobierno era ejercido conjuntamente por la aristocracia metropolitana y por los criollos; la primera, legitimada directamente por encargo real, los sengundos, en base a su poder económico representado por la unidad económica fundamental de la Colonia, o sea la hacienda/estancia/fazenda. Las primeras décadas de vida independiente de los nuevos Estados latinoamericanos se caracterizan por la lucha entre estos dos grupos, es decir entre los representantes de la aristocracia rural (los hacendados/estancieros/fazendeiros criollos), identificada luego con el partido de los 'conservadores' y que se servió de los caudillos para mantener el poder político, y la de la burguesía comercial urbana, políticamente identificada con el 'partido liberal' y que para afirmarse en la escena política y legitimar el propio poder político se sirvió de los abogados. En este contexto, la universidad latinoamericana, que en un primer momento luego de la independencia de Amé- rica Latina había sido descuidada por considerársela un resabio de la época colonial, fue revalorizada mediante la asignación de la tarea de formar la clase dirigente latinoamericana, representada por los abogados/bacharéis (formados principalmente con base en el derecho romano y en el Código civil). Nació así una nueva tipología universitaria que Hanns-Albert Steger, en su investigación sobre el papel de las universidades en el desarrollo social de América Latina, ha llamado la Universität der 'Abogados'. Sin embargo, la denominada 'Universidad de Abogados' se puso unilateralmente de parte de la cultura liberal, renunciando -en principio- a contribuir al desarrollo general del país (comprensivo también de la realidad rural y de la autóctona) y actuando solo en beneficio de la cultura urbana marcadamente 'extranjerizante'. Todo esto conducirá, desde el punto de vista culturalsociológico, a una progresiva 'deculturación' de la América Latina, lo que abrirá las puertas a los movimientos revolucionarios de inicios del siglo XX que pondrán fin a este sistema de dominación tradicional (poniendo también en discusión el sistema universitario y, con ello, la misma sociedad), entre los cuales pueden citarse la Revolución mexicana de 1910 y, de manera particular, el Movimiento de la Reforma Universitaria puesto en marcha en 1918 en Córdoba (Argentina). Pero poco antes de su ocaso, la denominada 'Universidad de Abogados', contribuirá a la formación de la 'identidad latinoamericana' mediante la individualización de un Subsistema jurídico latinoamericano como desarrollo interno propio del Sistema jurídico romanístico, tratando así de superar el 'eurocentrismo' que caractarizó en los primeros tiempos el trabajo de sistematización y clasificación de los grupos de legislaciones.

Con l'indipendenza dell'America Latina, si è posto il problema della formazione delle élites governanti dei nuovi Stati sorti dal disfacimento dell'Impero ispanico e di quello lusitano. Durante l'epoca coloniale, la formazione della classe dirigente si realizzava nelle università della penisola iberica, ma per le cariche di secondo livello la Corona spagnola aveva già fondato essa stessa o autorizzato la fondazione delle cd. 'università indiane' a pochi decenni dalla scoperta dell'America (a differenza di quanto fece la Corona portoghese, la quale, durante tutto il periodo coloniale non fondò alcuna università nei suoi possedimenti ultramarini). Alla fine dell'epoca coloniale il governo era esercitato congiuntamente dall'aristocrazia metropolitana e dai creoli: la prima, legittimata direttamente per incarico reale; i secondi, in base al loro potere economico rappresentato dall'unità economica fondamentale della Colonia, cioè la hacienda/estancia/fazenda. I primi decenni di vita indipendente dei nuovi Stati latinoamericani sono caratterizzati dalla lotta fra questi due ordini, cioè tra quello rappresentato dall'aristocrazia rurale (gli hacendados/ estancieros/fazendeiros creoli), identificata poi con il partito dei 'conservatori' e che si avvalse dei caudillos per mantenere il potere politico, e quello della borghesia commerciale urbana, politicamente identificata con il partito 'liberale' e che per affermarsi sulla scena politica e legittimare il proprio potere politico, si avvalse dell'aiuto degli avvocati. In questo contesto, l'università latinoamericana, che in un primo momento dopo l'indipendenza dell'America Latina era stata trascurata in quanto considerata un relitto dell'epoca coloniale, venne rivalutata con l'assegnazione del compito di formare la classe dirigente latinoamericana, rappresentata dagli abogados/bacharéis (formati principalmente sulla base del diritto romano e del Codice civile). Nacque così una nuova tipologia universitaria, che Hanns-Albert Steger, nella sua indagine sul ruolo delle università nello sviluppo sociale della America Latina, ha chiamato la Universität der 'Abogados'. Tuttavia, la cd. 'Università degli Avvocati' si mise unilateralmente dalla parte della cultura liberale, rinunciando - in principio - a contribuire allo sviluppo complessivo del Paese (comprensivo anche della realtà rurale e di quella autoctona) e operando solo a beneficio della civiltà urbana di matrice 'stranierizzante'. Tutto ciò porterà, dal punto di vista culturale-sociologico, a una progressiva 'de-culturazione' dell'America Latina, il che spalancherà le porte ai movimenti rivoluzionari dell'inizio del XX secolo, che porranno fine a questo sistema di dominazione tradizionale (mettendo anche in discussione il sistema universitario e, con esso, la società stessa), tra cui possono citarsi la Rivoluzione messicana del 1910 e, in modo particolare, il Movimento della Riforma Universitaria messo in moto nel 1918 a Córdoba (Argentina). Ma poco prima del suo tramonto la cd. 'Università degli Avvocati' contribuirà alla formazione della 'identità latinoamericana' attraverso l'individuazione di un Sottosistema giuridico latinoamericano come sviluppo interno proprio del Sistema giuridico romanistico, cercando così di superare l''eurocentrismo' che caratterizzò nei primi tempi il lavoro di sistematizzazione e classificazione dei gruppi di legislazioni.

La 'Università degli Avvocati' e l'individuazione di un sottosistema giuridico latinoamericano

ESBORRAZ;David Fabio
2014

Abstract

Con l'indipendenza dell'America Latina, si è posto il problema della formazione delle élites governanti dei nuovi Stati sorti dal disfacimento dell'Impero ispanico e di quello lusitano. Durante l'epoca coloniale, la formazione della classe dirigente si realizzava nelle università della penisola iberica, ma per le cariche di secondo livello la Corona spagnola aveva già fondato essa stessa o autorizzato la fondazione delle cd. 'università indiane' a pochi decenni dalla scoperta dell'America (a differenza di quanto fece la Corona portoghese, la quale, durante tutto il periodo coloniale non fondò alcuna università nei suoi possedimenti ultramarini). Alla fine dell'epoca coloniale il governo era esercitato congiuntamente dall'aristocrazia metropolitana e dai creoli: la prima, legittimata direttamente per incarico reale; i secondi, in base al loro potere economico rappresentato dall'unità economica fondamentale della Colonia, cioè la hacienda/estancia/fazenda. I primi decenni di vita indipendente dei nuovi Stati latinoamericani sono caratterizzati dalla lotta fra questi due ordini, cioè tra quello rappresentato dall'aristocrazia rurale (gli hacendados/ estancieros/fazendeiros creoli), identificata poi con il partito dei 'conservatori' e che si avvalse dei caudillos per mantenere il potere politico, e quello della borghesia commerciale urbana, politicamente identificata con il partito 'liberale' e che per affermarsi sulla scena politica e legittimare il proprio potere politico, si avvalse dell'aiuto degli avvocati. In questo contesto, l'università latinoamericana, che in un primo momento dopo l'indipendenza dell'America Latina era stata trascurata in quanto considerata un relitto dell'epoca coloniale, venne rivalutata con l'assegnazione del compito di formare la classe dirigente latinoamericana, rappresentata dagli abogados/bacharéis (formati principalmente sulla base del diritto romano e del Codice civile). Nacque così una nuova tipologia universitaria, che Hanns-Albert Steger, nella sua indagine sul ruolo delle università nello sviluppo sociale della America Latina, ha chiamato la Universität der 'Abogados'. Tuttavia, la cd. 'Università degli Avvocati' si mise unilateralmente dalla parte della cultura liberale, rinunciando - in principio - a contribuire allo sviluppo complessivo del Paese (comprensivo anche della realtà rurale e di quella autoctona) e operando solo a beneficio della civiltà urbana di matrice 'stranierizzante'. Tutto ciò porterà, dal punto di vista culturale-sociologico, a una progressiva 'de-culturazione' dell'America Latina, il che spalancherà le porte ai movimenti rivoluzionari dell'inizio del XX secolo, che porranno fine a questo sistema di dominazione tradizionale (mettendo anche in discussione il sistema universitario e, con esso, la società stessa), tra cui possono citarsi la Rivoluzione messicana del 1910 e, in modo particolare, il Movimento della Riforma Universitaria messo in moto nel 1918 a Córdoba (Argentina). Ma poco prima del suo tramonto la cd. 'Università degli Avvocati' contribuirà alla formazione della 'identità latinoamericana' attraverso l'individuazione di un Sottosistema giuridico latinoamericano come sviluppo interno proprio del Sistema giuridico romanistico, cercando così di superare l''eurocentrismo' che caratterizzò nei primi tempi il lavoro di sistematizzazione e classificazione dei gruppi di legislazioni.
2014
Istituto di Studi Giuridici Internazionali - ISGI
Con la independencia de la América Latina se planteó el problema de la formación de las élites gobernantes de los nuevos Estados surgidos con motivo del disolución de los Imperios hispánico y Lusitano. Durante la época colonial, la formación de la clase dirigente se llevaba a cabo en las universidades peninsulares, pero para los cargos de segundo nivel la Corona española había ya fundado, ella misma o autorizado, la fundación de las denominadas 'universidades indianas' a pocas décadas del descubrimiento de América (a diferencia de lo que hiciera la Corona portuguesa, la cual, durante todo el periodo colonial no fundó ninguna universidad en sus posesiones de ultramar). Al final de la época colonial el gobierno era ejercido conjuntamente por la aristocracia metropolitana y por los criollos; la primera, legitimada directamente por encargo real, los sengundos, en base a su poder económico representado por la unidad económica fundamental de la Colonia, o sea la hacienda/estancia/fazenda. Las primeras décadas de vida independiente de los nuevos Estados latinoamericanos se caracterizan por la lucha entre estos dos grupos, es decir entre los representantes de la aristocracia rural (los hacendados/estancieros/fazendeiros criollos), identificada luego con el partido de los 'conservadores' y que se servió de los caudillos para mantener el poder político, y la de la burguesía comercial urbana, políticamente identificada con el 'partido liberal' y que para afirmarse en la escena política y legitimar el propio poder político se sirvió de los abogados. En este contexto, la universidad latinoamericana, que en un primer momento luego de la independencia de Amé- rica Latina había sido descuidada por considerársela un resabio de la época colonial, fue revalorizada mediante la asignación de la tarea de formar la clase dirigente latinoamericana, representada por los abogados/bacharéis (formados principalmente con base en el derecho romano y en el Código civil). Nació así una nueva tipología universitaria que Hanns-Albert Steger, en su investigación sobre el papel de las universidades en el desarrollo social de América Latina, ha llamado la Universität der 'Abogados'. Sin embargo, la denominada 'Universidad de Abogados' se puso unilateralmente de parte de la cultura liberal, renunciando -en principio- a contribuir al desarrollo general del país (comprensivo también de la realidad rural y de la autóctona) y actuando solo en beneficio de la cultura urbana marcadamente 'extranjerizante'. Todo esto conducirá, desde el punto de vista culturalsociológico, a una progresiva 'deculturación' de la América Latina, lo que abrirá las puertas a los movimientos revolucionarios de inicios del siglo XX que pondrán fin a este sistema de dominación tradicional (poniendo también en discusión el sistema universitario y, con ello, la misma sociedad), entre los cuales pueden citarse la Revolución mexicana de 1910 y, de manera particular, el Movimiento de la Reforma Universitaria puesto en marcha en 1918 en Córdoba (Argentina). Pero poco antes de su ocaso, la denominada 'Universidad de Abogados', contribuirá a la formación de la 'identidad latinoamericana' mediante la individualización de un Subsistema jurídico latinoamericano como desarrollo interno propio del Sistema jurídico romanístico, tratando así de superar el 'eurocentrismo' que caractarizó en los primeros tiempos el trabajo de sistematización y clasificación de los grupos de legislaciones.
Università latinoamericana
'Università degli Avvocati'
partito dei 'conservatori' e dei 'liberali'
Movimento della Riforma Universitaria
Sottosistema giuridico latinoamericano
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/275859
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