La necessità impellente di proteggere le risorse naturali e ambientali ha generato la consapevolezza della comunità scientifica e di molti amministratori, del fatto che solo un adeguato livello di conoscenza scientificamente organizzata permette una pianificazione e una gestione oculata del sistema territorio e delle sue risorse normando ed indirizzando, il processo di sviluppo in atto (Civita e De Maio, 1997). Nel campo della ricerca, i sistemi informativi geografici (Geographic Information System, GIS) ed il telerilevamento offrono varie opportunità di analisi, fornendo un sostanziale supporto alle decisioni riguardanti problemi di carattere ambientale. La tecnologia GIS consente di elaborare dei modelli cartografici sulla diffusione di un dato fenomeno, identificare le variabili territoriali che lo influenzano ed il loro grado di correlazione con il fenomeno stesso e, infine, simulare i cambiamenti nel tempo attraverso la modifica di alcune di queste variabili. In altre parole un GIS è utile per rappresentare la distribuzione spaziale di un determinato fenomeno, per analizzarlo e prevederne gli eventuali mutamenti. L'utilizzo di tecniche di monitoraggio ambientale in ambito agricolo è stato recentemente sviluppato e ampliato grazie alla disponibilità di sofisticati sistemi di indagine e di dati georeferenziati. In Italia, e in particolare modo nel Mezzogiorno, l'agricoltura è favorita dall'abbondanza delle acque, dalla fertilità del terreno e dal clima. Tali condizioni hanno permesso un rendimento eccezionale delle produzioni tali che, per la loro quantità e qualità dei prodotti, la Campania si pone tra le regioni italiane dove l'attività agricola è maggiormente fiorente. Ma il cambiamento climatico (desertificazione, perdita di biodiversità, invasione di specie aliene) e l'attività antropica (inquinamento, disboscamento, cementificazione) rappresentano due fattori che intaccano progressivamente le risorse agricole, creando squilibri produttivi e crescenti disagi socio-economici. Il presente lavoro dimostra come l'uso di innovativi strumenti di osservazione possono essere di ausilio per il monitoraggio del territorio ai fini della tutela delle produzioni agricole, compresa la salvaguardia della tipicità dei suoi prodotti, e di supporto ai processi decisionali di conservazione del suolo e di gestione del paesaggio; in particolare sono stati riportati due casi di studio: evoluzione della diffusione di specie esotiche negli ambienti naturali a danno del patrimonio castanicolo e il monitoraggio dell'inquinamento da metalli pesanti dei suoli agrari.
Tecniche innovative per il monitoraggio ambientale a tutela delle produzioni agricole e forestali
Calandrelli Marina Maura;Calandrelli Roberto
2014
Abstract
La necessità impellente di proteggere le risorse naturali e ambientali ha generato la consapevolezza della comunità scientifica e di molti amministratori, del fatto che solo un adeguato livello di conoscenza scientificamente organizzata permette una pianificazione e una gestione oculata del sistema territorio e delle sue risorse normando ed indirizzando, il processo di sviluppo in atto (Civita e De Maio, 1997). Nel campo della ricerca, i sistemi informativi geografici (Geographic Information System, GIS) ed il telerilevamento offrono varie opportunità di analisi, fornendo un sostanziale supporto alle decisioni riguardanti problemi di carattere ambientale. La tecnologia GIS consente di elaborare dei modelli cartografici sulla diffusione di un dato fenomeno, identificare le variabili territoriali che lo influenzano ed il loro grado di correlazione con il fenomeno stesso e, infine, simulare i cambiamenti nel tempo attraverso la modifica di alcune di queste variabili. In altre parole un GIS è utile per rappresentare la distribuzione spaziale di un determinato fenomeno, per analizzarlo e prevederne gli eventuali mutamenti. L'utilizzo di tecniche di monitoraggio ambientale in ambito agricolo è stato recentemente sviluppato e ampliato grazie alla disponibilità di sofisticati sistemi di indagine e di dati georeferenziati. In Italia, e in particolare modo nel Mezzogiorno, l'agricoltura è favorita dall'abbondanza delle acque, dalla fertilità del terreno e dal clima. Tali condizioni hanno permesso un rendimento eccezionale delle produzioni tali che, per la loro quantità e qualità dei prodotti, la Campania si pone tra le regioni italiane dove l'attività agricola è maggiormente fiorente. Ma il cambiamento climatico (desertificazione, perdita di biodiversità, invasione di specie aliene) e l'attività antropica (inquinamento, disboscamento, cementificazione) rappresentano due fattori che intaccano progressivamente le risorse agricole, creando squilibri produttivi e crescenti disagi socio-economici. Il presente lavoro dimostra come l'uso di innovativi strumenti di osservazione possono essere di ausilio per il monitoraggio del territorio ai fini della tutela delle produzioni agricole, compresa la salvaguardia della tipicità dei suoi prodotti, e di supporto ai processi decisionali di conservazione del suolo e di gestione del paesaggio; in particolare sono stati riportati due casi di studio: evoluzione della diffusione di specie esotiche negli ambienti naturali a danno del patrimonio castanicolo e il monitoraggio dell'inquinamento da metalli pesanti dei suoli agrari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


