La selezione clonale di Gaglioppo e Magliocco dolce, strumento per approfondire le potenzialità enologiche di due importanti vitigni di Calabria

In Italy clonal selection is carried out since early seventies on the great number of grape varieties of the Country. Thanks to this work, in the Italian Grapevine National Catologue are registered up to now more than thousand selected clones (DM 6/12/2000) and so the Italian nurseries can produce the "certified" propagation material (blue label), characterized by an optimum genetic and sanitary status, for planting the new vineyards. The number of registered clones for each variety however is very variable: if the number of clones of international and north-central Italy varieties is adequated, the situation is the opposite for the varieties of south Italy. For example, no selected clones of Gaglioppo, the most important and typical variety of Calabria (southern Region of Italy), are registered in the Catalogue. In this contest, the Librandi Winery of Cirò Marina (KR) in collaboration with the Plant Virology Institut (IVV-CNR), Unit of Grugliasco (TO) and the Enosis laboratory of Fubine (AL) started the clonal selection procedure to obtain clones of Gaglioppo and Magliocco dolce. After the sanitary controls (ELISA and multiplex-RT-PCR assayes), 7 clones of Gaglioppo and 9 of Magliocco dolce (among them one of Lacrima cristi nera and one of Arvino, both considered synonymous of Magliocco dolce) resulted free of virus infections and a vineyard was planted with these clones in Rocca di Neto (KR). In 2010, it was possible to start the official assesments required by clonal selection protocol (DM 24/06/08): morphological descriptions, vigor, yield, juice composition,berry phenol content, wine-making, chemical and sensorial wine analysis. In this paper the results of the first year of controls (2010) are presented. The data already provided accurate information about the agronomic and enological aptitudes of the clones. The most promising clones of Gaglioppo were GAG80, 164 and 165 because of their wines were the most alcoholic, colored and with important phenol content. The three clones had lower yield than the others, with smaller bunches. Among the clones of Magliocco dolce there were less important enological differences, but the phenols content and a rich bouquet characterized the MAG 41 and 48 wines. The yield of the first was moderate whereas that of the second was middle/high. The biotypes Lacrima cristi nera and Arvino provided different characteristics from the others clones of Magliocco dolce.

In Italia da parecchi decenni è in atto un intenso lavoro di selezione clonale sull'enorme patrimonio varietale che caratterizza la viticoltura del Paese. Tale attività ha portato ad oltre mille i cloni selezionati omologati ed iscritti nel Registro Nazionale Varietà di Vite (DM 6/12/2000) c/o il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Questo grande patrimonio clonale permette alla vivaistica nazionale di produrre materiale di moltiplicazione "certificato" di alta qualificazione genetica e sanitaria per la messa a dimora dei nuovi impianti. Esistono tuttavia notevoli disomogeneità nel numero delle selezioni registrate per i diversi vitigni. Se per quelli internazionali e le principali cultivar del Centro-Nord Italia è disponibile un numero adeguato di cloni, questo è decisamente inferiore per quanto riguarda i vitigni tipici delle aree meridionali. È il caso dei vitigni autoctoni della Calabria, per i quali ad oggi non esistono cloni selezionati. Questa carenza interessa anche il Gaglioppo, il vitigno più rappresentativo della viticoltura regionale. Alla luce di tali considerazioni, presso l'Azienda Librandi di Cirò Marina (KR) è stato avviato un percorso progettuale finalizzato all'ottenimento di cloni selezionati di alcune cultivar locali tra cui Gaglioppo e Magliocco dolce. Dopo il severo controllo virologico condotto tramite ELISA e multiplex-RT-PCR, sono risultati esenti da virus nocivi 7 cloni di Gaglioppo e 9 cloni di Magliocco dolce, di cui due appartenenti rispettivamente ai biotipi Lacrima cristi nera ed Arvino. Con questi cloni è stato realizzato un campo di omologazione a Rocca di Neto (KR) dove a partire dal 2010 sono stati effettuati i controlli previsti dal protocollo ufficiale di selezione (DM 24/06/08): descrizione ampelografica, vigoria, produttività, composizione del mosto, quadro polifenolico delle uve, vinificazione su piccola scala, analisi chimica e sensoriale dei vini clonali. Nel presente lavoro vengono riportati i principali risultati del primo anno di sperimentazione (2010) che, sebbene preliminari, hanno già fornito precise indicazioni sulle potenzialità produttive ed enologiche dei cloni in studio. Per quanto riguarda il Gaglioppo, particolarmente promettenti si sono rivelati i cloni GAG80, 164 e 165, i cui vini si sono distinti per l'elevata alcolicità, un'adeguata intensità colorante ed un quadro polifenolico importante. I tre cloni sono stati caratterizzati da una produttività moderata, dovuta al grappolo di dimensioni contenute. Tra quelli di Magliocco dolce sono emerse differenze minori a livello enologico; in ogni caso la dotazione polifenolica e la complessità dei profumi hanno caratterizzato i vini dei cloni MAG41 e 48. Da un punto di vista agronomico per il MAG48 la produttività è stata medio/alta, per il MAG41 più contenuta. Da approfondire le caratteristiche enologiche del LCN68, biotipo Lacrima cristi nera del Reggino, in particolare a livello di profumi, e del clone di Arvino (ARV7), altro sinonimo del Magliocco dolce, rivelatosi molto produttivo e non particolarmente dotato nella componente polifenolica