Come spesso accade, dopo la scoperta i monumenti antichi sono soggetti, per diverse ragioni, ad un destino quasi inevitabile: gli oggetti fino ad allora in essi custoditi vengono conservati nei musei e le strutture architettoniche vengono sottoposte ad un primo restauro, spesso consistente in opere provvisionali che ne impediscano il crollo. La conseguenza di questo è una de-contestualizzazione dei corredi ed una mancata valorizzazione dei contesti monumentali. Una soluzione certamente non definitiva, ma di sicura efficacia, potrebbe essere rappresentata dall'uso di tecnologie che consentano di visitare i monumenti e ricollocare gli oggetti di corredo nei loro contesti originali. Il presente lavoro illustra il progetto "Marta Racconta. Storie Virtuali di tesori nascosti", realizzato dal CNR IBAM (Lecce, Italy) e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia. Obiettivo principale del progetto è stato quello di dotare il Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MARTA) di una Piattaforma di Realtà Virtuale attraverso la quale sono stati resi 'accessibili' alcuni monumenti della città antica di Taranto attualmente non visitabili. Sono stati restituiti alla fruizione tre complessi monumenti della necropoli: le Tombe Gemine di via Sardegna, L'Ipogeo dei Festoni di via Crispi e l'Ipogeo delle Gorgoni di via Otranto. Dal punto di vista tecnologico è stata sviluppata una piattaforma di fruizione Real Time 3D stereoscopica, immersiva, in cui è stato implementato un sistema di navigazione con "interfaccia naturale" dove i comandi sono eseguiti con semplici gesti delle mani. Attraverso questa tecnologia il visitatore del Museo ha la possibilità di attivare un percorso di conoscenza integrata, dai contenuti eterogenei, che permette la fruizione di dati storico-archeologici, archeometrici e spaziali in un ambiente di navigazione iper-realistico dove è possibile interagire con le strutture tridimensionali, interrogare il DataBase interno ed esplorare interattivamente gli oggetti di corredo.
La valorizzazione di contesti inaccessibili nella necropoli greca di Taranto: un modello di fruizione multi-modale basato su interfacce naturali
F Gabellone;MT Giannotta;I Ferrari
2014
Abstract
Come spesso accade, dopo la scoperta i monumenti antichi sono soggetti, per diverse ragioni, ad un destino quasi inevitabile: gli oggetti fino ad allora in essi custoditi vengono conservati nei musei e le strutture architettoniche vengono sottoposte ad un primo restauro, spesso consistente in opere provvisionali che ne impediscano il crollo. La conseguenza di questo è una de-contestualizzazione dei corredi ed una mancata valorizzazione dei contesti monumentali. Una soluzione certamente non definitiva, ma di sicura efficacia, potrebbe essere rappresentata dall'uso di tecnologie che consentano di visitare i monumenti e ricollocare gli oggetti di corredo nei loro contesti originali. Il presente lavoro illustra il progetto "Marta Racconta. Storie Virtuali di tesori nascosti", realizzato dal CNR IBAM (Lecce, Italy) e cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia. Obiettivo principale del progetto è stato quello di dotare il Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MARTA) di una Piattaforma di Realtà Virtuale attraverso la quale sono stati resi 'accessibili' alcuni monumenti della città antica di Taranto attualmente non visitabili. Sono stati restituiti alla fruizione tre complessi monumenti della necropoli: le Tombe Gemine di via Sardegna, L'Ipogeo dei Festoni di via Crispi e l'Ipogeo delle Gorgoni di via Otranto. Dal punto di vista tecnologico è stata sviluppata una piattaforma di fruizione Real Time 3D stereoscopica, immersiva, in cui è stato implementato un sistema di navigazione con "interfaccia naturale" dove i comandi sono eseguiti con semplici gesti delle mani. Attraverso questa tecnologia il visitatore del Museo ha la possibilità di attivare un percorso di conoscenza integrata, dai contenuti eterogenei, che permette la fruizione di dati storico-archeologici, archeometrici e spaziali in un ambiente di navigazione iper-realistico dove è possibile interagire con le strutture tridimensionali, interrogare il DataBase interno ed esplorare interattivamente gli oggetti di corredo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.