Figlio di Giovanni Visconti, deceduto nel 1275, nonostante la giovane età riuscì a conservare il possesso del giudicato di Gallura. Tuttavia, la sua partecipazione alle aspre lotte che a Pisa dividevano guelfi e ghibellini, finì per condurlo alla rovina. Nel 1288, infatti, pressato dall'esercito inviato nell'isola dal Comune dell'Arno, fu costretto a rifugiarsi a Genova. Mori dieci anni dopo, esule. Ricordiamo la terzina dell'VIII canto del Purgatorio nella quale Dante Alighieri riporta alla memoria questo personaggio che tanta parte ebbe nella storia toscana e sarda.
Partigiano, ma gentile d'animo. Nino di Gallura: un personaggio della storia sarda nella "Divina Commedia"
Alessandra Cioppi
1995
Abstract
Figlio di Giovanni Visconti, deceduto nel 1275, nonostante la giovane età riuscì a conservare il possesso del giudicato di Gallura. Tuttavia, la sua partecipazione alle aspre lotte che a Pisa dividevano guelfi e ghibellini, finì per condurlo alla rovina. Nel 1288, infatti, pressato dall'esercito inviato nell'isola dal Comune dell'Arno, fu costretto a rifugiarsi a Genova. Mori dieci anni dopo, esule. Ricordiamo la terzina dell'VIII canto del Purgatorio nella quale Dante Alighieri riporta alla memoria questo personaggio che tanta parte ebbe nella storia toscana e sarda.File in questo prodotto:
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