A dieci anni dalla revisione del Titolo V i cambiamenti apportati alla Costituzione sono diventati oggetto di nuovi tentativi di revisione costituzionale. Giacciono, infatti, alla Camera dei Deputati diversi disegni di legge costituzionale che intendono incidere sulla stessa nomenclatura dei livelli di governo. Queste proposte si inseriscono nella condizione di precarietà costituzionale in cui si trova il sistema politico, che trova i suoi segni nella profonda alterazione del riparto delle competenze legislative, nella mancata attuazione sul piano delle funzioni amministrative del disposto dell'art. 117, comma 2, lett. p (se non in via transitoria e ai limitati aspetti inerenti alla legge n. 42 del 2009 [art. 21]), e nella transizione a lungo/medio termine verso il c.d. federalismo fiscale di cui all'art. 119 Cost. A ciò si aggiunga che in questi ultimi anni la legislazione statale, volta a fronteggiare la crisi finanziaria che caratterizza l'attuale congiuntura del mondo occidentale, ha visto l'inserimento di molteplici disposizioni inerenti, in particolare, gli enti locali, che, pur avendo un carattere finanziario, essendo volti al contenimento della spesa pubblica, hanno avuto effetti istituzionali considerevoli, incidendo anche sul disegno che in una qualche misura poteva leggersi nel nuovo Titolo V.

Il nuovo assetto degli Enti locali nella riforma della riforma costituzionale

Stelio Mangiameli
2011

Abstract

A dieci anni dalla revisione del Titolo V i cambiamenti apportati alla Costituzione sono diventati oggetto di nuovi tentativi di revisione costituzionale. Giacciono, infatti, alla Camera dei Deputati diversi disegni di legge costituzionale che intendono incidere sulla stessa nomenclatura dei livelli di governo. Queste proposte si inseriscono nella condizione di precarietà costituzionale in cui si trova il sistema politico, che trova i suoi segni nella profonda alterazione del riparto delle competenze legislative, nella mancata attuazione sul piano delle funzioni amministrative del disposto dell'art. 117, comma 2, lett. p (se non in via transitoria e ai limitati aspetti inerenti alla legge n. 42 del 2009 [art. 21]), e nella transizione a lungo/medio termine verso il c.d. federalismo fiscale di cui all'art. 119 Cost. A ciò si aggiunga che in questi ultimi anni la legislazione statale, volta a fronteggiare la crisi finanziaria che caratterizza l'attuale congiuntura del mondo occidentale, ha visto l'inserimento di molteplici disposizioni inerenti, in particolare, gli enti locali, che, pur avendo un carattere finanziario, essendo volti al contenimento della spesa pubblica, hanno avuto effetti istituzionali considerevoli, incidendo anche sul disegno che in una qualche misura poteva leggersi nel nuovo Titolo V.
2011
Istituto di Studi sui Sistemi Regionali Federali e sulle Autonomie - ISSIRFA
Riforma; Titolo V; Revisione costituzionale; En
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14243/296726
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