Da quando il concetto di governance ha trovato possibilità di realizzazione in vari strumenti di programmazione negoziata economica anche a livello locale, le Regioni italiane hanno cominciato a sperimentare nuovi modelli di governance da utilizzare nella programmazione delle politiche connesse alla gestione dei Fondi FSE e dei Fondi FESR, al fine di migliorarne applicabilità e performance. In particolare da diversi anni alcune Regioni hanno sperimentato strumenti di policy da applicare alla gestione dei bandi regionali per le attività previste dai Piani Operativi Regionali (POR). Le esperienze tradizionali di finanziamento regionale nella formazione prevedevano l'intervento diretto della Regione su ogni progetto formativo, con notevoli costi di gestione ed organizzativi; l'introduzione dello strumento di policy "Progetto Quadro" (PQ), nell'ambito dei propri POR per la gestione dei fondi FSE, ha inteso superare il concetto di rapporto diretto tra Regione e singolo beneficiario, interponendo un ente intermedio nella gestione di interventi settoriali, di filiera o intersettoriali, aziendali o territoriali e, specie nella promozione di interventi di formazione continua, ha costituito una risposta ai crescenti fabbisogni formativi del sistema produttivo. La finalità di questi progetti (di dimensioni finanziarie spesso rilevanti) è duplice: da un lato favorire una progettazione degli interventi su scala più ampia del singolo progetto formativo, dall'altro promuovere una sempre più elevata capacità di programmazione a livello territoriale da parte degli operatori singoli o associati. Tali progetti, anche per le loro dimensioni, richiedono infatti competenze diverse e, per questo motivo, presuppongono necessariamente un forte livello di accordo e di collaborazione fra operatori e partner diversi, spesso riuniti in associazioni temporanee di scopo. Infatti i PQ sono principalmente proposti da associazioni di rappresentanza di imprese, territoriali e/o di categoria, ma anche promossi da Enti gestori e destinati alle risorse umane delle aziende presenti nella Regione, finalizzati ai processi di cambiamento delle imprese e di sperimentazione di nuove forme di lavoro flessibile.
Il Progetto Quadro: un modello vincente di governance a livello regionale?
Cariola Monica
2015
Abstract
Da quando il concetto di governance ha trovato possibilità di realizzazione in vari strumenti di programmazione negoziata economica anche a livello locale, le Regioni italiane hanno cominciato a sperimentare nuovi modelli di governance da utilizzare nella programmazione delle politiche connesse alla gestione dei Fondi FSE e dei Fondi FESR, al fine di migliorarne applicabilità e performance. In particolare da diversi anni alcune Regioni hanno sperimentato strumenti di policy da applicare alla gestione dei bandi regionali per le attività previste dai Piani Operativi Regionali (POR). Le esperienze tradizionali di finanziamento regionale nella formazione prevedevano l'intervento diretto della Regione su ogni progetto formativo, con notevoli costi di gestione ed organizzativi; l'introduzione dello strumento di policy "Progetto Quadro" (PQ), nell'ambito dei propri POR per la gestione dei fondi FSE, ha inteso superare il concetto di rapporto diretto tra Regione e singolo beneficiario, interponendo un ente intermedio nella gestione di interventi settoriali, di filiera o intersettoriali, aziendali o territoriali e, specie nella promozione di interventi di formazione continua, ha costituito una risposta ai crescenti fabbisogni formativi del sistema produttivo. La finalità di questi progetti (di dimensioni finanziarie spesso rilevanti) è duplice: da un lato favorire una progettazione degli interventi su scala più ampia del singolo progetto formativo, dall'altro promuovere una sempre più elevata capacità di programmazione a livello territoriale da parte degli operatori singoli o associati. Tali progetti, anche per le loro dimensioni, richiedono infatti competenze diverse e, per questo motivo, presuppongono necessariamente un forte livello di accordo e di collaborazione fra operatori e partner diversi, spesso riuniti in associazioni temporanee di scopo. Infatti i PQ sono principalmente proposti da associazioni di rappresentanza di imprese, territoriali e/o di categoria, ma anche promossi da Enti gestori e destinati alle risorse umane delle aziende presenti nella Regione, finalizzati ai processi di cambiamento delle imprese e di sperimentazione di nuove forme di lavoro flessibile.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.