La resistenza alla corrosione in vari ambienti è una caratteristica fondamentale degli acciai inossidabili austenitici. Tuttavia, il loro impiego è limitato a causa della bassa durezza, della scarsa resistenza all'usura e del rischio di fenomeni di grippaggio. Inoltre, non è possibile indurire la superficie di questi acciai con trattamenti termo-chimici convenzionali senza ridurre contemporaneamente la resistenza alla corrosione a causa della precipitazione di carburi e nitruri di cromo che impoveriscono la matrice circostante fino a renderla incapace di passivarsi. Di recente sono stati realizzati trattamenti termo-chimici a bassa temperatura (? 470 °C) che inducono nello strato superficiale una supersaturazione di elementi interstiziali (carbonio e/o azoto). In tal modo è possibile realizzare un indurimento superficiale senza causare la precipitazione di carburi e nitruri e quindi senza modificare la composizione locale della lega a detrimento della resistenza alla corrosione. In questo lavoro sono stati realizzati trattamenti termo-chimici a bassa temperatura su un acciaio Aisi 316 con l'impiego del plasma, variando la miscela cementante, la temperatura e tempi di diffusione. Sui campioni trattati sono state effettuate prove elettrochimiche in una soluzione di H2SO4 e KSCN. Tutti i campioni trattati con plasma hanno evidenziato una riduzione dell'attacco per vaiolatura rispetto al campione non trattato.
Influenza dei trattamenti termochimici a bassa temperatura sulla resistenza alla corrosione di acciai inossidabile austenitici
Donnini R;
2011
Abstract
La resistenza alla corrosione in vari ambienti è una caratteristica fondamentale degli acciai inossidabili austenitici. Tuttavia, il loro impiego è limitato a causa della bassa durezza, della scarsa resistenza all'usura e del rischio di fenomeni di grippaggio. Inoltre, non è possibile indurire la superficie di questi acciai con trattamenti termo-chimici convenzionali senza ridurre contemporaneamente la resistenza alla corrosione a causa della precipitazione di carburi e nitruri di cromo che impoveriscono la matrice circostante fino a renderla incapace di passivarsi. Di recente sono stati realizzati trattamenti termo-chimici a bassa temperatura (? 470 °C) che inducono nello strato superficiale una supersaturazione di elementi interstiziali (carbonio e/o azoto). In tal modo è possibile realizzare un indurimento superficiale senza causare la precipitazione di carburi e nitruri e quindi senza modificare la composizione locale della lega a detrimento della resistenza alla corrosione. In questo lavoro sono stati realizzati trattamenti termo-chimici a bassa temperatura su un acciaio Aisi 316 con l'impiego del plasma, variando la miscela cementante, la temperatura e tempi di diffusione. Sui campioni trattati sono state effettuate prove elettrochimiche in una soluzione di H2SO4 e KSCN. Tutti i campioni trattati con plasma hanno evidenziato una riduzione dell'attacco per vaiolatura rispetto al campione non trattato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.