Tra le gemme considerate greco-occidentali è stato possibile identificare e ritrovare a Londra una gemma, uno scarabeo d'agata tagliato, con la raffigurazione di Hercle che raccoglie acqua da una fonte con un'anfora. La gemma reca l'iscrizione già identificata come greca e letta ai?ov?a (CIG 7317) ("sgorga!") interpretata come l'ingiunzione rivolta dall'eroe alla fonte. Nello studio si propone di identificare l'iscrizione come etrusca (come già fatto da H. Rix negli Etruskische Texte) e di leggerla aithna. Il termine aithna potrebbe essere identificato con quello di Aitne, ninfa di Sicilia, eponima della città di Aitna e del vulcano; in questo caso la ninfa sarebbe collegata alla Sicilia orientale, non contemplata nella cartina di distribuzione dei luoghi relativi alle "acque di Ercole", edite anche di recente. Il dato è rilevante perché lo scarabeo potrebbe essere stato realizzato da un artigiano greco (proveniente dalla Sicilia?) operante in Etruria proprio durante l'età di Ierone, fondatore di Aitna. Il confronto stilistico con il noto scarabeo di Parigi, rinvenuto in Etruria, con l'iscrizione eruchs (Erice) raffigurante un perfetto atleta, ci sembra documentare il lavoro in Etruria di artigiani greci, che inseriscono nella "nuova" realtà locale miti e tradizioni della loro terra d'origine,adattandoli alla cultura locale di età tardo arcaica.
Mondo greco occidentale ed Etruria. Il tema di "Eracle alla fonte" nella glittica
Ambrosini Laura
2015
Abstract
Tra le gemme considerate greco-occidentali è stato possibile identificare e ritrovare a Londra una gemma, uno scarabeo d'agata tagliato, con la raffigurazione di Hercle che raccoglie acqua da una fonte con un'anfora. La gemma reca l'iscrizione già identificata come greca e letta ai?ov?a (CIG 7317) ("sgorga!") interpretata come l'ingiunzione rivolta dall'eroe alla fonte. Nello studio si propone di identificare l'iscrizione come etrusca (come già fatto da H. Rix negli Etruskische Texte) e di leggerla aithna. Il termine aithna potrebbe essere identificato con quello di Aitne, ninfa di Sicilia, eponima della città di Aitna e del vulcano; in questo caso la ninfa sarebbe collegata alla Sicilia orientale, non contemplata nella cartina di distribuzione dei luoghi relativi alle "acque di Ercole", edite anche di recente. Il dato è rilevante perché lo scarabeo potrebbe essere stato realizzato da un artigiano greco (proveniente dalla Sicilia?) operante in Etruria proprio durante l'età di Ierone, fondatore di Aitna. Il confronto stilistico con il noto scarabeo di Parigi, rinvenuto in Etruria, con l'iscrizione eruchs (Erice) raffigurante un perfetto atleta, ci sembra documentare il lavoro in Etruria di artigiani greci, che inseriscono nella "nuova" realtà locale miti e tradizioni della loro terra d'origine,adattandoli alla cultura locale di età tardo arcaica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.