La COPD (Chronic obstructive pulmonary disease) è uno stato patologico progressivo. Lo step 1 della malattia prevede l'attivazione della risposta immunitaria innata verso componenti rilasciati dal tessuto a seguito dell'esposizione a particelle e gas nocivi. L'epitelio respiratorio partecipa attivamente alla risposta immunitaria innata grazie ai TLRs (Toll like receptors), che riconoscono molecole microbiche e ligandi, il TLR4 ha un ruolo centrale nel mantenere l'integrità costitutiva del tessuto polmonare e nel modulare la produzione di prodotti ossidanti. Il fumo di sigaretta è in grado di alterare sia l'espressione che l'attivazione del TLR4, favorendo il rilascio di IL-8 e l'accumulo di neutrofili nelle vie aeree dei fumatori (1). Una ridotta espressione di HBD2 nelle vie aeree centrali dei fumatori COPD può promuovere la colonizzazione batterica a livello delle vie aeree distali (2). Nelle riacutizzazioni della malattia si ha una ridotta espressione di molecole regolatorie con aumento dell'espressione del TLR4 (3). Nessuna delle classi di farmaci attualmente utilizzati nella COPD è in grado di modificare la progressiva diminuizione della funzionalità respiratoria che caratterizza questa patologia. Il Cilomilast, inibitore selettivo della fosfodiesterasi-4, è in grado di modulare la risposta infiammatoria dell'epitelio bronchiale al fumo di sigaretta e all'endotossina batterica (4). Questo farmaco potrebbe essere considerato una valida opzione terapeutica nel controllare i processi infiammatori nei soggetti fumatori. In presenza di stress ossidativo i corticosteroidi, mostrano una scarsa efficacia, a causa di una downregulation dell'istone deacetilasi. La Carbocisteina, farmaco antiossidante e mucolitico è più efficace del fluticasone propionate nel modulare alcuni effetti mediati dal fumo di sigaretta, determinando una riduzione della produzione di ROS, incremento di GSH e altri fattori coinvolti nello stress ossidativo (5), il suo utilizzo potrebbe essere particolarmente indicato nei casi di corticoresistenza. Il fluticasone coniugato con carrier lipidici nanoparticellari risulta più efficace rispetto il farmaco libero nel ridurre alcuni degli effetti che il fumo di sigaretta determina sulle cellule epiteliali bronchiali. La possibilità di coniugare i corticosteroidi con sistemi nanoparticellari potrebbe essere considerata un'ottima strategia futura, per migliorare gli effetti mediati dai corticosteroidi in modelli cellulari associati a resistenza ai corticosteroidi.
Immunità innata e COPD nuovi approcci farmacologici
FERRARO M;GJOMARKAJ M;DI VINCENZO S;PACE E
2013
Abstract
La COPD (Chronic obstructive pulmonary disease) è uno stato patologico progressivo. Lo step 1 della malattia prevede l'attivazione della risposta immunitaria innata verso componenti rilasciati dal tessuto a seguito dell'esposizione a particelle e gas nocivi. L'epitelio respiratorio partecipa attivamente alla risposta immunitaria innata grazie ai TLRs (Toll like receptors), che riconoscono molecole microbiche e ligandi, il TLR4 ha un ruolo centrale nel mantenere l'integrità costitutiva del tessuto polmonare e nel modulare la produzione di prodotti ossidanti. Il fumo di sigaretta è in grado di alterare sia l'espressione che l'attivazione del TLR4, favorendo il rilascio di IL-8 e l'accumulo di neutrofili nelle vie aeree dei fumatori (1). Una ridotta espressione di HBD2 nelle vie aeree centrali dei fumatori COPD può promuovere la colonizzazione batterica a livello delle vie aeree distali (2). Nelle riacutizzazioni della malattia si ha una ridotta espressione di molecole regolatorie con aumento dell'espressione del TLR4 (3). Nessuna delle classi di farmaci attualmente utilizzati nella COPD è in grado di modificare la progressiva diminuizione della funzionalità respiratoria che caratterizza questa patologia. Il Cilomilast, inibitore selettivo della fosfodiesterasi-4, è in grado di modulare la risposta infiammatoria dell'epitelio bronchiale al fumo di sigaretta e all'endotossina batterica (4). Questo farmaco potrebbe essere considerato una valida opzione terapeutica nel controllare i processi infiammatori nei soggetti fumatori. In presenza di stress ossidativo i corticosteroidi, mostrano una scarsa efficacia, a causa di una downregulation dell'istone deacetilasi. La Carbocisteina, farmaco antiossidante e mucolitico è più efficace del fluticasone propionate nel modulare alcuni effetti mediati dal fumo di sigaretta, determinando una riduzione della produzione di ROS, incremento di GSH e altri fattori coinvolti nello stress ossidativo (5), il suo utilizzo potrebbe essere particolarmente indicato nei casi di corticoresistenza. Il fluticasone coniugato con carrier lipidici nanoparticellari risulta più efficace rispetto il farmaco libero nel ridurre alcuni degli effetti che il fumo di sigaretta determina sulle cellule epiteliali bronchiali. La possibilità di coniugare i corticosteroidi con sistemi nanoparticellari potrebbe essere considerata un'ottima strategia futura, per migliorare gli effetti mediati dai corticosteroidi in modelli cellulari associati a resistenza ai corticosteroidi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.