The phenomenon of inappropriateness in ionizing imaging and medical interventions is large-scale and increasing. This tendency causes noteworthy damages to health and to patient's autonomy. Moreover, this trend causes a huge increment of health expenditures, waiting lists, organizational conflicts, judicial disputes, insurance compensations. The actual passive signature on unreadable templates of informed consent in the Italian hospital context constitutes, by a matter of facts, a central node of inappropriateness problem. This way to manage informed consent "event" model mortifies the patient's right to decide freely and deliberately, being him unaware of biological consequences of clinical-therapeutical interventions on himself and his progeny's health. Physician himself can generate arbitrary clinical acts, with heavy deontological and legal consequences. Hence, informed consent in ionizing imaging necessitates a particular"process" management, useful to convey a series of other clinical and organisational processes towards a full realisation of therapeutic alliance among physician and patient. This review aims at highlighting in a juridical and communicative key a range of tools which are applicable to contrasting the hospital abuse of ionizing radiations, for defending both patients' health and patients' dignity, being them primarily persons and citizens of a rule-of-law State.

Il fenomeno dell'uso inappropriato di radiazioni ionizzanti nella diagnostica e nell'interventistica è dilagante. Tale tendenza causa danni notevoli per la salute e per l'autonomia dei pazienti, facendo lievitare in modo spropositato spesa sanitaria, liste d'attesa, conflitti organizzativi, contenziosi giudiziari, indennizzi assicurativi. Un nodo centrale dell'inappropriatezza è costituito dall'insufficienza del modello di gestione del consenso informato oggi utilizzato nel contesto ospedaliero italiano. L'attuale firma passiva su moduli poco leggibili costituisce un approccio gestionale - modello "evento" - che mortifica il diritto del paziente a decidere liberamente e consapevolmente, non potendo egli conoscere le conseguenze biologiche degli interventi clinico-terapeutici sulla sua persona e, nel caso di imaging ionizzante, anche sulla sua progenie. Nell'ambito di tale modello gestionale, il medico, a sua volta, può generare atti clinici arbitrari, con pesanti conseguenze deontologiche e legali. In particolare, il consenso informato nell'imaging - a causa della "cruenza" propria di molti esami radiografici - necessita di una gestione di "processo", utile a far convergere una serie di altri processi clinici ed organizzativi verso la piena realizzazione dell'alleanza terapeutica tra medico e paziente, garantendo i diritti di entrambi.

Uso inappropriato dell'imaging ionizzante. II nodo del consenso informato: dal modello "evento" al modello "processo"

Recchia Virginia
2011

Abstract

The phenomenon of inappropriateness in ionizing imaging and medical interventions is large-scale and increasing. This tendency causes noteworthy damages to health and to patient's autonomy. Moreover, this trend causes a huge increment of health expenditures, waiting lists, organizational conflicts, judicial disputes, insurance compensations. The actual passive signature on unreadable templates of informed consent in the Italian hospital context constitutes, by a matter of facts, a central node of inappropriateness problem. This way to manage informed consent "event" model mortifies the patient's right to decide freely and deliberately, being him unaware of biological consequences of clinical-therapeutical interventions on himself and his progeny's health. Physician himself can generate arbitrary clinical acts, with heavy deontological and legal consequences. Hence, informed consent in ionizing imaging necessitates a particular"process" management, useful to convey a series of other clinical and organisational processes towards a full realisation of therapeutic alliance among physician and patient. This review aims at highlighting in a juridical and communicative key a range of tools which are applicable to contrasting the hospital abuse of ionizing radiations, for defending both patients' health and patients' dignity, being them primarily persons and citizens of a rule-of-law State.
2011
Il fenomeno dell'uso inappropriato di radiazioni ionizzanti nella diagnostica e nell'interventistica è dilagante. Tale tendenza causa danni notevoli per la salute e per l'autonomia dei pazienti, facendo lievitare in modo spropositato spesa sanitaria, liste d'attesa, conflitti organizzativi, contenziosi giudiziari, indennizzi assicurativi. Un nodo centrale dell'inappropriatezza è costituito dall'insufficienza del modello di gestione del consenso informato oggi utilizzato nel contesto ospedaliero italiano. L'attuale firma passiva su moduli poco leggibili costituisce un approccio gestionale - modello "evento" - che mortifica il diritto del paziente a decidere liberamente e consapevolmente, non potendo egli conoscere le conseguenze biologiche degli interventi clinico-terapeutici sulla sua persona e, nel caso di imaging ionizzante, anche sulla sua progenie. Nell'ambito di tale modello gestionale, il medico, a sua volta, può generare atti clinici arbitrari, con pesanti conseguenze deontologiche e legali. In particolare, il consenso informato nell'imaging - a causa della "cruenza" propria di molti esami radiografici - necessita di una gestione di "processo", utile a far convergere una serie di altri processi clinici ed organizzativi verso la piena realizzazione dell'alleanza terapeutica tra medico e paziente, garantendo i diritti di entrambi.
Appropriatezza
colpa e responsabilità del medico
comunicazione medico-paziente
consenso informato
diritti del malato
imaging
linee-guida normative
radiazioni.
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