The intruder is a device that has been used for a long time now on big fast monohulls like "Acquastrada". It consists of a small vertical thin plate positioned under the transom of a planing or semi-planing hull, jutting out just a few millimetres. It is able to improve hull performances assuring a smaller drag thus a higher speed for the same installed power. For this reason, for its working and installation simplicity, as well as for its low cost, the intruder is becoming increasing popular even with small working and sports crafts. In order to improve the knowledge about the hydrodynamic effects caused by this device, some tests have been performed at INSEAN using three planing and semi-planing models. As the results of tests show, the intruder changes significantly the dynamic trim of the hull and it raises the stern. These effects can reduce the wave pattern and thus the drag. The improvements are larger in the pre-planing phase (1<Fn?<2.5) where drag reductions - of more than 20% - have been measured.

L'intruder, anche detto interceptor o tegolo poppiero, è un dispositivo utilizzato già da diverso tempo sui grandi monoscafi veloci tipo Acquastrada. Esso è costituito da una piccola lamina verticale posta in corrispondenza dello specchio di poppa sporgente alcuni millimetri dal fondo di una carena planante o semiplanante. Esso può essere utilizzato in alternativa ai flap come stabilizzatore e/o correttore d'assetto, ma è anche in grado di migliorare le prestazioni della carena, garantendo una minor resistenza all'avanzamento ovvero una maggior velocità a parità di potenza impiegata. Per questo motivo, per la sua estrema semplicità di installazione anche su scafi esistenti, nonché per la sua economicità, l'intruder, sia a sporgenza variabile comandata a distanza, sia fisso, si sta diffondendo sempre più anche su imbarcazioni veloci di piccole dimensioni sia da lavoro che da diporto. Al fine di incrementare le ancora scarse informazioni quantitative sugli effetti idrodinamici da esso prodotti, sono stati eseguiti presso la Vasca Navale di Roma (INSEAN), alcuni test sperimentali comparativi con e senza intruder su tre modelli di imbarcazioni plananti e semiplananti. Su una di esse sono stati inoltre eseguiti dei test per compararne l'efficacia a quella di flap di tipo e dimensioni commerciali. I test eseguiti mostrano che questo dispositivo modifica significativamente l'assetto dinamico assunto dall'imbarcazione e genera una sopraelevazione della poppa, effetti che possono produrre una sensibile riduzione della formazione ondosa e quindi della resistenza della carena. I benefici sono più consistenti in fase di preplanata (1<Fn?<2.5), dove sono state riscontrate riduzioni di resistenza che hanno superato anche il 20%.

RISCONTRI SPERIMENTALI SUL FUNZIONAMENTO E L'UTILIZZO DELL'INTRUDER

Andrea Mancini;Alessandro Moriconi
2006

Abstract

The intruder is a device that has been used for a long time now on big fast monohulls like "Acquastrada". It consists of a small vertical thin plate positioned under the transom of a planing or semi-planing hull, jutting out just a few millimetres. It is able to improve hull performances assuring a smaller drag thus a higher speed for the same installed power. For this reason, for its working and installation simplicity, as well as for its low cost, the intruder is becoming increasing popular even with small working and sports crafts. In order to improve the knowledge about the hydrodynamic effects caused by this device, some tests have been performed at INSEAN using three planing and semi-planing models. As the results of tests show, the intruder changes significantly the dynamic trim of the hull and it raises the stern. These effects can reduce the wave pattern and thus the drag. The improvements are larger in the pre-planing phase (1
2006
Istituto di iNgegneria del Mare - INM (ex INSEAN)
L'intruder, anche detto interceptor o tegolo poppiero, è un dispositivo utilizzato già da diverso tempo sui grandi monoscafi veloci tipo Acquastrada. Esso è costituito da una piccola lamina verticale posta in corrispondenza dello specchio di poppa sporgente alcuni millimetri dal fondo di una carena planante o semiplanante. Esso può essere utilizzato in alternativa ai flap come stabilizzatore e/o correttore d'assetto, ma è anche in grado di migliorare le prestazioni della carena, garantendo una minor resistenza all'avanzamento ovvero una maggior velocità a parità di potenza impiegata. Per questo motivo, per la sua estrema semplicità di installazione anche su scafi esistenti, nonché per la sua economicità, l'intruder, sia a sporgenza variabile comandata a distanza, sia fisso, si sta diffondendo sempre più anche su imbarcazioni veloci di piccole dimensioni sia da lavoro che da diporto. Al fine di incrementare le ancora scarse informazioni quantitative sugli effetti idrodinamici da esso prodotti, sono stati eseguiti presso la Vasca Navale di Roma (INSEAN), alcuni test sperimentali comparativi con e senza intruder su tre modelli di imbarcazioni plananti e semiplananti. Su una di esse sono stati inoltre eseguiti dei test per compararne l'efficacia a quella di flap di tipo e dimensioni commerciali. I test eseguiti mostrano che questo dispositivo modifica significativamente l'assetto dinamico assunto dall'imbarcazione e genera una sopraelevazione della poppa, effetti che possono produrre una sensibile riduzione della formazione ondosa e quindi della resistenza della carena. I benefici sono più consistenti in fase di preplanata (1<Fn?<2.5), dove sono state riscontrate riduzioni di resistenza che hanno superato anche il 20%.
intruder
interceptor
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/293982
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact