In questa nota si propone un metodo di determinazione della Capacità di Scambio Cationico (C.S.C.) basato sull'analisi in spettrometria di fluorescenza X di campioni di polvere di argilla "naturale" e di argilla scambiata con Ba+2. La tecnica analitica impiegata è stata messa a punto diversi anni fa da Franzini et al. (1975) per la determinazione dei componenti maggiori di una roccia e comporta la correzione globale degli effetti di matrice; essa è tuttora in uso in molti laboratori di ricerca per l'analisi routinaria di minerali e rocce. La sua applicazione ai campioni di argilla scambiata con Ba+2 ha richiesto alcuni perfezionamenti, in quanto il Ba, considerato come componente minore o in tracce nell'analisi delle rocce, può diventare un componente maggiore nella procedura qui illustrata e va quindi preso in considerazione ai fini della correzione degli effetti di matrice. La metodologia proposta è stata applicata alla determinazione dei valori di C.S.C. degli 8 standard internazionali di argilla distribuiti dalla Clay Minerals Society of America. Il confronto fra i dati ottenuti e quelli riportati in letteratura suggerisce che tale metodologia ha un buon grado di precisione e di accuratezza e rappresenta quindi una valida tecnica alternativa ai classici metodi chimici per via umida di determinazione della C.S.C. Essa consente inoltre di dosare quantitativamente, anche se con un minor grado di precisione, i principali cationi alcalini ed alcalino-terrosi spostati dal bario nella reazione di scambio e presenti nei sali solubili associati al campione naturale.

Determinazione della capacità di scambio cationico delle argille attraverso l'analisi in fluorescenza X di pasticche di polvere.

Battaglia S;
2004

Abstract

In questa nota si propone un metodo di determinazione della Capacità di Scambio Cationico (C.S.C.) basato sull'analisi in spettrometria di fluorescenza X di campioni di polvere di argilla "naturale" e di argilla scambiata con Ba+2. La tecnica analitica impiegata è stata messa a punto diversi anni fa da Franzini et al. (1975) per la determinazione dei componenti maggiori di una roccia e comporta la correzione globale degli effetti di matrice; essa è tuttora in uso in molti laboratori di ricerca per l'analisi routinaria di minerali e rocce. La sua applicazione ai campioni di argilla scambiata con Ba+2 ha richiesto alcuni perfezionamenti, in quanto il Ba, considerato come componente minore o in tracce nell'analisi delle rocce, può diventare un componente maggiore nella procedura qui illustrata e va quindi preso in considerazione ai fini della correzione degli effetti di matrice. La metodologia proposta è stata applicata alla determinazione dei valori di C.S.C. degli 8 standard internazionali di argilla distribuiti dalla Clay Minerals Society of America. Il confronto fra i dati ottenuti e quelli riportati in letteratura suggerisce che tale metodologia ha un buon grado di precisione e di accuratezza e rappresenta quindi una valida tecnica alternativa ai classici metodi chimici per via umida di determinazione della C.S.C. Essa consente inoltre di dosare quantitativamente, anche se con un minor grado di precisione, i principali cationi alcalini ed alcalino-terrosi spostati dal bario nella reazione di scambio e presenti nei sali solubili associati al campione naturale.
2004
Istituto di Geoscienze e Georisorse - IGG - Sede Pisa
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/29458
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