Eight populations of Scots pine (Pinus sylvestris L.) - seven from the Alps and one from the Apennines, representative of the Italian range of this species - have been subjected to isozyme analysis, by means of starch gel horizontal electrophoresis carried out on six enzyme systems (LAP, GOT, PGM, MDH, GDH, SKDH; 12 loci in total), in order to study their genetic structure. The values of genetic diversity parameters within populations are rather high, while the differentiation between populations is generally low, as observed in most conifers studied to date. Nevertheless, the relict population from the Emilian Apennine distinguishes for its sharp differentiation from the remaining ones, which are essentially similar between them; moreover it shows an intrapopulation genetic diversity which is just slightly lower than in the Alpine populations, despite its isolation. It is a small stand which bear witness to migrations occurred in the inter- and postglacial periods, together with the other native stands scattered in the Ligurian-Emilian Apennine.

Otto popolazioni di pino silvestre (Pinus sylvestris L.) - sette alpine ed una appenninica, rappresentative dell'areale italiano della specie - sono state sottoposte ad analisi isoenzimatica, mediante elettroforesi orizzontale su gel d'amido eseguita utilizzando sei sistemi enzimatici (LAP, GOT, PGM, MDH, GDH, SKDH), per un totale di 12 loci, al fine di studiarne la struttura genetica. I valori dei parametri di diversità genetica all'interno delle popolazioni sono risultati piuttosto elevati, mentre la differenziazione tra le popolazioni è risultata complessivamente bassa, come è stato osservato nella maggior parte delle conifere finora studiate. Tuttavia, la popolazione relitta dell'Appennino emiliano si distingue per la sua marcata differenziazione da tutte le altre, che sono sostanzialmente simili tra loro; essa inoltre presenta al suo interno una diversità genetica solo leggermente inferiore a quella delle popolazioni alpine, nonostante il suo isolamento. Si tratta di un piccolo soprassuolo che, insieme con gli altri nuclei indigeni sparsi sull'Appennino ligure-emiliano, costituisce una testimonianza di migrazioni avvenute nei periodi interglaciali e nel postglaciale.

Variabilità genetica di popolazioni italiane di pino silvestre (Pinus sylvestris L.): aspetti gestionali e selvicolturali. Parte I.

Puglisi S
2003

Abstract

Eight populations of Scots pine (Pinus sylvestris L.) - seven from the Alps and one from the Apennines, representative of the Italian range of this species - have been subjected to isozyme analysis, by means of starch gel horizontal electrophoresis carried out on six enzyme systems (LAP, GOT, PGM, MDH, GDH, SKDH; 12 loci in total), in order to study their genetic structure. The values of genetic diversity parameters within populations are rather high, while the differentiation between populations is generally low, as observed in most conifers studied to date. Nevertheless, the relict population from the Emilian Apennine distinguishes for its sharp differentiation from the remaining ones, which are essentially similar between them; moreover it shows an intrapopulation genetic diversity which is just slightly lower than in the Alpine populations, despite its isolation. It is a small stand which bear witness to migrations occurred in the inter- and postglacial periods, together with the other native stands scattered in the Ligurian-Emilian Apennine.
2003
Istituto di Bioscienze e Biorisorse
Otto popolazioni di pino silvestre (Pinus sylvestris L.) - sette alpine ed una appenninica, rappresentative dell'areale italiano della specie - sono state sottoposte ad analisi isoenzimatica, mediante elettroforesi orizzontale su gel d'amido eseguita utilizzando sei sistemi enzimatici (LAP, GOT, PGM, MDH, GDH, SKDH), per un totale di 12 loci, al fine di studiarne la struttura genetica. I valori dei parametri di diversità genetica all'interno delle popolazioni sono risultati piuttosto elevati, mentre la differenziazione tra le popolazioni è risultata complessivamente bassa, come è stato osservato nella maggior parte delle conifere finora studiate. Tuttavia, la popolazione relitta dell'Appennino emiliano si distingue per la sua marcata differenziazione da tutte le altre, che sono sostanzialmente simili tra loro; essa inoltre presenta al suo interno una diversità genetica solo leggermente inferiore a quella delle popolazioni alpine, nonostante il suo isolamento. Si tratta di un piccolo soprassuolo che, insieme con gli altri nuclei indigeni sparsi sull'Appennino ligure-emiliano, costituisce una testimonianza di migrazioni avvenute nei periodi interglaciali e nel postglaciale.
Pinus sylvestris L.; Genetic variability; management; silviculture
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