La ricerca sugli stranieri nella storia della città per Donatella Calabi ha una molteplicità di significati, o almeno così ho inteso quando nel 1994 ho cominciato a collaborare con lei sull'argomento. Essere stranieri Da una parte un significato, un senso autobiografico (perché la sua origine ebraica le ha permesso di conoscere sia "l'esilio" che il senso dello "straniero" in patria). Dall'altra, un significato professionale perché la storia degli stranieri e la loro impronta fisica sullo spazio urbano - la prospettiva secondo la quale Donatella ha impostato le sue indagini - le permette di approfondire temi a lei cari, come quello degli spazi dello scambio e dei mercati, e al tempo stesso di innovare e arricchire la sua percezione della storia urbana. E, infine, non manca un significato legato al suo atteggiamento verso la vita: il peregrinare, il viaggiare, la lezione e l'esplorazione al tempo stesso; un perdersi per ritrovarsi e scoprire; una scoperta, insomma, molto simile a quella che ogni straniero (visitatore, esploratore o turista che sia) - così come Donatella nei suoi viaggi - si trova a sperimentare indipendentemente dalla propria curiosità e dal proprio spirito di avventura. È Donatella che ha scelto/trasformato il suo mestiere in "peregrinare" o viceversa? Domanda lecita alla quale non saprei rispondere, come del resto non saprei dire fino a che punto il mio essere greca - una greca della diaspora - abbia influenzato la mia percezione di Donatella come "ebrea errante"! Questa molteplicità di significati racconta ovviamente tanto di Donatella, quanto del suo contributo in questo ambito di ricerca e il mio breve saggio potrà tentare di sintetizzare quel contributo solo intrecciando quei significati, nel tentativo di ricostruire un percorso tanto suggestivo quanto pieno di sfaccettature umane e professionali. In questo senso, il mio resoconto non pretende assolutamente di essere esaustivo, al contrario è molto selettivo e vuole essere tale, basandosi sulla mia frequentazione con Donatella come "maestra", amica e collega.

Gli stranieri e la città

Porfyriou Heleni
2014

Abstract

La ricerca sugli stranieri nella storia della città per Donatella Calabi ha una molteplicità di significati, o almeno così ho inteso quando nel 1994 ho cominciato a collaborare con lei sull'argomento. Essere stranieri Da una parte un significato, un senso autobiografico (perché la sua origine ebraica le ha permesso di conoscere sia "l'esilio" che il senso dello "straniero" in patria). Dall'altra, un significato professionale perché la storia degli stranieri e la loro impronta fisica sullo spazio urbano - la prospettiva secondo la quale Donatella ha impostato le sue indagini - le permette di approfondire temi a lei cari, come quello degli spazi dello scambio e dei mercati, e al tempo stesso di innovare e arricchire la sua percezione della storia urbana. E, infine, non manca un significato legato al suo atteggiamento verso la vita: il peregrinare, il viaggiare, la lezione e l'esplorazione al tempo stesso; un perdersi per ritrovarsi e scoprire; una scoperta, insomma, molto simile a quella che ogni straniero (visitatore, esploratore o turista che sia) - così come Donatella nei suoi viaggi - si trova a sperimentare indipendentemente dalla propria curiosità e dal proprio spirito di avventura. È Donatella che ha scelto/trasformato il suo mestiere in "peregrinare" o viceversa? Domanda lecita alla quale non saprei rispondere, come del resto non saprei dire fino a che punto il mio essere greca - una greca della diaspora - abbia influenzato la mia percezione di Donatella come "ebrea errante"! Questa molteplicità di significati racconta ovviamente tanto di Donatella, quanto del suo contributo in questo ambito di ricerca e il mio breve saggio potrà tentare di sintetizzare quel contributo solo intrecciando quei significati, nel tentativo di ricostruire un percorso tanto suggestivo quanto pieno di sfaccettature umane e professionali. In questo senso, il mio resoconto non pretende assolutamente di essere esaustivo, al contrario è molto selettivo e vuole essere tale, basandosi sulla mia frequentazione con Donatella come "maestra", amica e collega.
2014
Istituto per la Conservazione e la Valorizzazione dei Beni Culturali - ICVBC - Sede Sesto Fiorentino
Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale - ISPC
9788874626830
stranieri e città
storia urbana
Donatella Calabi
scambi culturali
Diaspora; ebrei
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/292960
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