Abstract Nell'arco della storia, l'architettura classica è stata più volte riletta e reinterpretata, ma è nel secoloXVIII con la scoperta archeologica delle città vesuviane di Pompei ed Ercolano, che il mondo culturale dispone di una testimonianza ineguagliabile del mosaico paesistico-culturale classico. Il paesaggio urbano che viene alla luce è intimamente legato all'ambiente naturale: l'antica Pompei racchiudeva nelle sue mura spazi verdi pubblici e privati architettonicamente definiti. Gli scavi archeologici hanno accertato che in tutte le case era previsto uno spazio verde, anche se costituito da un minuscolo fazzoletto di terra, caratteristica questa che con la razionalità della distribuzione degli ambienti hanno fatto della casa pompeiana un modello per l'Architettura moderna nell'ambito dello studio della cellula abitativa, come dimostra lo schema della cellula di Le Courbusier utilizzata nell'ImmeublesVillas, al cui interno viene introdotto il terrazzo-giardino, proposto come elemento ripetibile in orizzontale e in verticale. L'ispirazione di Le Courbusier trae origine dagli schemi e i ritmi dell'architettura degli spazi aperti della casa pompeiana che si articolano tra colonnati,pergole,canali ed esedre; il rapporto stretto che lega interno ed esterno si esprime nel sistema ingresso -atrio -peristilio-loggia coperta e pergola. Il peristilio, il cortile porticato su cui si affacciano tutte le stanze si trasforma in giardino interno alla casa. Architettura, Botanica e Idraulica sono le componenti strutturali del giardino del mondo classico in cui la vegetazione diventa essa stessa Architettura. I ritrovamenti archeobotanici sono e sono stati determinanti per la ricostruzione degli spazi verdi delle unità abitative di Pompei come verrà esemplificato dal caso del "parco" della casa di OctaviusQuartio, il più vasto spazio verde privato di Pompei. Il «parco», rappresenta il più compiuto esempio nel mondo antico di uso scenografico delle quinte arboree. La restituzione architettonica dei due grandi viali del giardino, che fiancheggiano la vasca longitudinale (euripo) fu resa possibile dagli approfonditi studi di Vittorio Spinazzola, seguiti da quelli di Amedeo Maiuri e Roberto Pane. Il disseppellimento dei calchi di piante e pali ancora presenti nel giardino e l'analisi dei reperti vegetali e la loro identificazione hanno contribuito alla ricostruzione del verde del parco. Nel restauro del giardino realizzato sono state ripristinate le viti che ombreggiavano la passeggiata lungo l'euripo. Al ridosso del quale è stata piantata una bordura di Iris foetidissima, specie ormai rara nell'area vesuviana, ma ancora diffusa nell'area archeologica. L'eccezionale documentazione offerta dai reperti vegetali dell'Antica Pompei ha rappresentano per il mosaico paesistico-culturale dell'area vesuviana un punto di svolta; le indagini archeobotaniche realizzate da Annamaria Ciarallo hanno fatto rivivere il mosaico paesistico-culturale non solo in senso conservativo; la scoperta delle piante effettivamente coltivate in antico e ripiantatenegli spazi riservati al verde urbano e lo sviluppo di piante autoctone più adatte alle condizioni pedologiche e climatiche dei luoghi, hanno fatto rientrare la percezione del passato nell' attività del presente. La ricostruzione del verde urbano e la rilettura dell'architettura dell'Antica Pompei rappresentano la capacità della città morta di riorganizzarsi e ripristinare la capacità di funzionamento complessivo a cui era chiamata originariamente, anche se vissuta da studiosi e turisti.

la valorizzazione del verde urbano tra architettura e archeobotanica: il parco della casa di Octavio Quartio a Pompei

Clelia Cirillo;Giovanna Acampora;Barbara Bertoli;Marina Russo
2015

Abstract

Abstract Nell'arco della storia, l'architettura classica è stata più volte riletta e reinterpretata, ma è nel secoloXVIII con la scoperta archeologica delle città vesuviane di Pompei ed Ercolano, che il mondo culturale dispone di una testimonianza ineguagliabile del mosaico paesistico-culturale classico. Il paesaggio urbano che viene alla luce è intimamente legato all'ambiente naturale: l'antica Pompei racchiudeva nelle sue mura spazi verdi pubblici e privati architettonicamente definiti. Gli scavi archeologici hanno accertato che in tutte le case era previsto uno spazio verde, anche se costituito da un minuscolo fazzoletto di terra, caratteristica questa che con la razionalità della distribuzione degli ambienti hanno fatto della casa pompeiana un modello per l'Architettura moderna nell'ambito dello studio della cellula abitativa, come dimostra lo schema della cellula di Le Courbusier utilizzata nell'ImmeublesVillas, al cui interno viene introdotto il terrazzo-giardino, proposto come elemento ripetibile in orizzontale e in verticale. L'ispirazione di Le Courbusier trae origine dagli schemi e i ritmi dell'architettura degli spazi aperti della casa pompeiana che si articolano tra colonnati,pergole,canali ed esedre; il rapporto stretto che lega interno ed esterno si esprime nel sistema ingresso -atrio -peristilio-loggia coperta e pergola. Il peristilio, il cortile porticato su cui si affacciano tutte le stanze si trasforma in giardino interno alla casa. Architettura, Botanica e Idraulica sono le componenti strutturali del giardino del mondo classico in cui la vegetazione diventa essa stessa Architettura. I ritrovamenti archeobotanici sono e sono stati determinanti per la ricostruzione degli spazi verdi delle unità abitative di Pompei come verrà esemplificato dal caso del "parco" della casa di OctaviusQuartio, il più vasto spazio verde privato di Pompei. Il «parco», rappresenta il più compiuto esempio nel mondo antico di uso scenografico delle quinte arboree. La restituzione architettonica dei due grandi viali del giardino, che fiancheggiano la vasca longitudinale (euripo) fu resa possibile dagli approfonditi studi di Vittorio Spinazzola, seguiti da quelli di Amedeo Maiuri e Roberto Pane. Il disseppellimento dei calchi di piante e pali ancora presenti nel giardino e l'analisi dei reperti vegetali e la loro identificazione hanno contribuito alla ricostruzione del verde del parco. Nel restauro del giardino realizzato sono state ripristinate le viti che ombreggiavano la passeggiata lungo l'euripo. Al ridosso del quale è stata piantata una bordura di Iris foetidissima, specie ormai rara nell'area vesuviana, ma ancora diffusa nell'area archeologica. L'eccezionale documentazione offerta dai reperti vegetali dell'Antica Pompei ha rappresentano per il mosaico paesistico-culturale dell'area vesuviana un punto di svolta; le indagini archeobotaniche realizzate da Annamaria Ciarallo hanno fatto rivivere il mosaico paesistico-culturale non solo in senso conservativo; la scoperta delle piante effettivamente coltivate in antico e ripiantatenegli spazi riservati al verde urbano e lo sviluppo di piante autoctone più adatte alle condizioni pedologiche e climatiche dei luoghi, hanno fatto rientrare la percezione del passato nell' attività del presente. La ricostruzione del verde urbano e la rilettura dell'architettura dell'Antica Pompei rappresentano la capacità della città morta di riorganizzarsi e ripristinare la capacità di funzionamento complessivo a cui era chiamata originariamente, anche se vissuta da studiosi e turisti.
2015
Istituto di Biologia Agro-ambientale e Forestale - IBAF - Sede Porano
Archeobotanica
verde Urbano; Pompei Antica
paesaggio storico
domus pompeiana
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/293981
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